La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Natale Fatale...

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 6 anni fa
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7:00
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O Musa Pedatoria,
o Sfera dei Capricci:
raccontaci una storia,
del grande calcio dicci…


Doppia sconfitta con le torinesi…

In un certo senso, la Roma ha onorato il Natale: è scesa dalle stelle, fino al “freddo e al gelo” di una doppia sconfitta con le torinesi…
Nulla di compromesso, sia chiaro: si può sempre sperare nella resurrezione pasquale.
Le due sconfitte - in ogni caso - sono molto diverse tra di loro. Quella in Coppa Italia, col Torino, si può sintetizzare così:


La formazione parlava da sola:
sembrava dire, senza una parola,
«La coppa Italia è cibo che non sazia,
pertanto eliminateci, di grazia…».

La sconfitta con la Juve, invece, può dare fastidio per come è maturata (la mega-occasione finale per il pareggio sarà fonte di rimpianti per settimane e mesi), ma offre molti elementi per essere ottimisti. I bianconeri, sia chiaro, sono stati superiori e hanno meritato la vittoria (confrontate il numero di occasioni da gol); ma la Roma è sembrata squadra tosta, capace di lottare senza arrendersi mai, nonché capace (potenzialmente) di ridurre il gap con i campioni in carica.

Tra i migliori in campo, i due portieri (l’anno scorso, entrambi della Roma!): tutti e due davvero bravi. Ma questo non fa che rinnovare una fastidiosa sensazione. Perché la Roma, proprietaria di un portiere forte come Alisson, ha scelto l’anno scorso di schierare titolare un portiere “non suo”? D’accordo, Szczęsny (ossia “Coso”) è altrettanto forte; ma, di fatto, la Roma l’ha allenato per la Juventus.
Secondo me, la scelta tecnica di Spalletti, nella scorsa stagione, ha COMUNQUE danneggiato la Roma; se poi Spalletti ha seguito indicazioni societarie, la cosa desta ulteriori perplessità.
Cui prodest?

Per dirla in due quartine di settenari…

Con Alisson in rosa,
mi parve un po’ capziosa
la scelta di schierare
un altro titolare.

Valorizzando “Coso”
la Roma ha tanto speso:
se il fatto ben soppeso,
divento sospettoso…

Per chiudere il discorso su Juve-Roma, ecco un auto-ironico distico finale (spero porti fortuna per il 2018…):

Juve-Roma, pe’ Lupi nun c’è trippa.
E Dzeko è ritornato il Dzeko-pippa…

***

L’angolo della satira 1

Nella scorsa puntata, pubblicammo un sonetto satirico su Donnarumma, sonetto inviatomi dall’amico NiSora Sagaria. Ebbene, Donnarumma ha risposto sul campo: con una “papera” contro gli orobici (Milan Atalanta 0-2)! La controreplica di NiSora Sagaria non si è fatta aspettare…

Già fa schiuma e si consuma, / si frantuma “Dollaruma”…
(sonetto licenzioso, di NiSora Sagaria)

Tra papere ed accuse, immensi stuoli
contrari ha Dolla; al posto di costui
qualcuno chiede un nuovo Gigio, cui
ad alte cose vera fede involi.

Vorrebbero altri prendere Brignoli,
supplendo pure Kalinic con lui;
qualc’altro, che sfuggire i tempi bui
più brama, ed agognare a nuovi soli,

vorrebbe reclutare Ludovica
Pagani, o la Leotta, o quella Sara*;
e ciò mi sembra più diritto calle:

essendo noto ovunque, che la fica,
per sua natura propria, blocca e para
né lascia dentro mai passar le palle.

* («quella Sara»; il poeta si riferisce, con ogni probabilità, a Sara Carbonero, eletta nel 2009 - dalla rivista americana FHM - “la giornalista più sexy del mondo”)

***

L’angolo della satira 2

Se penso a questo, invero mi consolo:
Luciano tra l’incUdine e il Sassuolo…


Franco Costantini



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