La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Sapor di finale

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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O Capricciosa Eupalla,
del calcio Diva e Musa:
di luce rossa e gialla
Tu brilli circonfusa…



Accade, talvolta, che un motivetto ti entri in testa. E non sai il perché.
A me sta succedendo ora: la Roma ha appena battuto il Leicester, e mi ritrovo - felice - a canticchiare “Sapore di sale”, di Gino Paoli. Decido di “giocarci”. Producendo una parafrasi-parodia…

Questo il testo originale della prima strofa:


Sapore di sale,
sapore di mare,
che hai sulla pelle,
che hai sulle labbra,
quando esci dall’acqua
e ti vieni a sdraiare
vicino a me
vicino a me-e-e

E questa è la parafrasi che mi metto a cantare (ormai a squarciagola, destando sospetti e allarme in tutto il vicinato):

La gioia che sale,
sapor di finale:
la Roma di “Pelle”
e “Abrahamcadabra”!
Con Mou c’è lo stadio
che canta in tripudio:
«Alé Roma alé!
Alé Roma alé-e-e!»

*

Roma Leicester 1-0

La decide Tammy. Implacabile. Al 25esimo gol stagionale.
Ma tutta la squadra, pur priva di “Miki”, ha giocato come doveva (un gradino sopra gli altri, a mio avviso, questi quattro: Smalling, Zalewski, Pellegrini, Abraham).
Mou può essere soddisfatto: la squadra sta crescendo, soprattutto in mentalità e in continuità. E la finale di Tirana è meritatissima.

Ho ancora in testa “Sapore di sale”. E dunque vi propongo una mini-celebrazione in senari.


La Roma va a mille,
e Tammy è puntuale…
E sulle papille
sapor di finale!

*

Omaggio a Ranieri

In tribuna, ad assistere a Roma-Leicester, c’era anche Ranieri; che rimarrà per sempre sia nei cuori giallorossi, sia nei cuori dei tifosi del Leicester. Con gli inglesi, il Nostro condusse in porto l’impresa di uno scudetto epico (nel 2016). Con noi (nel 2010) quell’impresa fu solo sfiorata; ma sappiamo tutti benissimo che la Roma di quell’anno avrebbe strameritato il titolo…
Quando l’immagine di Ranieri è apparsa sullo schermo dell’Olimpico, un boato congiunto ha salutato il Mister: entrambe le tifoserie lo acclamavano con amore. Lui si è commosso. E mi sono commosso pure io.


Lo vedo commosso,
e canto con gaudio:
«O cuor giallorosso,
sia lode a sor Claudio!»
(Di solita rima
la strofa s’avvale:
perciò, come prima,
«Sapor di finale!»)

*

Gli anagrammi della settimana

1.
Il mio amico “Blu” mi ha mandato un anagramma semplicemente perfetto. Grazie, Blu!

Finirà male? No!
→ Roma in finale!
[Blu]

2.
Il 4 maggio 1949, a Superga, una tragedia ci privava di una squadra leggendaria. Scrivo queste righe sùbito dopo Roma-Leicester: è il 5 maggio, e l’anniversario, pertanto, ricorreva giusto ieri.
Siamo romanisti, è vero. Ma proprio per questo sappiamo riconoscere “bellezza” e “grandezza” ovunque si celino. Le virtù non hanno maglia. Ripropongo dunque un mio vecchio anagramma, per rendere omaggio a quel mito.


In gloria d’Eterno
→ è il Grande Torino

3.
E infine: un omaggio a noi tifosi, a Tammy, a tutta la squadra giallorossa e al… “sapor di finale”.

Anelo ancor la rete di Abraham…
→ Roma, che bello andare a Tirana!


Franco Costantini





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