La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: «De l’alto scende “Vertù” che m’aiuta»

una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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O Sfera che governi
del calcio il paradosso,
ispira versi eterni
al vate giallorosso…


Sarà obbligatorio vincere a Torino con i granata: ci mancano tre punti per rendere matematico il quinto posto, e bisogna ottenerli sùbito. Il Toro è matematicamente salvo, non ha più nulla da chiedere al campionato: sarebbe sciagurato non approfittare di questo “gap di motivazioni”.
L’ultima partita infatti, quella con la Juve, è piena d’insidie. È vero che anche i bianconeri - al nono scudetto consecutivo - non hanno più nulla per cui lottare; ma non scordiamoci che Cristiano Ronaldo, cacciatore compulsivo di record, vuole il titolo di capocannoniere e la Scarpa d’Oro. A metterci in difficoltà potrebbero bastare le sue personali motivazioni.


Ci serve il quinto posto: il conto torna…
solo prendendo il Toro per le corna

*

Roma Fiorentina 2-1

Tre punti che definirei… danteschi! A fine partita, infatti, mi sovviene il verso 68 del primo canto del Purgatorio: «De l’alto scende “Vertù” che m’aiuta» (qui “de” - latinismo - non corrisponde al nostro “di”, bensì ad un’altra preposizione: “da”).
La tentazione di parafrasare il Poeta con un paio di terzine incatenate… è fortissima («imperocché di Dante son allievo, / a tentazion cotanta ceder devo»).


Battere i viola? Sarà dura, temo…
«Ancor due pali, jella strafottuta!»
(e ’l mio imprecare già si fa blasfemo).

Ma quando la vittoria par perduta,
ecco l’error del difensore estremo:
dall’alto scende “Vertù” che m’aiuta…

La Provvidenza, per la verità, non si è incarnata nel solo “Vertù” Veretout; ma anche nell’arbitro Chiffi, che ha fischiato i due rigori.
Se il primo è ineccepibile (evidentissima la ginocchiata di Lirola sulla coscia di Bruno Peres), il secondo desta qualche perplessità. L’uscita di Terracciano è scomposta (vero) e va a toccare Dzeko (vero); ma il bosniaco non aveva più il controllo del pallone; aveva anzi già concluso (tirando sul fondo) e stava già cadendo…
Ad ogni modo, i tre punti sono arrivati. Ed ecco una quartina a celebrare la doppietta del nostro “risolutore”.


Precetto per la nostra gioventù,
precetto da studiare ed imparare:
«serve rigore ad insegnar Vertù,
serve Vertù per poi rigor segnare».


*

L’anagramma della settimana

Un rigore e zac!, è vittoria
→ Cioè: ringrazia Veretout!



Franco Costantini





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