Spalletti: "Se non vinco vado via"
l tecnico toscano esce definitivamente allo scoperto in un'intervista rilasciata martedì scorso a France Football: "Sono stufo di arrivare secondo".
Rassegna Stampa
inserita 7 anni fa
2205
10:00
194196 IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Se non riesco a vincere me ne vado».
Firmato Luciano Spalletti. Il tecnico toscano esce definitivamente allo
scoperto in un'intervista rilasciata martedì scorso a France Football
che verrà pubblicata dalla rivista transalpina a metà gennaio. Lo fa in
modo diretto, reiterando con l'interlocutore il messaggio in più
passaggi. Parole che fanno rumore ma che a pensarci bene non sono una
novità visto che proprio nel giorno del suo insediamento, Lucio motivò
il suo ritorno con la volontà di finire quello che aveva lasciato in
sospeso. In una parola: vincere. Inevitabilmente, però, dopo un anno e a
sei mesi dalla scadenza del contratto, queste dichiarazioni hanno un
sapore e un peso diverso. A settembre era uscito allo scoperto anche il
presidente Pallotta («Mi piacerebbe tantissimo che Luciano rimanesse a
lungo») ma nemmeno questo assist aveva fatto sbilanciare il tecnico. E
così una volta «la penna è nelle mani dei calciatori»; quella dopo «non è
che si possa dire a priori, allenando una squadra come la Roma, lo farò
per 2-3 anni»; un'altra ancora «il rinnovo dipenderà dal lavoro che
riusciremo a fare insieme e da quello che la squadra evidenzierà come
comportamenti». C'è sempre una spiegazione, un motivo per rimandare.
Eppure lo stesso Lucio all'inizio della stagione si era lasciato andare a
frasi ad effetto del tipo 1) «Questa è la Roma più forte che ho
allenato» 2) «Roma è l'ambiente ideale per lavorare» 3) «Pallotta è un
presidente eccezionale, da lui comprerei anche una macchina usata». Uno
scenario del genere dovrebbe essere il prologo annunciato di un rinnovo.
Non è così, almeno per ora.
ANCORA TEMPOREGGIATORE - Come
confermano le parole di ieri dell'ad Gandini, Spalletti è padrone del
suo destino. La società lo vuole, ha la piazza dalla sua parte e sa di
essere un ottimo tecnico che impiegherebbe poco, qualora volesse, a
trovarsi un'altra squadra. Tuttavia quando parla del suo amore per Roma è
sincero. Vuole vincere qui. Si sta però rendendo conto che il gap con
la Juventus anziché diminuire sta aumentando. Nel triennio di Garcia mai
la Roma a Natale si era trovata così distante dalla prima in
classifica. Lo scorso anno, con Rudi già in crisi nera ma con un girone
di Champions superato, si trovava a -4. Nella stagione precedente era a
-3 e nel 2013-14 a 5. Gli effetti del ko nel preliminare di Champions
col Porto sono già stati tangibili nell'ultima sessione di mercato. Dai
rinnovi rimandati che ogni giorno che passa ristagnano sempre di più (il
più problematico rimane quello di Manolas che per meno di tre milioni
netti all'anno, ai quali aggiungere cospicui bonus, non ne vuol sapere
di firmare) alla campagna di rafforzamento, che gli ha regalato a fine
agosto appena 4 centrocampisti di ruolo mentre le rivali ne possono
disporre almeno del doppio. Tralasciando la Juventus che in alcuni ruoli
garantisce ad Allegri anche triple scelte, l'Inter in mediana ha sette
giocatori. Il Napoli, otto. Il Milan senza coppe, è partito addirittura
con 9 uomini. Il Torino e la Lazio ne alternano sei, l'Atalanta otto.
ROSA
DA COMPLETARE - L'attuale secondo posto è un risultato che Lucio non sa
se potrà garantire alla fine dell'anno se la rosa non verrà ampliata.
Servono rinforzi. Anche perché le rivali comprano. Il Napoli riavrà
Milik ma ha già acquistato Pavoletti. La Juventus si è assicurata Witsel
per adesso e Caldara nel 2018. Anche l'Inter non rimarrà di certo a
guardare. Spalletti si accontenterebbe di un centrocampista e un
esterno. Il primo profilo sarà ricoperto presumibilmente da Rincon ma il
tecnico vorrebbe anche Gomez. Giocatori appartenenti al campionato
italiano, senza il bisogno di ambientamento. Pronti subito all'uso. Non
lo sarà per giovedì Manolas (lesione bicipite femorale destro: 15 giorni
di stop). E rischia di non esserlo anche De Rossi (influenza e
risentimento muscolare al polpaccio). Si tenterà il recupero di
Nainggolan (noie al soleo della gamba destra).