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Roma Barcellona 1-1 al Camp Nou (con video)

di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 6 anni fa
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10:00
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Una sfida senza storia, un massacro annunciato, uno dei quarti di finale più squilibrati degli ultimi anni. In molti stanno definendo Barcellona-Roma in questo modo, dandoci subito per spacciati contro lo strapotere fisico e tecnico di Messi e company. C'è stato un tempo però, quando il Barcellona era comunque una delle squadre più forti di Spagna, in cui la Roma riuscì ad uscire dal Camp Nou senza le ossa rotte ed anzi, se non fosse stato per un errore individuale, sarebbe anche riuscita a portare a casa l'intera posta in palio. Sto parlando, per chi non lo avesse capito, del penultimo precedente ufficiale giocato in casa del Barcellona, datato 20 febbraio 2002 e valevole per l'accesso ai quarti di finale della UEFA Champions League.

La nuova Roma di Fabio Capello, neoscudettata e con gli innesti importanti di Cassano, Panucci, Lima, Cufré e Pellizzoli era riuscita con grande abilità a superare il primo turno della competizione, arrivando seconda con 9 punti dietro al Real Madrid e davanti a Lokomotiv Mosca e Anderlecht. Successivamente nel secondo turno la Roma si ritrovava in uno dei gironi più ostici ed equilibrati insieme a Barcellona, Liverpool e Galatasaray. Nelle prime due gare del girone arrivarono due pareggi consecutivi, un 1-1 in casa del Galatasaray e uno 0-0 interno contro gli inglesi del Liverpool. La sfida successiva in casa del Barcellona assunse, quindi, un'importanza ancora maggiore, visto il contemporaneo scontro tra Liverpool e Galatasaray e la possibilità di prendere punti ad entrambe. La Roma però doveva far fronte alla potenza blaugrana e soprattutto ai 90.000 tifosi presenti al Camp Nou, che avrebbero fatto tremare anche il campione più affermato. Fabio Capello però non si fece intimorire e decise di schierare la migliore formazione possibile con Antonioli in porta, difesa a tre con Zebina, Samuel e l'esordiente Panucci, centrocampo a 5 con Cafu, Tommasi, Emerson, Lima e Candela sulla fascia, e davanti il duo Batistuta e Capitan Totti.







Inizia quindi la partita è fin da subito si ha l'impressione che la Roma non sia venuta semplicemente per limitare i danni, ma per giocarsela fino alla fine, forte della grande esperienza e maturità dei giocatori schierati in campo. Il modulo con cinque centrocampisti impedisce ai blaugrana di organizzare le sue classiche manovre offensive, e permette alla Roma di recuperare spesso palla e servirla ai propri attaccanti. Totti e Batistuta pero' faticano a trovare varchi nella solida difesa di casa e nell'arco dei 90 minuti non riusciranno quasi mai a concludere verso la porta di Reina. Dopo un'ora di equilibrio assoluto arriva l'episodio che sblocca la gara: Candela mette una palla pennellata in area sulla quale si avventa il difensore Panucci, controllo al volo di sinistro e palla all'angolino per l'incredibile vantaggio degli ospiti. Un gol che fa raggelare tutti i tifosi blaugrana e al tempo stesso esultare i 4000 e più tifosi giallorossi presenti allo stadio. Nonostante il gol preso il Barcellona inizialmente non riesce a trovare una giusta reazione e la Roma con pragmatismo e attenzione riesce a contenere senza troppi problemi. A 8 minuti dal termine, quando ormai la situazione sembrava tranquilla, arriva un altro episodio clamoroso: Candela si fa sorprendere da un ottimo Puyol che gli ruba palla, la serve in mezzo e l'accorrente Kluivert la spedisce di prepotenza all'incrocio dei pali. E' un gol beffardo perché non solo rovina i sogni di sfangata giallorossi, ma costringe la stessa compagine a 10 minuti di sofferenza con il Barcellona che prova il tutto per tutto per portarla a casa. Alla fine il risultato finale sarà di 1-1 e nonostante il quarto pareggio consecutivo la Roma esce dal Camp Nou consapevole di essere una grande squadra capace di soffrire e soprattutto di colpire nel momento migliore. E non è un caso se questo è considerato da molti il momento di maggiore gloria della nostra storia con uno scudetto e una supercoppa alle spalle e una lotta ancora viva per scudetto e Champions League. Torneranno mai questi momenti? La speranza è l'ultima a morire...


Emanuele Grilli




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