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Il pagellone finale della Roma 2019/20 (con video)

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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PAU LOPEZ 5: Non voglio prendermela troppo con lui, perché non può certo essere il colpevole della cifra folle con la quale la Roma lo ha acquistato. È innegabile però che la sua annata sia stata tutto tranne che soddisfacente, con una reattività al limite del discreto, una comunicazione praticamente nulla e l’assoluta incapacità nell’intuire i tiri dal dischetto. Se il panchinaro trentasettenne trasmette più sicurezza, vuol dire che qualcosa è andato storto.

MIRANTE 6.5: Nella sua seconda stagione in giallorosso si conferma un portiere sicuro e affidabile, con parate spesso decisive e una generale tranquillità trasmessa a tutto il reparto difensivo. Probabilmente dirò una castroneria, ma sono convinto che se fosse stato lui il titolare in questi ultimi due anni avremmo guadagnato punti e, soprattutto, risparmiato milioni.

FUZATO sv: Gioca solamente l’ultima partita contro la Juve dimostrando se non altro dei discreti riflessi e una buona grinta in mezzo ai pali. Ora lo aspetta una nuova esperienza in prestito per maturare, e dimostrare a tutti di non essere la classica meteora di passaggio.

FLORENZI 5: Per l’ennesima volta si ritrova costretto a giocare come terzino per via dell’ennesimo infortunio al crociato del titolare di turno, mostrando però i soliti limiti visti in questi ultimi anni. Difensivamente non riesce mai a risultare determinante, subendo le pressioni di un pubblico esigente e le continue esclusioni di mister Fonseca, che hanno portato all’inevitabile cessione in prestito nel mercato invernale. Riuscirà a tornare utile alla causa giallorossa?

ZAPPACOSTA 5.5: Pronti via e in una sola giornata si divora il gol-vittoria col Genoa e rimedia l’ennesima rottura al crociato, che lo tiene fuori dai giochi per quasi tutto il campionato. La lunga pausa per il covid gli consente di tornare e mostrare le sue qualità, che purtroppo risultano essere limitate per lo stile di gioco offensivo di mister Fonseca. Rimane un buon giocatore, quello senz’altro, ma non lo reputo adatto a gestire la fascia destra, quantomeno da titolare.

BRUNO PERES 6.5: Torna nel mercato invernale dopo un'esperienza in patria a dir poco travagliata, diventando in poco tempo un vero e proprio pupillo di mister Fonseca. Con un insolito spirito di sacrificio il brasiliano si guadagna in fretta il posto da titolare, e con il cambio di modulo con la difesa a tre si conferma costantemente tra i migliori in campo. Da tenere anche il prossimo anno.

SANTON 5.5: Dopo alcune discrete prestazioni nelle prime giornate di campionato comincia ben presto ad essere utilizzato col contagoccie, entrando nei minuti finali e limitandosi al semplice compitino di gestione palla in mezzo al campo. Per quanto non gli possa dire nulla a livello umano e professionale, spero che la Roma riesca a trovargli presto una nuova sistemazione.

SMALLING 7.5: Arrivato come sempre tra i mugugni della tifoseria si trasforma ben presto nel leader assoluto di tutto il reparto difensivo. Attento, sicuro, bravo sia negli anticipi di testa che nel controllo palla, l’inglese riesce in poco tempo a zittire le vedove di Manolas e a confermarsi come uno dei migliori difensori stagionali. Speriamo che il matrimonio tra la Roma e il giocatore continui anche il prossimo anno, sarebbe un valore aggiunto a dir poco fondamentale.

MANCINI 6.5: Arriva alla Roma nei primissimi giorni di mercato dopo un'annata più che positiva in quel di Bergamo, confermando sia i lati positivi che negativi mostrati in maglia nerazzurra. Per gran parte della stagione riesce con sicurezza a tenere il reparto unito e compatto, ma nel periodo da gennaio a marzo diventa in assoluto uno dei più dannosi di tutta la squadra. Per questo, nonostante un potenziale importante, non riesco a dargli più di questo voto.

FAZIO 5.5: Rispetto alle prime annate gioca decisamente poco, entrando prevalentemente a partita in corso e limitando di conseguenza il suo contributo alla causa. Considerando il disastroso inizio di stagione con una lieve ripresa nelle partite successive reputo la sua annata discreta ma non sufficiente, e sarei favorevole a una sua conferma solo come quarto se non quinto di difesa.

J. JESUS 5: Nella sua probabile ultima stagione in giallorosso non riesce praticamente mai a vedere il campo, regalando un rigore alla prima giornata e venendo da subito relegato come quinto centrale in rosa, dietro anche allo sconosciuto Cetin. Professionalmente non gli si può veramente dire nulla, ma i 2 milioni all’anno di stipendio sono una delle cause dei recenti problemi economici della squadra, che speriamo a questo punto si siano definitivamente risolti.

