Pagelle

Roma Bologna - Il Pagellaio Matto

Il momento della verità è arrivato. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 10 giorni fa
133
4:00
977
Avete presente quando inizia il finale di un film adrenalinico?
Quel punto specifico (vale per ogni film ovviamente, non solo per il genere citato) si chiama “climax” ed è il momento in cui la storia raggiunge la tensione massima fino alla risoluzione della trama.
Il film che stiamo vivendo è giunto precisamente in quel punto. Siamo “all’inizio della fine” inteso come finale della storia.
Ciò che la trama ci riserverà è ancora un mistero ma pian piano (neanche troppo piano), giorno dopo giorno, scopriremo questo intenso finale.
Resteremo delusi? Impazziremo di gioia? Affermeremo che poteva andare meglio ma che alla fine l’importante era raggiungere almeno un obiettivo? Nessuno lo può sapere.
Una cosa è certa però, non tutti gli interpreti di questo film stanno recitando al massimo delle loro potenzialità e se qualcuno (a dire il vero molti), hanno dimostrato di essere bravi attori dopo il cambio del regista, altri stanno dimostrando che il problema non era dell’uomo dietro la “cinepresa”.
Se alcuni di questi attori non vengono chiamati quasi mai in causa nei momenti importanti è perché il regista (attuale, ma anche il precedente) si è accorto che non sono all’altezza, chi per un motivo, chi per un altro.
Però non possiamo attendere oltre poiché i protagonisti iniziano a essere stanchi e anche molto. Sarebbe il caso che tutti diano qualcosa in più per mostrarsi all’altezza della situazione e dimostrare al regista di essere abili e arruolabili e pronti a dare il sangue per questi colori.
Il momento della verità è arrivato dunque…


Mile SVILAR 6 – Tre tiri in porta e altrettanti gol subiti sul quale è incolpevole. Va bene che sta dimostrando di essere un portiere affidabile e uno da “salvarisultato” ma non gli si può chiedere di parare l’imparabile.
Zeki CELIK 5 – In difficoltà dal primo minuto di gioco. Va in scena la brutta copia vista due settimane fa a Milano e resta da capire quale sia il vero Celik. Ho il dubbio che non sia né l’uno né l’altro ma più semplicemente sia un giocatore mediocre che ogni tanto incappa nella grande prestazione così come in quella da film horror. (dal 52' Rick KARSDORP 5 – Non credo ci si possa aspettare da lui un salto di qualità in questo momento. La fascia destra sarà la prima sul quale dover mettere mano il prossimo anno.)
Gianluca MANCINI 5,5 – Non gli si può chiedere di salvare la patria a ogni partita. Stanco dall’impresa di giovedì, ci prova ma di fronte trova avversari talmente in salute e in un momento di grazia da renderne difficile il contenimento.
Diego LLORENTE 5,5 – Serata storta anche per lui. Era in diffida, salterà la trasferta di Napoli.
José ANGELIÑO 5 – Da quella parte Ndoye è troppa roba per lui. Passo inferiore all’avversario. Ci mette grande volontà ma non basta. (dal 52' Leonardo SPINAZZOLA 5,5 – Prova a dare più ferocia a una fascia spenta ma da quella parte il Bologna si chiude bene e rende complicata ogni giocata.)
Bryan CRISTANTE 5,5 – Torna dopo l’assenza in Europa. Partita incolore durante il quale finisce spesso a correre dietro il palleggio del Bologna. (dall'85' João COSTA s.v.)
Leandro PAREDES 5 – Viene ammonito per aver ricevuto una gomitata. Sì, avete letto bene, lui prende la gomitata e poi viene ammonito. Da quel momento la sua partita subisce un blocco perché capisce con quale facilità vedrà sventolarsi in faccia anche il rosso alla prima occasione. Si divora il gol del pareggio dopo un provvidenziale recupero sulla trequarti avversaria. Errore abbastanza clamoroso avendo tutto il tempo e il modo di piazzarla.
Lorenzo PELLEGRINI 5 – Bastava non aver paura di saltare di testa e con tutta probabilità il gol sarebbe stato annullato. Invece lui si ferma e lascia libero il simpatico avversario di inventarsi il gol della domenica… anzi, del lunedì.
Paulo DYBALA 5,5 – L’assist l’aveva fatto anche oggi ma se poi il faraone scambia il posticipo della serie A per il sei nazioni non è colpa sua.
Tammy ABRAHAM 5 – Se la prestazione con il Milan ci aveva dato l’impressione di un calciatore quanto meno “vivo”, ieri accade l’esatto contrario. Impalpabile per tutti i 52 minuti di gioco. (dal 52' Sardar AZMOUN 6,5 – Oggi il dibattito è se andava messo dall’inizio o meno. Personalmente credo che non sia stata errata la lettura di De Rossi sul fatto di utilizzarlo dopo, quando i ritmi sarebbero scesi. Sta di fatto che entra e segna e accende il fuoco della speranza se pur per pochissimi minuti.)
Stephan EL SHAARAWY 5 – Gli avrei dato un bel 4 per quel gol sbagliato e per il fatto di aver perso moltissimi palloni. Poi però non mi sembrava giusto considerando che il suo stato fisico era dovuto all’assurda partita fatta in Europa. Semmai mi chiedo come sia possibile che nessun calciatore (più fresco) in panchina ha potuto, secondo le idee di DDR, sostituirlo. Possibile che non ci siano calciatori affidabili in grado di dargli il cambio dopo una prestazione come quella di giovedì. (dal 72' Tommaso BALDANZI s.v. – Avrebbe potuto e dovuto dare una scossa all’attacco giallorosso. Avrebbe…)
All. Daniele DE ROSSI 5 – Nonostante le statistiche vadano controcorrente rispetto al risultato finale, quando si perde 1-3 le colpe sono di tutti, anche del mister. La domanda che continua a infastidirmi senza tregua è sempre la stessa: “possibile che in panchina ci sono 3-4 elementi non in grado di dare il cambio a titolari anche in partite di un certo livello?”
Oppure anche lui è vittima delle stesse fissazioni che aveva Mourinho riguardo certi calciatori?
Le prossime partite ci chiariranno questi dubbi perché per forza di cose tutti saranno chiamati in causa. Fatevi trovare pronti!

Giovedì ci sarà il recupero/farsa voluto dalla Lega Calcio e da qualche simpatico buffone di corte (senza fare nomi). Recupero che favorirà tutte le prossime avversarie della Roma compresa la squadra tedesca. Il rispetto per chi ha fatto sì che si aprisse la strada verso il quinto posto in Champions è stato calpestato senza troppi fronzoli.
Mentre in Francia posticipano partite per far arrivare le squadre alle semifinali di coppa al meglio della condizione, da noi ci mettono i bastoni fra le ruote (per dirla in modo garbato).


Ad maiora


Emiliano Petrone





Copyright 2016 © By Il Legionario di Elena Sorrentino - Tutti i diritti sono riservati - Vietata la riproduzione non autorizzata