Triplice fischio

Udinese Roma 1-2 - Pour parler tra romanisti

Rotto il tabù delle partite in trasferta. Da Udine a Udine, il destino ha deciso. Di Fabiana Teta
Redazione de Il Legionario
inserita 16 giorni fa
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Alleluia! Manco a farlo apposta, la Roma torna a vincere in trasferta e lo fa proprio in casa degli amici friulani. È sempre bello apprezzare il loro stadio, che ristrutturarono addirittura mentre la squadra continuava a giocare in quel campo. Qui da noi, invece, sembra più probabile una nuova fermata della metro a Pietralata, che il nuovo stadio della Roma. Ma torniamo alla partita. Letta la formazione, ci è preso un colpo un po’ a tutti. Perché, se è vero che il turnover ci serve, sappiamo benissimo che non tutti i ricambi sono all’altezza. E infatti, anche in questa partita, la Roma ha mostrato due facce. Nel primo tempo, di fronte a una squadra friulana segnata dagli infortuni, ma fresca e cattiva, noi siamo sembrati la nazionale cantanti. Ancora lenti e poco fantasiosi, come se la squadra avesse preso sottogamba anche questa trasferta, dopo l’ennesima sconfitta in casa dell’AZ. Il gioco pareva esser dettato per lo più da Celik e, infatti, si è visto bene. Inserito di nuovo come braccetto nella difesa a tre, neanche stavolta è riuscito a fornire una buona prestazione (l’impegno c’è e glie se vole bene, ma avanti un altro, grazie). Per fortuna, Ranieri ci ha visto lungo e sulla stessa fascia di Celik ha messo lui, il nuovo arrivato, di cui a malapena ricordiamo il nome, visto che manco ha disfatto le valigie e già si è ritrovato titolare. Eppure, ha fatto più che bene, davvero un ottimo inizio il suo. Speriamo solo che adesso non gli tocchi il famoso bug del sistema Roma e non scompaia subito tra la folla.

Nel secondo tempo, Ranieri si è reso conto che Dovbyk era solo come un’isola in mezzo al mare (forse ci ha sentiti gridare alla tv) e così è entrato Shomurodov, per fargli da spalla. Poi si è unito anche El Shaarawy e persino Pellegrini è riuscito a migliorare la sua prestazione. Alla fine, i tre punti sono arrivati, ma senza gol su azione, nonostante i vari tentativi. Possiamo dire che è stato praticamente un parto e che ovviamente siamo felici, ma di certo non soddisfatti. In fondo, non abbiamo fatto ancora nulla e speriamo di non dover aspettare un’altra gestazione per ottenere la prossima vittoria fuori casa. Giovedì, poi, ci aspetta una partita da dentro o fuori. Lì si capirà molto, ma per il momento l’ironia romanista resta giustamente viva.

Due tweet del postpartita

    

Già, perché manca una settimana alla chiusura del mercato e c’è poco da dire al riguardo. Se è vero che non è il massimo comprare calciatori sapendo che l’anno prossimo l’allenatore sarà diverso, è anche vero che così non si può andare avanti. Lucca pare essere interessante e se Shomurodov lascerà Roma, Lucca sarà anche necessario. Ma Ranieri avrebbe detto quel che ha detto, se la Roma si stesse veramente muovendo? Chi lo sa. Intanto noi non abbiamo di certo good vibes. Infatti, sono sicura che anche la permanenza di Dybala, seppur superate le presenze necessarie per il rinnovo, non sarà poi così semplice. Speriamo solo di evitare l’ennesima telenovela, stile Frattesi… ma chi siamo noi per parlare di mercato, giusto Ghisolfi? E così, continuiamo ad aspettare. Intanto, questa passata domenica, per fortuna, ce la siamo goduta. Anche se è stata più sorprendente e inaspettata la vittoria della Roma, che il secondo Australian Open di Sinner. E questo è tutto dire!

Fabiana Teta





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