In & Out

Cluj Roma 0-2 - In & Out

a cura di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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Minimo sforzo, massimo risultato. La Roma supera l’ostacolo Cluj e mette il proprio nome nell’urna delle partecipanti ai sedicesimi di finale di Europa League, staccando un pass che, in caso di pareggio con lo Young Boys vorrebbe dire anche primo posto automatico.
Una formazione inedita quella di Fonseca, costretto ad inventarsi la retroguardia visti i molti stop, così largo a Calafiori, Diawara e Villar. La partita cambia però con l’ingresso in campo di Veretout, che mette il suo in entrambe le marcature. Da rivedere Carles Perez, perso nella nebbia rumena.


IN

Jordan Veretout

L’uomo della svolta arriva dalla panchina, Fonseca prova a tenerlo a riposo, ma la Roma non sfonda il muro del Cluj, così il francese viene buttato nella nebbia a sostituire Pellegrini. Detto fatto: prima una punizione deviata in porta da Debeljuh e poi trasformazione del rigore che gentilmente gli concede Mkhitaryan.
Nel post partita individua già la trasferta di Napoli come obiettivo fondamentale per continuare a fare punti anche in campionato, trascinatore puro.


Paulo Fonseca

Gestisce la partita e la situazione da vero stratega. Gioca ottimamente le sue carte e concede i primi minuti con la squadra maggiore ai giovani provenienti dalle file di Alberto De Rossi. Calafiori, Tripi e Milanese, con quest’ultimo che sarebbe pronto anche a regalare il primo assist, sprecato da Bruno Peres che fa dell’opportunità una meta rugbistica. Il mister perfeziona sempre di più il suo 3-4-3, avendo la sicurezza difensiva giusta e trovando sempre nuovi spunti di miglioramento nei suoi calciatori. Per uno che è sempre in bilico secondo la stampa, non male vero?


OUT

Carles Perez

Un fantasma nella nebbia che lo circonda. Si perde spesso e non sembra essere al passo dei suoi compagni che carburano prima di lui. Forse un po' sfiduciato dalla concorrenza e, anzi, dal dominio sulle fasce di Pedro e Mkhitaryan, ma Fonseca pretende sicuramente molto di più da lui. Viene sostituito per far spazio a Tripi. Alterna troppo frequentemente spunti di classe a prestazioni sottotono.

È giusto infine unirsi al pensiero fatto dalla Roma e da tutto il mondo del pallone per la Leggenda di questo sport che si è spenta il 25 novembre. Buon viaggio Diego, il più forte di tutti.


Giovanni Acone



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