Roma Ajax 1-1 - In & Out
a cura di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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4:00
131103 Tre anni dopo la magica notte di Champions, tre anni dopo la “Romantada”, i giallorossi torneranno a disputare la semifinale di una coppa europea. Un match difficile quello con i lancieri dell’Ajax ma che, dopo un iniziale vantaggio ospite, si risolve con un pareggio che vale il ticket per la semifinale. La partita sembra chiara dal primo minuto: la Roma cerca di gestire mentre l’Ajax vuole assediare la porta capitolina.
Seppur non il massimo dell’intrattenimento, la prestazione della Roma è stata da squadra matura, capace di saper attendere il momento giusto, ma anche e soprattutto di saper soffrire. Soffrire come quando, dopo un primo tempo tenuto sullo zero a zero (da segnalare il gol annullato a Veretout per fuorigioco), i giallorossi passano in svantaggio con il gol del neoentrato Brobbey. Da lì sembra partire il solito blackout, con gli olandesi che spingono tanto e, su un altro errore di Pau Lopez, vanno sul 2-0, poi annullato dal VAR.
È lo scossone di cui si aveva bisogno la Roma: la difesa risale in cattedra, Dzeko e Calafiori mettono la quarta e confezionano il pareggio. Ulteriori venticinque minuti di sofferenza, ma poi arriva la gioia: la Roma è in semifinale di Europa League. Prossima fermata Manchester.
IN
Riccardo Calafiori
Ha l’arduo compito di sostituire Spinazzola e respingere allo stesso tempo Neres e Antony. Rimane sul pezzo aspettando l’attimo giusto per colpire: prima qualche accenno di fuga sull’esterno sinistro, poi al 72’ s’invola, manda a terra Timber e la dà in mezzo per Dzeko che non sbaglia. L’assist è anche quello per la Roma, che grazie a lui fa un passo in avanti direzione Manchester. Si prende le luci di un quarto di finale nonostante a dieci dalla fine esca per un affaticamento, non da tutti.
Edin Dzeko – Borja Mayoral
Complementari le loro prestazioni: il primo deve far salire i suoi cercando di trovare lo spazio per colpire, il secondo è chiamato a tenere un pallone che scotta negli ultimi minuti di partita. Missione compiuta da entrambi. Edin inventa l’1-0 per Veretout con un tocco di prima, se non fosse che l’assistente cancella l’azione, poi fa tanto lavoro sporco, addomestica e smista per i suoi. La svolta è però il colpo con il quale trafigge l’ex Stekelenburg e pareggia i conti. Mayoral subentra con uno scopo preciso: guadagnare tempo e respiro per i compagni. Sempre ben posizionato sui rilanci lunghi, tiene gelosamente la sfera, facendosela togliere solo con interventi fallosi. Coppia d’assi.
OUT
Pau Lopez
Ad Amsterdam faceva mal presagire coi suoi rilanci, spesso imprecisi e rischiosi, ma tra le mura amiche la musica non cambia, rischiando di regalare una pesantissima rete in apertura agli ospiti. Sul gol di Brobbey sorge qualche dubbio sull’uscita e, prima dell’intervento del VAR, respinge in maniera suicida un pallone nell’area piccola che Tadic non sprecherebbe. Difficile che questi regali lo United non li sfrutti, decisamente da migliorare per gli atti conclusivi di questa competizione.
Jordan Veretout
Più che di bocciatura si parlerebbe di un rimando a fare di meglio. Gli olandesi sanno bene che giocare palla a terra con lui in mezzo al campo sia difficile, decidono quindi di sfruttare i lati del campo e le palle alte. Air Jordan non decolla e la squadra soffre. Comprensibile perché non era al meglio. Peccato per quel secondo in anticipo sulla triangolazione con Dzeko.
Giovanni Acone