CETIN 6: Quando è stato ufficializzato il suo acquisto rimasi a dir poco sbigottito, anche perché non era ancora arrivato Smalling e qualcuno vociferava addirittura che sarebbe stato il sostituto low-cost di Manolas. Nonostante siamo ben lontani dall’essere l’erede del greco Cetin è riuscito comunque a farsi valere, mostrando una grinta fuori dal comune unita a un irruenza da centrale consumato. Riuscirà a farsi valere anche col Verona?

IBANEZ 6.5: Senza dubbio una delle sorprese più positive della Roma post lockdown. Viene acquistato nel mercato invernale e sperimentato da titolare solo 6 mesi dopo con la Sampdoria, mostrando grandi qualità ma al tempo stesso dei limiti correggibili nel tempo. Nella difesa a tre ha dimostrato di trovarsi a suo agio, e sono convinto che il prossimo anno riuscirà a diventare un valore aggiunto per la causa giallorossa.

SPINAZZOLA 6: La sua stagione si può dividere in due blocchi ben distinti, più precisamente prima e dopo la difesa a tre. Nelle prime giornate non riesce a trovare il campo per via dei soliti infortuni muscolari, e nel mercato invernale va ad un passo dalla cessione fermata all’improvviso dai dirigenti nerazzurri. Nel girone di ritorno riesce a tornare ai livelli di un tempo con belle cavalcate e assist decisivi, meritando nel complesso la sufficienza e la piena riconferma.

KOLAROV 6: Come al solito è molto difficile giudicare la sua stagione complessiva, viste le tante partite decise dalle sue punizioni ma al tempo stesso le prestazioni disattente nel periodo peggiore della squadra. L’età non più giovanissima gli impedisce di avere dei margini di crescita, ma come riserva nella difesa a tre potrebbe rivelarsi senza dubbio importante. Piuttosto che regalarlo, me lo tengo volentieri.



DIAWARA 6.5: Non fa neanche in tempo ad arrivare e subito viene massacrato dalla tifoseria semplicemente per il costo elevato del suo cartellino. Il guineano non si fa particolari problemi e riesce in poco tempo a diventare un punto cardine del centrocampo giallorosso, bravo sia in fase di possesso che di recupero palla in situazioni pericolose. Se dovesse partire al posto di Torreira accetterei la sua cessione, ma in caso contrario me lo tengo stretto molto volentieri.

VERETOUT 7.5: In assoluto il giocatore più importante di tutta la rosa giallorossa, il collante perfetto tra il reparto difensivo e quello offensivo. Salvo qualche rara eccezione riesce sempre a fare la cosa giusta col pallone tra i piedi, confermandosi un buon tiratore di rigori, un quarto difensore aggiunto e all’occorrenza un uomo in più per la fase offensiva giallorossa. Assolutamente imprescindibile.

CRISTANTE 5: Dispiace doverlo punire ancora con l’ennesima insufficienza, ma è innegabile che non sia mai riuscito a dare una mano positivamente alla causa giallorossa. Nonostante un minutaggio più che sostanzioso si limita il più delle volte al solito compitino a centrocampo, con qualche raro assist a Dzeko e la solita lentezza nella gestione palla a tutto campo. Purtroppo reputo la sua esperienza a Roma ormai al calar del sole.

PELLEGRINI 6: Se considerassi solo la parte finale di stagione non riuscirebbe a raggiungere neanche la più misera sufficienza. Non si possono però non considerare i 9 assist stagionali e le partite spettacolari giocate in tutto il girone d’andata, culminate con la splendida partita di Firenze che è stata probabilmente l’ultima di livello giocata dal numero 7. Nonostante in molti abbiano già sentenziato la sua cessione, sono sicuro che possa ancora dire la sua, coraggio Lollo!

PASTORE 5.5: Ho deciso di dargli mezzo voto in più dopo aver scoperto dei suoi problemi all’anca che gli hanno condizionato praticamente tutta la stagione. Nelle poche partite disputate dimostra una tecnica sopraffina e dei piedi educatissimi, e non è un caso che la miglior Roma stagionale si sia vista nel periodo in cui era il titolarissimo. Purtroppo quei 4 milioni e mezzo all’anno pesano come un macigno, altrimenti sarei più che contento di tenerlo fino alla fine del suo contratto.

VILLAR 6: Arriva tra lo stupore generale col compito di dare sicurezza e fisicità al centrocampo giallorosso, e lo spagnolo dimostra complessivamente di cavarsela bene. Gli errori sotto porta col Parma sono tuttora imbarazzanti, ma a livello di gestione palla riesce comunque a dare una buona tranquillità, unita a un'irruenza nei contrasti da limare il più in fretta possibile. Il futuro, in ogni caso, è dalla sua parte.

ZANIOLO 7:
Senza ombra di dubbio il giocatore più amato da tutta la tifoseria, che in questo momento accetterebbe qualsiasi cessione tranne quella del numero 22. Conferma le belle cose viste lo scorso anno con una stagione semplicemente strepitosa, fatta di gol sensazionali e giocate d’altissimo livello. Il brutto infortunio al crociato è stato superato alla grande, grazie a uno spirito battagliero a dir poco importante e delle qualità tecniche fuori dal comune. Forza Nicolò!

