Roma Lecce 2-1 - Il Pagellaio Matto
Sotto il segno del pelo. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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4:00
2728 No, non è il titolo di un film di Tinto Brass ma è ciò che ho pensato rivedendo la partita conscio del risultato. Eh sì, perché ieri degli impegni familiari non mi hanno permesso di seguirla con la solita attenzione e ho dovuto rivederla tutta per realizzare quanto accaduto.
Sotto il segno del pelo perché in molte occasioni la palla non è entrata per un pelo, un passaggio per un compagno smarcato corto di un pelo. E arrivi al recupero con uno svantaggio immeritato ma reale e come la vinci?
Per un pelo… Già perché Lukaku non è in fuorigioco per un pelo e, ne siamo strasicuri, a più di qualcuno ieri sera quel pelo sarà rimasto incastrato nella gola, dall’alto del suo trespolo.
E poi diciamocela tutta, una serata così è roba da farlo rizzare il pelo.
Quindi cos’altro poter aggiungere se non (e passatemelo senza doppi sensi) un bel “viva il pelo!”
Rui PATRICIO 6,5: Due buoni interventi, incolpevole sul gol. Amministra la difesa che subisce poco (oltre al gol ovviamente).
Gianluca MANCINI 5-: Serata decisamente storta dove sbaglia molto anche in fase di costruzione. Non a caso da un suo passaggio completamente errato nasce l’azione del vantaggio pugliese. Nella stessa “scena” si fa anche imbambolare dall’avversario che lo deride prima di servire l’assist involontario per il gol di Almqvist.
Dal 78' Rasmus Kristensen 6: Funge da cambio per Mancini anche se in realtà viene chiamato a sostituire Karsdorp per dare spinta. Questo non accade anche perché il Lecce si difende bene in ogni zona del campo.
Diego LLORENTE 6: Prestazione positiva fino al gol del Lecce quando viene chiamato a chiudere ma lo fa con un contrasto molle e poco efficace.
Evan NDICKA 6: Recupera tanti palloni e aiuta la partenza dal basso con passaggi filtranti sempre precisi. Sul gol subito però si perde l’uomo concedendogli tre metri sufficienti ad arrivare sulla palla e calciare senza ostacoli. Ci vuole più attenzione.
Rick KARSDORP 5,5: Non riesce mai ad arrivare al cross in modo pulito e spara una quantità infinita di palloni addosso all’avversario di turno. Lascia il posto a Zalewski (per fortuna aggiungerei io).
Dal 78' Nicola Zalewski 7: Entra e mette un po’ di pepe alla fascia sinistra. Il cross delizioso che fornisce il “la” alla rimonta impossibile gli vale il sette pieno.
Edoardo BOVE 5,5: Troppi errori (alcuni anche abbastanza gravi) che compensa con tanti recuperi, corsa e sacrificio. Purtroppo, non basta per raggiungere la sufficienza.
Dal 70' Renato Sanches SV: Per me non è giudicabile in quanto quello entrato in campo non era un calciatore ancora presentabile per una partita di serie A. Mourinho lo butta dentro per disperazione, nella speranza di una giocata o qualcosa che non arriva e difficilmente sarebbe potuto arrivare in quelle condizioni. Rimandato.
Bryan CRISTANTE 7: Onnipresente. Recupera e imposta una quantità di palloni infiniti alternando senza fatica qualità e quantità. Clonatelo.
Houssem AOUAR 6: Qualche buona giocata, qualche sbavatura ed errore nell’ultimo passaggio. Non una prestazione negativa ma neanche così positiva. Da lui ci si aspetta di più.
Dal 73' Serdar Azmoun 7: L’avevamo visto entrare sempre con il piglio giusto ed era già stato partecipe sul gol contro il Monza all’ultimo minuto. Questa volta ci pensa lui in prima persona, con un inserimento perfetto e una gran zuccata, a buttare dentro il pallone del “momentaneo” pareggio.
Stephan EL SHAARAWY 6,5: Molto attivo, svaria per il campo cercando di non dare punti di riferimento e ci riesce molto bene. Qualche imprecisione di troppo nell’ultimo passaggio (come tutti d’altronde).
Dal 78' Andrea Belotti SV: Non arrivano palloni particolarmente giocabili e quindi è difficile da giudicare. Resta nell’occhio quel pallone sparato al cielo al gol di Lukaku imprimendo su di esso la stessa rabbia, goduria, gioia e chi ne ha più ne metta di ogni singolo tifoso giallorosso al minuto 94.
Paulo DYBALA 7: Mette in mostra alcune giocate da strofinarsi gli occhi ma commette anche degli errori non da lui. Sul fallo di mano che genera il rigore, la deviazione non cambia la traiettoria del tiro che, da quella distanza, non può sbagliare. Resta a bocca asciutta nonostante un’ottima prestazione e fornisce l’assist per il 2-1 finale. Per il gol saremmo ben lieti di festeggiarlo (anche un paio perché no) domenica sera.
Romelu LUKAKU 6,5: La sua partita è da 5, anche meno forse. Rigore tirato malissimo, appoggi facili errati. Altro errore a pochi metri con pallone sparato sui piedi di Falcone. Sovrastato da Baschirotto per 93 minuti. Poi però ti regala quella perla da tre punti e tutto passa in secondo piano.
Mister José MOURINHO 7: Indovina tutti i cambi (vabbè, quello di Sanches lo facciamo passare lo stesso visto il risultato finale). Da due di questi arrivano cross e gol del pareggio. Dagli altri arriva sostanza e fisicità in un momento dove anche il Lecce non ne aveva più.
Giovedì ultimo sforzo prima del derby. Saranno giorni di estrema passione.
Ad maiora
Emiliano Petrone