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Spalletti: "la Roma ha il dovere di insidiare il predominio della squadra di Allegri"

Intervista della Gazzetta dello Sport a Luciano Spalletti che parla a 360° del mercato giallorosso
Redazione de Il Legionario
inserita 7 anni fa
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15:00
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«Pjanic è un ragazzo intelligente, onesto. Ha risposto da campione anche quando l’ho fatto partire dalla panchina. Purtroppo quando scrivi “certe cose” in un contratto non puoi più tornare indietro. Sono stati tutti corretti».
Luciano Spalletti sospira.
Probabilmente avrebbe voluto che nella clausola rescissoria fosse previsto il divieto ad accasarsi in Italia. Più che mai alla Juve. La rivale dei giallorossi.
Ma ormai la frittata è fatta.
«Pjanic mi ha telefonato per informarmi della sua decisione prima che tutto diventasse ufficiale. Ho apprezzato il suo gesto. Quello che non accetto sono le offese al giocatore e alla sua famiglia. Pjanic a questo punto è il passato. Il mio obiettivo è quello di costruire una squadra forte, anche nelle componenti societarie. Dobbiamo essere tutti uniti, non dobbiamo mai spararci addosso».
Il tecnico giallorosso ieri ha partecipato a un evento legato a Pitti con il suo sponsor D’Acquasparta. E ha accettato di parlare della futura Roma. A tutto campo.

Con l’arrivo di Pjanic la Juve è ancora più forte.
«Vero. Come valore assoluto non siamo alla pari dei bianconeri. Ma non sono tra quelli che considerano l’erba del vicino sempre più verde. E la Roma ha il dovere di insidiare il predominio della squadra di Allegri.
Dobbiamo prendere esempio dall’Italia di Conte. Il Belgio era più forte eppure hanno vinto gli azzurri. E voglio avvertire i miei giocatori: fin dal primo giorno di ritiro gli tirerò il collo. Dobbiamo dare tutti ancora qualcosa di più».

Quali saranno le prime mosse di mercato?
«Dopo l’infortunio di Rüdiger sicuramente dobbiamo lavorare sulla difesa. Per il momento, ho solo Manolas.
Ma questo Sabatini, un vero fuoriclasse a livello di calciomercato, lo sa bene. E si sta già muovendo. Poi, dobbiamo essere pronti a intervenire».

Nacho vi interessa?
«Sabatini lo sta monitorando».

Nainggolan partirà?
«Penso che il belga resterà con noi. Però dobbiamo essere pronti a tutto».

Si parla di Kovacic in arrivo.

«Per me è un grandissimo. Per giocare palla a terra è perfetto».

Lei ha un debole anche per Borja Valero.

«Giocatore fantastico che tutti vorrebbero avere. Ma Borja è troppo legato a Firenze quindi è un’operazione non fattibile».

Totti ha rinnovato il contratto.

«Non ho partecipato a questa trattativa perché io posso essere anche di passaggio mentre Francesco fa parte della storia di Roma e della Roma. Quanto al suo impiego è emerso in maniera chiara nell’ultimo mese di campionato come sia giusto muoversi per il bene di Totti e della squadra».

Il presidente Pallotta vuole il nuovo stadio.
«Averlo sarebbe come acquistare il nuovo Totti».

Intanto è arrivato Mario Rui.

«Giocatore di ca- rattere. Non ha una grande struttura ma lo considero un titolare».

E Digne?
«Situazione in evoluzione».

Ed è tornato dall’Empoli il giovane Paredes.

«Può diventare una pedina preziosa da regista davanti alla difesa».

Per il momento chi prende il posto di Pjanic?

«Strootman. Un ritorno importante».

Il suo contratto scade nel giugno del 2017.
«E non ho intenzione per il momento di allungarlo. In futuro farò sempre contratti annuali. Non bisogna stare comodi. Bisogna sempre avere stimoli forti. E la società deve essere libera a fine anno di farti fuori».

Ljajic ripartirà?
«Vedremo le evoluzioni del mercato. Questo vale per Ljajic e per Sanabria.

I portieri?
«Sabatini è stato bravo a bruciare tutti su Alisson ma se l’Arsenal ci lascia in prestito Szczesny conviverò volentieri con tanta abbondanza».

Dzeko ha chiuso una stagione deludente.
«Deve sentire di più la fiducia dell’allenatore. Il prossimo anno l’avrà al cento per cento».

De Rossi è partito bene all’Europeo.

«Lo voglio vedere sempre così determinato».

Chi vince in Francia?
«La Germania resta la favorita. Ma la Croazia è una squadra fantastica. E occhio all’Italia».

È favorevole all’Olimpiade 2024 a Roma?
«Sì. E lo dovrebbero essere tutti coloro che amano lo sport. Anche se non sono romani».

Come giudica l’arrivo di imprenditori cinesi nel calcio italiano?
«È un’ottima notizia, abbiamo bisogno di gente che faccia cre- scere il nostro movimento portando nuova ricchezza».

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