Alisson primo flop, Szczesny il rimedio.
In Coppa America, il brasiliano ha dimostrato di non essere quel fuoriclasse sbandierato.
Rassegna Stampa
inserita 8 anni fa
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7:00
174174 Il Corriere Della Sera (B.Tucci) – Le vacanze per Lazio e Roma
sono finite, ma i problemi restano. Il più imbarazzante riguarda il
giocatore che dovrà difendere la porta giallorossa. Ricorderete che,
durante l’inverno, Sabatini aveva annunciato con grande euforia l’acquisto di un giovanotto, Alisson,
che avrebbe difeso a lungo i pali romanisti, essendo poco più che un
ragazzo (23 anni all’anagrafe). Un fenomeno, secondo il ds, già maturo
per la porta della nazionale carioca. Di Szczesny che ne sarebbe stato? Nessun problema. Sarebbe tornato all’Arsenal. Senonchè, in Coppa America, Alisson
ha dimostrato di non essere quel fuoriclasse sbandierato. Il flop è
stato doppio: della squadra e del portiere, autore di un paio di papere
colossali (per essere buoni). Ed allora, che succede? Spalletti deve aver gridato forte, la società è stata costretta a correre ai ripari, chiamando l’Arsenal
che ora ha il coltello dalla parte del manico. Dovrebbe essere
rinnovato il prestito oneroso, con riscatto tra 15 e 18 milioni. E Alisson? Forse lo si lascerà in Brasile, di modo che maturi e che dimostri di non essere una mezza calzetta. De Sanctis rimarrà: meglio l’usato sicuro che un’incognita. I grattacapi non finiscono qui: Digne non tornerà, ci si deve affrettare a concludere con Mario Rui. Per gli altri colpi il solito balletto di voci con una sola certezza: le casse della Roma non sono piene. Non dimentichiamo che i preliminari Champions sono il 16 agosto e per quella data Spalletti si aspetta di evitare figure barbine.