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Tottenham Roma 2-2 - Il Pagellaio Matto

Eppur si muove… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 4 giorni fa
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Qualcosa è accaduto. Un colpo di striscio che ti desta da uno stato di prolungata e infinita apatia. Una scossa lungo il corpo appesantito da una serie di disfatte che sembravano non terminare più. Non si è vinto, è vero, ma si è dato un segnale di presenza importante, si è mostrato il volto di una squadra che non vuole restare in questa situazione. Si è capito, oltretutto, che si possono vincere dei contrasti, si può fare gol su azione “ragionata”, sì può recuperare una partita nonostante l’ennesima disgrazia iniziale, insomma, si può e basta.

Mile SVILAR 7 – Decisivo in più di un’occasione. Ormai il tempo dei complimenti è finito, siamo arrivati alla pura certezza. Da blindare.
Gianluca MANCINI 6,5 – Spesso gli è capitato di essere puntato dall’avversario in discesa veloce. Lui non ha mai ceduto il passo o caduto nel tentativo di contrastarlo con il rischio di essere saltato. Il portiere gli nega anche la gioia del gol.
Mats HUMMELS 6,5 - L’errore iniziale sembrava il via libera all’ennesima serata storta. Piano piano si riprende la scena e nonostante qualche sbavatura, alla fine mette il timbro che vale un’iniezione di fiducia.
Evan NDICKA 6,5 – Non è facile contrastare la velocità e la dinamicità degli avversari, ma lui fa affidamento all’esperienza e all’intelligenza tattica.
Zeki CELIK 7,5 – Partita maiuscola del turco, che voglio premiare con un mezzo voto in più (visto che lo critico sempre in maniera molto aspra). (dal 65' Nicola ZALEWSKI 6+ – non male l’ingresso in campo di Nicola. È sul pezzo, non si distrae e cerca sempre di pungere con le sue finte).
Manu KONÉ 7,5 – Da farsi venire gli occhi lucidi. Sì, è vero, anche lui ogni tanto fa qualche errorino, ma qui siamo di fronte a qualcosa che non si vedeva dai tempi del miglior Emerson. Non lo metto a paragone con Strootman e Radja semplicemente perché ha uno stile troppo diverso dall’esuberanza che aveva il ninja o dalla veemenza dell’olandese. Lui è uno più pulito, meno pirotecnico, a tratti sembra addirittura lento nelle movenze (per quello che lo paragono a Emerson), ma poi arpiona tutti i palloni che gli passano vicino ed è difficile strappargliene anche solo uno.
Leandro PAREDES 6,5 – Un solo errore, grave, che poteva costarci caro, ma poi partita di spessore. È lui il metronomo a centrocampo, l’ago della bilancia che detta i tempi di gioco e smista una quantità di palloni sempre precisi, per altro. Magari se riuscisse a prende pure la porta da fuori ogni tanto non sarebbe male eh.
José ANGELIÑO 6,5 – Troppi cross errati per uno con quella qualità, però poi la traversa, il tiro cross ribadito in rete da Hummels e una serie di discese a folle velocità, gli regalano ampiamente la sufficienza.
Paulo DYBALA 6,5 – Un primo tempo quasi tutto in pompa magna. Funge da playmaker offensivo facendo continui cambi di campo. Poi all’improvviso si spegne e viene sostituito al termine della prima frazione di gioco. (dal 46' Matias SOULÉ 6 – Voto alla fiducia, anche per lui arriverà il momento di dimostrare cosa sa fare davvero, ne sono convinto.)
Stephan EL SHAARAWY 6,5 – Ma che gol aveva fatto? È stato un delitto annullarlo (nonostante fosse, purtroppo, fuorigioco). Partita di grande sacrificio e senso tattico. Fa esattamente ciò che gli ha chiesto Ranieri allargando, di fatto, il campo di continuo. (dal 69' Alexis SAELEMAEKERS 7+ – Dinamico, imprevedibile e intelligente tatticamente. Il suo ingresso è determinante.)
Artem DOVBYK 5 – Purtroppo è lui a deludere nella serata migliore (almeno dal punto di vista della prestazione) della Roma in questa stagione. Comunque, il timbro l’aveva apposto anche ieri sera, annullato per il bottone della camicia…
All. Claudio RANIERI 8 – La prepara alla perfezione sia dal punto di vista mentale, sia da quello tattico. L’esperienza e il pragmatismo gli permettono di giocarsela come vuole lui. È bravo, c’è poco da fare e speriamo davvero che questo sia solo il primo passo in avanti per non farne altri indietro.

Da questa serata la Roma deve ripartire, da questa convinzione, con carattere e possibilmente tranquillità. Sì, perché la qualità non manca, ciò che manca è la serenità in alcuni calciatori, la paura di sbagliare (ancora). Se riescono a mettersi alle spalle tutti questi brutti ricordi, il trend può cambiare e anche la nostra stagione, purtroppo in gran parte compromessa.

Concludo con un pensiero extracalcistico per un amico, un grandissimo amico. Abbiamo condiviso momenti bellissimi insieme, intere giornate di mare, risate, prese in giro, cene, pranzi, viaggi... Adesso però stai combattendo con un mostro troppo forte purtroppo, anche per te che dopo averlo battuto due volte, hai dovuto fare i conti con un ritorno infame e fuori da ogni logica. La vita, spesso, è davvero ingiusta.

Forza Roma
Ad maiora

Emiliano Petrone





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