UNDER 5: Dispiace dirlo ma anche quest’anno ha fallito completamente il proprio obiettivo, restando il più delle volte in panchina e non riuscendo praticamente mai a dare il contributo offensivo che ci si aspettava. Salvo un gol illusorio al Genoa e qualche assist isolato non si fa notare per nessun episodio di rilievo, passando da potenziale titolare a primo giocatore in lista tra i possibili partenti del mercato estivo. Peccato davvero.

CARLES PEREZ 6: Viene scelto nel mercato invernale dopo il brutto infortunio al crociato di Zaniolo e il mancato arrivo della prima scelta Politano, col compito difficile di non far sentire l’assenza del numero 22. Nonostante ci siano ancora tante cose da migliorare lo spagnolo è riuscito comunque a farmi una bella impressione, e di tutti gli esterni presenti in rosa lo reputo tra i più adatti a giocare nel nuovo modulo di mister Fonseca.

ANTONUCCI 5.5: Gioca solo la prima parte di stagione e principalmente nel periodo peggiore della squadra, fatto di tante sconfitte e soprattutto infortuni a ripetizione. Nonostante uno spirito di sacrificio importante il giovane esterno non è mai riuscito a risultare determinante, perdendo tanti palloni scioccamente e risultando ancora acerbo per vestire la maglia giallorossa anche da subentrato.

KLUIVERT 6.5: Fino alla pausa per il covid si poteva tranquillamente considerare uno dei migliori di tutto il reparto offensivo con tanti gol, belle giocate e un insolito apporto anche in fase difensiva. Nelle ultime giornate però, complice qualche prestazione sottotono e l’avvicinamento degli esterni alla punta non riesce praticamente più a trovare il campo, nonostante un potenziale a parer mio molto importante. Se deve proprio essere ceduto, mi auguro almeno che la cifra sia congrua al valore reale del giocatore.

MKHITARYAN 7: Fino a gennaio sembrava il classico acquisto importante solamente a livello di nome, visto il maggior numero di presenze in infermeria piuttosto che sul terreno di gioco. Col ritrovamento della forma fisica e soprattutto della fiducia del mister l’armeno riesce pian piano a ritrovare se stesso, con un girone di ritorno sensazionale condito da una media gol/assist a dir poco importante. Nonostante l’età non più giovanissima, lo considero comunque l’uomo giusto per ripartire la prossima stagione.

PEROTTI 6: Ho voluto dargli mezzo voto in più per la precisione non indifferente nei tiri dal dischetto, che hanno permesso alla Roma di ottenere punti importanti ai fini del risultato finale. Per il resto sembra ormai a tutti gli effetti un ex giocatore, visti i tanti infortuni muscolari e la fatica immane nel correre anche pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Nonostante tutto, grazie di cuore Monito!!

DZEKO 7.5: Dopo la disastrosa stagione passata e con un anno in più sulle spalle era difficilissimo aspettarsi di meglio, ma Dzeko è riuscito a sorprendere tutti e al tempo stesso entrare ufficialmente nella storia giallorossa. Grazie ai suoi 16 gol in campionato, senza neanche un tiro dal dischetto, si è confermato come un autentico leader della squadra, diventando al tempo stesso il quarto miglior marcatore nella storia della Roma con ben 106 gol complessivi. E in tutto questo, c’è ancora chi lo critica per alcuni gol sbagliati...

KALINIC 6: Il suo voto è una media tra il disastroso girone d’andata e il buonissimo girone di ritorno, condito da tanti gol importanti e un discreto contributo sia in fase offensiva che di gestione palla in mezzo al campo. L’età non più giovanissima gli impedisce di avere margini di miglioramento, ma considerando le basse aspettative e la poca spesa fatta era veramente difficile immaginarsi di meglio.

FONSECA 6: Molti pensano che la colpa del mancato quarto posto sia quasi esclusivamente la sua, dimenticando le tantissime problematiche che ha dovuto affrontare al suo primo anno in Italia. Situazione societaria complicata, ds licenziato, tanti infortuni, giocatori discontinui, tutte cose che avrebbero messo in difficoltà anche l’allenatore più esperto. Lui al contrario si è rimboccato le maniche dimostrando forza di volontà e soprattutto spirito di adeguamento, rispetto ad altri allenatori che hanno preferito adattare i giocatori alle proprie scelte. Aspettiamo almeno un altro anno prima di giudicare il suo operato.

VOTO DI SQUADRA 6: Considerando tutti gli aspetti analizzati poco fa e le annate sopra la media di Atalanta e Lazio era veramente difficile puntare a qualcosa di meglio del quinto posto, che comunque resta un fallimento rispetto all’obiettivo prefissato a inizio anno. La squadra ha ancora bisogno di tante modifiche su ogni zona del campo, ma rispetto alla scorsa stagione si ha più netta l’impressione di una piccola ripartenza, e se riusciremo a confermare l’ossatura del gruppo anche il prossimo anno l’obiettivo Champions League sarà tutto meno che impossibile. Forza ragazzi!!


Emanuele Grilli



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