Pagelle

Genoa Roma 4-1 - Il Pagellaio matto

Il disastro è servito. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 7 mesi fa
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Quello che abbiamo visto ieri sera è forse l’apice della bruttezza, peggio della disfatta di Bodo perché almeno lì eravamo entrati con quasi tutte le seconde linee (anche se poi il risultato degenerò dopo i cambi con cinque titolari). Quello che mi ha spaventato ieri sera è il tracollo totale sotto il profilo tattico, tecnico e mentale. Tutto il potenziale offensivo in campo negli ultimi 12 minuti dopo aver subito il terzo gol è stato, a mio avviso, una dichiarazione di stato confusionale anche da parte dell’allenatore. Una reazione di pancia e poco logica che ha portato al quarto gol (e a momenti anche il quinto) gettando ombre sul momento più che delicato.

RUI PATRICIO 5,5 – Forse poteva fare meglio sul primo gol ma difficilmente sarebbe cambiato l’esito finale della partita. La Roma ha comunque la media più bassa della serie A riguardo la media parate/tiri in porta. Parliamo di meno del cinquanta percento. Questo significa che ogni due tiri ci bucano.

MANCINI 5 – Serata storta anche per lui. Prende un giallo per un intervento che se fosse stato punito col rosso non mi sarei stupito. Probabilmente l’arbitro glielo abbona perché memore dell’entrata di Strootman pochi minuti prima, anche quella al limite dell’estremo cartellino.
Dal 46' BELOTTI 5,5 – Il gallo oggi non riesce a trasmettere la solita foga agonistica che avevamo apprezzato nelle altre partite. Se non riesce nemmeno lui a rianimare la cattiveria di questa Roma, allora qualcosa non va.

LLORENTE 6 – Altro giro, altro infortunio. Come l’anno scorso, dopo tre, quattro partite consecutive i muscoli gli fanno ciao. Peccato perché era uno dei pochi che stava salvando il salvabile.
Dal 24' BOVE 5 – Per lui vale lo stesso discorso di Belotti con l’aggravante di entrare subito dopo il pareggio, con la partita recuperata. Si spera sia un cambio di dinamismo in un centrocampo troppo statico e invece si ottiene solo tanta confusione.

NDICKA 4 – Una sentenza: se lo puntano in velocità non ce n’è per nessuno, ma in senso negativo. Viene saltato costantemente e da chiunque. Anche Rudiger non partì bene con la Roma e poi divenne un perno insostituibile ma almeno dava l’idea di un calciatore con uno strapotere fisico sin dall’inizio. Qui non sto vedendo neanche quello.

KRISTENSEN 5 – Quello che vedevo lo scorso anno con Karsdorp lo rivedo quest’anno con lui. Arriva sulla trequarti avversaria ed è costretto a tornare indietro per mancanza di sbocchi, di uno scambio che possa esaltare le sue doti fisiche (ammesso che ci siano) e mandarlo al cross in velocità. Le sue smorfie mi ricordano quelle del maggiore Chip Hazard (film Small Soldiers) e a volte anche le sue finte sembrano quelle di un pupazzo dei cartoni animati.

PAREDES 5 – Però a bello è bello dai. Tutto pettinato, carino, profumato, con il completino stirato. D’altronde deve pensare soltanto a portare le fedi nunziali, se serve sollevare il velo della sposa e fare attenzione a tenersi in linea con le damigelle. Un paggetto come non se ne vedevano dai matrimoni anni 80.
Dal 78' AOUAR s.v. – Ah era entrato anche lui?

CRISTANTE 7 – L’unico a salvarsi, l’ultimo ad arrendersi. Segna solo grazie a un’intuizione personale coprendo trenta metri di campo per andare a incornare l’ennesimo cross sbagliato di Spinazzola (perché il cross era per Lukaku se non ve ne foste accorti). Viene spostato di nuovo a centrale e se, al terzo anno di Mourinho, alla sesta giornata lo vedo ancora finire al centro della difesa; qualcosa deve essere andato storto.

PELLEGRINI 4 – Non ha stretto abbastanza i denti…
Dal 78' AZMOUN s.v. - Non giudicabile.

SPINAZZOLA 4 – Come già accennato riguardo il gol di Cristante, a mio avviso sbaglia il cross ma fortuna vuole che Bryan, sempre presente, arrivi in tempo per buttarla dentro. Per il resto si fa notare solo per qualche incespicata sul pallone ed è colpevole, sul primo gol del Genoa, di sbagliare due volte di seguito il passaggio (prima di piede e poi di testa).
Dal 78' EL SHAARAWY s.v. - Non giudicabile.

DYBALA 5 – Non azzecca un dribbling neanche per sbaglio. Sicuramente non è la sua serata migliore e la squadra non lo mette in condizioni di giocare il suo calcio. Ogni volta ha tre uomini addosso e questo invece di facilitare i compagni nei movimenti (se lui ne ha dietro due/tre, due/tre giallorossi di conseguenza saranno liberi), diventa un fardello per tutta la squadra visto che regna l’immobilismo.

LUKAKU 5,5 – Aveva fatto gol anche stasera pur toccando a mala pena forse un paio di palloni giocabili. Non viene mai servito sui piedi ma sempre con lanci imprecisi e difficili da gestire. Ha colpe fino a un certo punto.

All. MOURINHO 4 – Sono andato a dormire facendomi tante domande, troppe per elencarle tutte. Mi sono svegliato senza una risposta. È forse arrivato il momento, per la società, di prendere decisioni “drammatiche”?

In questo momento non sta funzionando nulla ed è anche complicato pensare che sia solo colpa della qualità dei calciatori (da lui avallati per giunta). Tre anni sono sufficienti per un progetto e nel triennio avremmo dovuto vedere una crescita di tutta la rosa ma anche nell’applicazione del suo gioco. Sappiamo tutti che lui non punta sul calcio estetico ma sul pragmatismo. Abbiamo visto in questi due anni una squadra in grado di far giocare male quasi tutti gli avversari (ci è riuscito anche lo scorso anno contro un Napoli stellare, pur uscendo sconfitto entrambe le volte). Quest’anno sto vedendo avversari giocare partite brillanti, con calciatori che sembrano fenomeni. Il dato drammatico è che abbiamo incontrato tutte squadre mediocri (tranne il Milan). C’è bisogno di una scossa? In questo momento non sicuro che possa bastare manco la 220…

Ad maiora

Emiliano Petrone






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