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Roma Slavia Praga 2-0 - Il Pagellaio Matto

Che Slavia di Roma iddio la creò… Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 6 mesi fa
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Questo dovevamo fare, questo abbiamo fatto: 3 su 3 e adesso, come si suol dire in questi casi, siamo artefici del nostro destino. Una vittoria a Praga ci darebbe il primo posto matematico, con la possibilità di giocarci le ultime due in infradito e sorseggiando un bel cocktail con tanto di ombrellino hawaiano. Anche un pareggio non sarebbe male, basterebbero poi altri tre punti per passare come primi (in quanto avremmo lo scontro diretto a favore). Insomma, l’importante è non perdere.
Tornando al match, la Roma parte forte e la chiude in sedici minuti poi amministra alla perfezione senza brividi. Più di questo non potevamo chiedere.

SVILAR 6 – A fine partita lo hanno svegliato.
MANCINI 6 – Ormai gli avversari cercano di girare alla larga dal mancio così da evitare una buona dose di legnate.
LLORENTE 6,5 – I piedi sono quelli di un centrocampista, poco ma sicuro. Ieri è apparso anche molto sicuro nella fase difensiva come stava già accadendo prima dell’infortunio.
NDICKA 6 – Così come Llorente, molto bene nella fase di costruzione. I suoi appoggi filtranti sono sempre precisi e permettono alla squadra di salire e proporre gioco. Ogni tanto però commette qualche errore ibanezzano…
CELIK 6,5 – Gestisce la fascia destra senza particolari difficoltà. Un paio di buone ripartenze che diventano azioni pericolose (una sulla traversa del faraone).
BOVE 7,5 – Domenica avevo scritto “da cane malato a bassotto che passeggia il passo è breve” ma anche da bassotto a Rottweiler... Ci fa alzare le braccia al cielo dopo neanche un minuto con una perla di rara bellezza (soprattutto per uno che non fa del tiro da fuori uno dei suoi cavalli di battaglia). Mourinho lo sostituisce a fine primo tempo per il cartellino giallo ricevuto ma secondo me anche per fargli prendere fiato; uno così, se sta bene, può darti qualcosa d’importante domenica sera contro l’Inter.
Dal 46' PAREDES 6 – Entra con il compito di abbassare il ritmo e spegnere la partita. Lui si porta dietro qualche etto di valeriana che sparge per il campo come meglio può. Missione compiuta.
CRISTANTE 6 – Primo tempo da regista in cui, in effetti, c’è poco da gestire perché la Roma ruba palla spesso nella trequarti avversaria ma quando non gli riesce questo, aspetta lo Slavia al limite della propria area sfilandogli la sfera e affidando la regia più a Llorente che a Bryan.
AOUAR 6+ – Serata positiva senza particolari lampi ma condita da giocate semplici ed efficaci.
Dall'89' CHERUBINI s.v. - Non giudicabile.
ZALEWSKI 6+ - Molto attento alla fase difensiva e particolarmente attivo in quella offensiva con la continua ricerca della profondità. Peccato che sbaglia spesso il cross non permettendo alla Roma di rendersi pericolosa in almeno quattro-cinque occasioni.
Dal 70' KARSDORP 6 – Quando entra si mostra concentrato e nel vivo del gioco. Ottimo un recupero difensivo su un potenziale contropiede dove bullizza l’avversario con due spallate veementi. Poi si gira, s’impettisce e pollice in su verso Mancini per i complimenti ricevuti. Coattissimo.
EL SHAARAWY 7,5 – Gran serata per lui. È il suo momento, Mourinho lo sa e lo manda in campo, lui ripaga con due assist (anche se il primo è più un appoggio sul quale Bove s’inventa una parabola meravigliosa) e una traversa che ancora grida vendetta. Dicci la verità, te lo sei tenuto per domenica eh?
Dal 70' BELOTTI 6 – Non fa nulla di eccezionale… ma lo fa benissimo. Viene chiamato in causa per dare respiro alla squadra e lui, da bravo scolaretto, testa bassa ed esegue il compito affidatogli.
LUKAKU 7 – Piacere mi chiamo Romelu, vengo dal Belgio, ho trent’anni e spacco le porte...
ALL. MOURINHO 7 – Era un girone abbordabile come quasi sempre lo sono i gironi di Europa League ma sappiamo bene come spesso sono andati a finire. Passaggi del turno all’ultimo momento, partite sanguinose e prestazioni indecorose. Per ora non abbiamo visto nulla di questo e speriamo di chiudere in bellezza già dalla prossima trasferta di Praga.

Domenica c’è l’Inter… non dico altro.
Ad maiora

Emiliamo Petrone






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