In & Out

Roma Juve 1-0 - In & Out

La vittoria era l’unica opzione possibile e Mou, alla Mou, ha saputo ridare forza e motivazione ai suoi dopo la brutta sconfitta contro l’ultima in classifica martedì scorso. Di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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Foto Getty Images

Dopo il crollo esterno con la Cremonese, la Roma torna a caccia dei tre punti e della vittoria in scontri diretti contro la Juventus. L’undici di Mourinho è inedito: nessuna vera punta davanti, Dybala quasi come se fosse un falso nueve e Wijnaldum a supporto sulla trequarti. Lo special One conosce bene l’avversario, gli lascia il pallino del gioco e prova a pungerlo in contropiede. La Roma si chiude bene grazie ad un’ottima partita del trio Smalling – Ibanez – Mancini e proprio grazie a quest’ultimo sblocca la partita. Il centrale non segnava da due anni e decide di tornare ad esultare oggi, con un bolide da fuori area che buca Szczesny. I bianconeri per tre volte colpiscono il palo, ma oltre al legno trovano davanti a loro anche un ritrovato Rui Patricio che chiude la porta. La vittoria era l’unica opzione possibile e Mou, alla Mou, ha saputo ridare forza e motivazione ai suoi dopo la brutta sconfitta contro l’ultima in classifica martedì scorso. Col ritorno delle coppe europee in settimana si apre l’ennesimo filotto di partite decisive per i nostri.

IN

Gianluca Mancini

Prestazione monstre del Mancio che, mal digerito dalle tifoserie avversarie, mostra ancora quanto conti nel parco difensori italiano. Gli avversari contro di lui cedono sul piano fisico e mentale, come testimonia anche l’espulsione di Kean, reo di avergli dato un calcio in seguito ad un acceso contrasto. La copertura difensiva è priva di sbavature, in attacco lancia un missile terra aria e poi esulta, incredulo, sotto la Sud.

Rui Patricio
Qualche accusa nelle scorse partite, oggi rispolvera i guantoni delle grandi occasioni. Il portiere portoghese fa da scudo contro le intemperie bianconere e respinge gli assalti di Vlahovic e Di Maria. Aiutato anche dai legni per tre volte, all’ultimo secondo chiude con una parata difficile che consegna definitivamente ai suoi i tre punti. Il riflesso col quale spedisce il pallone di Rabiot sul palo è l’immagine copertina del match.


OUT

Nicola Zalewski

Soffre per tutto il tempo il più esperto Kostic che fa quel che vuole lungo la sua fascia. Poco incisivo e sicuro, trema fin troppo al suono delle sirene nemiche andando in confusione come sul retropassaggio che stava aprendo la porta a Vlahovic. Poco impegno anche in fase d’attacco, fa meglio di lui Karsdorp. Da rivedere.

Gini Wijnaldum
Fisicamente sembra esserci, tecnicamente risulta un po’ indietro. Complice forse anche la posizione in cui è stato schierato, non riesce a brillare e fatica un po’ a stare al passo. Mette nelle gambe 75’ e sembra quasi finalizzare un ritorno completo. In ripresa.


Giovanni Acone





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