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Roma poco aggressiva, ma è davvero così?

A cura di Matteo Bianchetti
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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Ennesimo pareggio senza mordente per la Roma di Fonseca. Ma è davvero così?

Ovvio, i giallorossi ultimamente creano poche, pochissime occasioni, eppure Fonseca nelle prime giornate ci aveva abituato a vedere una Roma sempre in area avversaria, con numerose azioni da gol create e numerose azioni da gol subite. Gli hanno detto che la Roma non poteva subire così tanto, e allora Fonseca ha forgiato una squadra meno pungente in attacco e più sicura in difesa. Questo ha migliorato senza dubbio la statistica dei gol subiti ma ha anche peggiorato quella dei gol fatti.

La realtà, però, è che la Roma ha creato, in media, le stesse occasioni da gol nelle prime partite e nelle ultime. La verità è che le numerose assenze hanno tolto quella fluidità di gioco che si era vista ad agosto e a settembre. È mancata la concretezza che aveva portato Mkhitaryan, il quale al debutto ha segnato al suo primo tiro in porta, è mancata la velocità e la cattiveria agonistica di Under, il quale ha siglato il primo gol stagionale della Roma. La realtà è che Fonseca ha dovuto reinventare la sua squadra ogni giornata a causa dei troppi infortuni, mettendo giocatori in ruoli in cui non riescono ad esprimersi al meglio (Florenzi ala sinistra, Zaniolo ala destra e ala sinistra, Veretout trequartista, Pastore mediano).

Ma c’è un altro fattore silente che partita dopo partita sembra concretizzarsi sempre di più: l’aggressività. Si dice che i giocatori della Roma non siano abbastanza aggressivi, ma se è da una parte, per caratteristiche, alcuni non hanno mai mostrato di farne troppo uso (Florenzi, Diawara, Pastore, Kalinic), dall’altra molti sono stati redarguiti in maniera esagerata da arbitri e tifosi (su tutti Zaniolo e Kluivert). Infatti dalla prima partita sono state utilizzati due pesi e due misure per il giudizio degli interventi fallosi della Roma e per quelli degli avversari.

Un esempio: la doppia ammonizione di Kluivert nella partita contro la Sampdoria, se il primo giallo ci stava, il secondo è molto generoso. Nella stessa partita Bertolacci dà una gomitata in faccia a Zaniolo, riceve solo il giallo senza che il VAR possa intervenire. Murillo interviene duramente su Kalinic infortunandolo al ginocchio, nulla. Nella partita contro il Cagliari Pisacane fa un’entrata killer su Diawara rompendogli il menisco, nulla. Stessa partita, Kolarov contrasta un avversario con la spalla, fallo e giallo, poco prima stesso contatto su Veretout al limite dell’area, tutto regolare. Questi sono episodi delle ultime due giornate di campionato, ma come dimenticare il presunto fallo di mano di Mancini subito punito con un calcio di rigore e il fallo di mano di Lucioni in Lecce - Roma non sanzionato, il presunto fallo da rigore di Kolarov contro il Bologna e il rigore non dato a Dzeko, sempre in Lecce – Roma.

Discorso a parte bisogna farlo su Zaniolo che sembra essere stato preso di mira dagli arbitri, già dalla stagione passata, non sanzionando gli interventi che subisce ma punendo spesso con un cartellino quelli che commette.

Sicuramente gli errori arbitrali possono starci, errare è umano ma troppo spesso questi errori si ritorcono a sfavore dei giallorossi.

Questo non deve essere un alibi, non deve essere assolutamente una scusante, ma non deve nemmeno intaccare l’aggressività e la cattiveria agonistica dei calciatori giallorossi, richieste in particolar modo da mister Fonseca.


Matteo Bianchetti





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