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I 10 GIOCATORI CHE ODIANO DI PIÙ LA ROMA (con video)

di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 6 anni fa
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10:00
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1. DANIELE CONTI: E in prima posizione non poteva mancare il figlio di una delle bandiere storiche del mondo giallorosso, un autentico diavolo ogni volta che la Roma gli si presentava davanti. La sua carriera è riconducibile solo ed esclusivamente ai colori rossoblu del Cagliari, squadra della quale è diventato autentica bandiera e monumento. Nell'arco della sua lunga esperienza in rossoblù sono stati ben 5 i gol segnati alla Roma, un dettaglio che col passare del tempo è diventata un autentica costanza di questa sfida. Ultimamente si è ritirato con una bella partita d'addio che ha visto la partecipazione tra gli altri del padre e di Radja Nainggolan, un bellissimo evento che ho apprezzato soprattutto perchè cosi non riuscirà più a segnare altri gol contro di noi.

2. TAKAYUKI MORIMOTO: Tra tutti i giocatori elencati questo è l'esempio più lampante di giocatore mediocre che diventava Ibrahimovic ogni volta che sfidava la Roma. Nonostante i suoi 29 anni è considerato tuttora come uno di quei talenti che non è mai riuscito a sbocciare definitivamente, ovviamente tranne quando sfidava la compagine giallorossa. Dei suoi 15 gol in serie A addirittura 5 sono stati segnati contro la Roma, praticamente uno ogni tre. Una media allucinante per un giocatore tecnicamente mediocre.

3. MARCO STORARI: Se avesse giocato ogni partita come ha giocato quelle con la Roma, sarebbe stato il titolare per tanti anni nel 90% delle big italiane ed europee. Inizia a mostrarsi al calcio italiano nel 2007 con la maglia del Cagliari, risultando decisivo già in quell'occasione in Cagliari-Roma 1-1. Successivamente ha vestito le maglie di Milan, Samp, Juve, Cagliari e di nuovo Milan, dove attualmente gioca come secondo. Impossibile dimenticare le parate clamorose in Roma-Samp 1-2, Roma-Juve 0-2 e Cagliari-Roma 2-2, ricordi indelebili che purtroppo ci porteremo dietro per ancora tanto altro tempo. Maledetto Storari!





4. STEFANO SORRENTINO: Ad un passo dal podio non potevo non mettere il protagonista dell'ultima partita di campionato, il portiere del Chievo Sorrentino. Per quanto sia sempre stato di un buon valore tecnico la sua carriera è da ricollegare principalmente a squadre di bassa classifica, soprattutto Chievo e Palermo. Nell'arco della sua carriera però le prestazioni più importanti sono sempre state fatte contro la squadra giallorossa, sia nell'ultimo precedente che in un Roma Chievo di aprile 2009. In entrambi i casi il risultato fu di 0-0, tutto merito delle eccezionali parate del giocatore italiano, che ultimamente ha denunciato di aver ricevuto offese dopo l'ultima partita di campionato. Capisco che le minacce di morte siano ingiustificabili, ma almeno un mortacci tua tienitelo e non ti lamentare.

5. GIAMPAOLO PAZZINI: Uno dei giocatori più odiati da tutta la tifoseria giallorossa, protagonista assoluto di quel Roma-Samp che da molti è considerata una delle tragedie sportive più grandi degli ultimi anni in Italia. L'attaccante italiano fin dai suoi inizi in campionato ha sempre mostrato un attitudine particolare nel trovare il gol contro la Roma, trovato complessivamente per ben 6 volte. Quattro con la maglia della Samp, una con quella del Milan e infine l'ultima con la maglia del Verona, nel pareggio per 1-1 di inizio 2016. Per quanto il suo valore sia calato drasticamente continuo a sperare che contro di noi non giochi più, conoscendo la nostra storia non si sa mai...

6. MARCO BORRIELLO: Vero che parliamo di un centravanti prolifico in tutta la sua carriera, ma la quantità di gol segnati contro la Roma dopo il suo addio alla maglia giallorossa è diventato davvero imbarazzante. Dal 2012 ad oggi infatti è riuscito a segnare ben 5 gol contro i giallorossi con le maglie di Genoa, Carpi, Atalanta e Cagliari, la maggior parte decisivi per il risultato finale. Io non so voi, ma una tripla marcatura a uomo in Spal-Roma per precauzione la farei..

7. PABLO OSVALDO: Nella categoria ex con il dente avvelenato non si può non inserire l'italo argentino Pablo Osvaldo, uno degli attaccanti più forti e controversi ad aver vestito la maglia della Roma negli ultimi anni. Nell'arco della sua esperienza giallorossa ci sono stati tanti episodi positivi ma anche altrettanti negativi, come l'espulsione con l'Atalanta, il rigore tolto al capitano in Sampdoria-Roma e soprattutto il viaggio all'estero durante il derby capitolino, episodi che hanno incrinato terribilmente il rapporto tra il giocatore e la tifoseria. Dopo la sua cessione il centravanti è tornato in Italia con le maglie di Juve e Inter, e con entrambe le squadre è sempre riuscito a lasciare il segno contro la Roma, ovviamente allo stadio Olimpico. Con l'Inter il gol fu inutile perchè la Roma riuscì comunque a vincere, mentre con la Juve fu decisivo sia per la vittoria che per il record di 102 punti. L'esultanza poi fu sempre la stessa, dito sulla mano pronto a zittire tutti i fischi che lo accompagnavano, che purtroppo per noi erano più una carica che altro.

8. MATTIA DESTRO: Tutti noi abbiamo ancora in mente la sua esultanza spropositata dopo il gol del 2-2 in Bologna-Roma, un gol che neanche se fosse valso la salvezza o la vittoria di uno scudetto sarebbe stato celebrato in questo modo. Questo episodio è la chiara testimonianza della rabbia e voglia di rivalsa che Mattia Destro ha durante ogni partita contro la Roma, dopo la cessione contestata avvenuta nel 2015 dopo due anni e mezzo su alti e bassi. Finora è riuscito a segnare alla Roma due gol, uno già citato col Bologna e l'altro con il Milan, uno score non molto elevato ma che è comunque in linea con le ultime stagioni deludenti dell'attaccante italiano.

9. CRISTIAN LEDESMA: La sua presenza in classifica non è legata alla grande qualità delle sue prestazioni, anche se è comunque riuscito a lasciare il segno in due occasioni, ma soprattutto alla grande rabbia e grinta che il centrocampista metteva in ogni derby capitolino. Delle qualità che da una parte lo hanno reso una mina vagante per la retroguardia giallorossa, mentre dall'altra hanno portato spesso a un cartellino rosso di frustrazione, arrivato in ben 3 occasioni. Nel complesso parliamo di un buonissimo centrocampista che però ogni volta che incrociava la Roma dava tutto se stesso per far vincere la partita ai biancocelesti.

10. PEPE REINA: L'ho messo in decima posizione perchè fondamentalmente rimane comunque un buonissimo portiere, e quindi non si può considerare un brocco che con noi fa sempre la partita della vita. E' innegabile però che il portiere spagnolo si sia beccato molte critiche nell'arco della sua esperienza partenopea, per alcuni errori grossolani che spesso hanno condizionato il risultato. Con la Roma invece, soprattutto nei precedenti all'Olimpico, lo spagnolo si è trasformato completamente: parate d'istinto, riflessi felini, un autentica saracinesca. Se il Napoli è riuscito a sfatare il tabu Olimpico per due anni di seguito, il merito è soprattutto il suo.

Emanuele Grilli

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