La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Aspettando il Torino

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…




Mentre scrivo, nulla è ancora ufficiale: ma sembra proprio che la Roma sia in procinto di cambiare proprietà. È troppo presto, ovviamente, per formulare giudizi sulla nuova presidenza. Ma l’ottimismo è d’obbligo (perché Friedkin - in ogni caso - non potrà fare peggio del suo predecessore, fermo a “zero titoli”). Comunque, ho provato a trarre auspici da una frase anagrammata:


Friedkin, miliardario americano
→ Ok, rianimi fede di rilanciar Roma!

*

Aspettando il Torino

Non sappiamo ancora come scenderanno in campo i giallorossi. I dubbi potrebbero essere soltanto due: Florenzi o Spinazzola?; Perotti o Mkhytarian?
Qualunque formazione Fonseca schiererà, è comunque obbligatorio iniziare bene il 2020. Servono tre punti, per poi giocare più tranquilli, il turno successivo, contro “gobbi” di CR7.
Auspicio in ottonari:


Anno nuovo (primi giorni):
che cominci senza affanni.
Spero il Toro non ci incorni,
ma la Lupa il Toro azzanni.

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Secondo alcune voci, il centravanti Mariano Diaz (nome completo Mariano Diaz Mejia, 26 anni, originario della Repubblica Dominicana, attualmente in forza al Real Madrid) potrebbe giungere in giallorosso sin da gennaio. Il trasferimento, però, è tutt’altro che sicuro. Peccato; perché (secondo onomanzia) Mariano Diaz qui si troverebbe bene:


Mariano Diaz Mejia
→ Inizia? Ma «daje Roma!»

2.
Mentre scrivo, il trasferimento non è ancora ufficiale. Secondo l’anagramma, tuttavia, il cambio-casacca ci sarà.


Arturo Vidal, lite con il Barcellona
→ Allora variò club: all’Inter di Conte

3.
Il terzo e ultimo anagramma è un giocoso sfottò “italo-romanesco”. Sia chiaro, sono uno sportivo: e non auguro la retrocessione a nessuno. Nemmeno ai “cuggini” (che quest’anno, comunque, resteranno in A di sicuro!). Tuttavia, gli sbiaditi hanno disputato la serie B già molte volte (11; oppure 12, se si calcola il campionato 1926-27: allora non si chiamava “serie B”, ma “Prima Divisione”; che era comunque la divisione “sotto” la Divisione Nazionale”). E, poiché sono fondamentalmente onesto, ammetterò che la Lazio in B… non mi ha mai causato dispiacere.


Bella notizia “der còre”:
→ la Lazio retrocede in B



Franco Costantini




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