Triplice fischio

Roma, che forza! Tris al Verona e quarto posto

Il Verona ci ha provato con tanta grinta, ma alla fine la maggiore qualità della Roma ha avuto la meglio nonostante la stanchezza e la forte pioggia.
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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Con Zaniolo squalificato Fonseca inserisce Under con l’insostituibile Pellegrini e Kluivert a supporto di Dzeko. Diawara e Veretout a completare il centrocampo. In difesa confermatissima la coppia centrale Mancini – Smalling con Kolarov e Santon (ancora una volta preferito a Spianzzola e Florenzi) sulle fasce.

Il Verona parte molto aggressivo e nei primi minuti riesce a bloccare tutti gli spunti offensivi dei giallorossi. Al minuto 17, però, la Roma trova lo spiraglio giusto grazie ad una giocata stratosferica di Pellegrini che di prima lancia Kluiver, l’olandese si invola verso la porta avversaria e piazza un tiro preciso che passa sotto le gambe di SIlvestri e si insacca in rete.
Il vantaggio giallorosso dura poco perchè dopo soli tre minuti il Verona colpisce: preciso cross di Zaccagni sul quale la retrovia giallorossa si fa trovare disattenta, lasciando Faraoni tutto solo sul palo apposto a battere un incolpevole Pau Lopez e agguantare il pareggio. Gli scaligeri prendono fiducia, mentre la Roma cala. Al 34° Kluivert si infortuna dopo un recupero troppo irruento, al suo posto entra Perotti. Poco dopo Faraoni trova la doppietta, ma dopo un lungo stop di quasi 4 minuti, il VAR annulla per fuorigioco.
La fascia destra giallossa non funziona, con Under che non riesce a dare un adeguato supporto a Santon, infatti spesso è Pellegrini a dover ripiegare. Per fortuna al 44° il turco è bravo a vedere il movimento di Dzeko e a servirlo in area, il bosniaco viene atterrato e Guida non ha dubbi, è rigore. Sul dischetto va Perotti che spiazza Silvestri e riporta in vantaggio la Roma. Invidiabile la freddezza del monito che non si fa innervosire dai movimenti del portiere lungo la linea di porta e segna il suo primo gol stagionale (non segnava da sei mesi).
Il primo tempo finisce quindi con i giallorossi che, nonostante la sofferenza, si trovano in vantaggio.

Nella ripresa il Verona ci prova con veemenza, le squadre si allungano offrendo spazi alle ripartenze. Al 65° Juric inserisce Salcedo per Verre, aumentando il peso offensivo della sua squadra. Ma un minuto dopo è la Roma ad avere una ghiottissima occasione con Smalling che, da ottima posizione, non riesce a schiacciare in rete un preciso corner di Pellegrini. Primo cambio anche per Fonseca che richiama Under e inserisce Mkhitaryan. Nel Verona entra Veloso per Pessina. La Roma comincia ad accusare la stanchezza del match europeo di giovedì, complice anche il terreno appesantito dalla pioggia e allora Juric si gioca l’ultima carta per riagguantare la partita e fa entrare Pazzini al posto di Zaccagni. L’attaccante si rende subito pericoloso con un tiro a botta sicura che finisce sul braccio di Smalling; Guida fischia il rigore, ma il VAR annulla tutta per fuorigioco all’inizio dell’azione. Fonseca è preoccupato e cerca di coprirsi inserendo Fazio al posto di Dzeko e passando alla difesa a tre. Il Verona cerca il pareggio con tutte le sue forze, la Roma tiene e nei minuti di recupero riesce anche a trovare la rete del 3-1 con Mkhitaryan che deve solo depositare in rete un assist al bacio di Perotti.

Il Verona ci ha provato con tanta grinta, ma alla fine la maggiore qualità della Roma ha avuto la meglio nonostante la forte pioggia e il terreno non in perfette condizioni. Prova di carattere e maturità per i giallorossi di Fonseca che mantengono il quarto posto e possono approcciare con fiducia alla sfida di venerdì contro la capolista Inter.




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