La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Gioia tripla

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…


Nell’ultima giornata di campionato, tre sono i risultati che hanno reso felice il popolo giallorosso: Roma Parma 2-1, Lecce Lazio 2-1, Milan Juve 4-2. A dire la verità, questa gioia “tripla” si verifica raramente. E proprio per questo va celebrata. Prima con un distico in rima baciata, e poi… con uno degli “anagrammi della settimana”.


Se Roma vince e pèrdon “polli” e “gobbi”,
è festa tripla (e tripli son gli addobbi!)

*

Napoli Roma 2-1

La sconfitta, in sé, non è certo un dramma. A Napoli può perdere anche una big in forma, figuriamoci la Roma di questo periodo…
Dunque non è il risultato che mi turba: è tutto il resto. Dopo le due sconfitte consecutive (e soprattutto dopo l’ultima vergognosa prestazione con l’Udinese), mi attendevo una reazione più convinta e convincente. La Roma, invece, ha subìto dall’inizio alla fine, e le statistiche del match lo dimostrano in modo chiaro:
possesso palla: Napoli 60%, Roma 40;
corner: Napoli 8, Roma 1;
tiri complessivi: Napoli 21, Roma 9;
tiri nello specchio: Napoli 10, Roma 3.

Insomma, la reazione che auspicavo l’ho vista solo in qualche singolo: ottime, ai miei occhi, le prestazioni di “Miki” e Pau Lopez; sufficienti quelle di Spinazzola e Pellegrini; inguardabili, invece, Dzeko, Fazio, Ibanez, Kluivert e Zappacosta.
Dov’è finita la voglia di lottare? Dov’è finita l’anima del Lupo?

Vabbè… Concentriamoci sugli aspetti positivi: spero che la grinta di “Miki” possa presto contagiare tutti i suoi compagni.


L’Armeno corre, gioca, lotta e segna:
e “l’anima del Lupo” agli altri insegna.

*

Roma Parma 2-1

Magari la vittoria è un regalo arbitrale (pessima la direzione di Fabbri, che nel finale ha negato al Parma un rigore sacrosanto); ma è comunque una vittoria meritata, se si considerano le statistiche. Le quali indicano una nettissima supremazia dei giallorossi.
Tiri: Roma 25, Parma 8;
tiri nello specchio: Roma 8, Parma 1;
possesso palla: 59% Roma;
corner: Roma 9, Parma 3.

L’arbitraggio di Michael Fabbri meriterebbe 6 pagine di commento (credo abbia commesso più di 30 errori; assurda, ad esempio, la decisione di far proseguire il gioco alla mezzora del primo tempo, quando Hernani abbatte Pellegrini al limite dell’area). Ma voglio limitarmi a commentare il primo rigore assegnato.
Molti sostengono che il fallo ci fosse, perché lo stinco di Cristante - che non riesce a toccare la palla - avrebbe sfiorato la scarpa di Cornelius. Ma i due stanno correndo affiancati, e - dopo aver rivisto 20 volte l’azione alla moviola - sono sempre più convinto che sia il piede di Cornelius ad andare a toccare (quasi impercettibilmente) la gamba di Cristante; il tocco, peraltro, è così lieve che non giustifica la caduta. Insomma, il primo rigore per me non c’era (c’era invece il secondo, il fallo di mano di Mancini è chiaro come il sole; altro che “spalla”!).

Gli “eroi” della rimonta sono stati indiscutibilmente Mkhitaryan e Veretout. Personalmente, ho apprezzato molto anche Spinazzola e Pellegrini; splendido, di quest’ultimo, il “velo” in occasione del pareggio. A proposito di “velo”: ne stendo uno (pietoso) sulle due reti che si è mangiato Villar…

La quartina conclusiva è dedicata agli autori dei gol (mi prendo licenza di “italianizzarne” la grafia).


Robin Hood adorava Lady Marian
sì come i romanisti “Mikitarian”.
E, come Lancillotto da Re Artù,
s’è fatto amare pure “Veretù”.

*

L’onomanzia più assurda dell’anno

Secondo onomanzia, l’arbitro Fabbri (sì, quello che ha diretto malissimo Roma-Parma) non ama andare al cinema…

Michael Fabbri → I film? Che barba!

Che relazione potrebbe avere, questo, con la sua professione di arbitro? Una sola, peraltro debole: se il nostro Michael trova noiosi i film, ecco allora che, sul rettangolo di gioco, creerà colpi di scena mille volte più spettacolari di quelli sul grande schermo…

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Contro gli emiliani, piccoli segnali di ripresa. Ma il tifoso è ancora pieno di dubbi; espressi nella seguente frase anagrammata.

Arduo rimontare sul Parma:
→ rispuntò la Roma; ma… durerà?

2.
Come promesso in apertura, ecco una frase anagrammata per rendere omaggio alla “gioia tripla”.

Se vince la Roma e pèrdono laziali e rubentini…
→ lì vien bella emozione: c’è un paradiso in terra!



Franco Costantini




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