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Sassuolo Roma 1-2 - Il Pagellaio Matto

Sia Lodato Gesù Kristensen… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 4 mesi fa
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A quel tempo, San José da Setùbal discese in piazza davanti la sua gente per proferire nuove parabole. Una di queste, profetizzata nella sua lingua d’origine onde evitare mal comprensioni, raccontò di come i suoi discepoli portarono in salvo l’antica reliquia contenente tre punti d’oro. Tra di loro, in quei giorni di giubilo, s’era fatto strada un discepolo finora sempre in disparte: Gesù Kristensen da Brande; località che rispecchiava la sua massa molare per giunta. Fu proprio lui che guidò la spedizione vincente seguendo alla perfezione i dogmi di San José.

𝐑𝐔𝐈 𝐏𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈𝐎 𝟔 – Evangelizza l’intera difesa e nulla può sulla pugnalata del bruto Henrique.
𝐌𝐀𝐍𝐂𝐈𝐍𝐈 𝟓,𝟓 – Riesce nell’intento di chiudere Laurienté nel suo sepolcro per tutto il tempo a sua disposizione ma grave fu l’errore che tenne in gioco il bruto Henrique prima della pugnalata.
Dal 67' 𝐏𝐄𝐋𝐋𝐄𝐆𝐑𝐈𝐍𝐈 𝟓,𝟓 – San Lorenzo, più ti vedo e più ci penso, non funziona manco l’incenso…
𝐋𝐋𝐎𝐑𝐄𝐍𝐓𝐄 𝟔,𝟓 – Si nasconde il prode Pinamonti nella tunica per tutta la durata della spedizione. Re magio.
𝐍𝐃𝐈𝐂𝐊𝐀 𝟔 – Chiamato ad aiutar gli altri difensori della reliquia, è reo solo, sulla pugnalata ormai famosa, di quel piedino mancato, forse colpa del sandalo mal legato che lo costrinse a zappar un solco in terra santa.
𝐊𝐀𝐑𝐒𝐃𝐎𝐑𝐏 𝟓,𝟓 – Il biondo discepolo, anch’oggi troppo compassato, fu richiamato a lasciar tutto a metà spedizione per far posto al Salvatore.
Dal 46' 𝐊𝐑𝐈𝐒𝐓𝐄𝐍𝐒𝐄𝐍 𝟕,𝟓 – “Lasciate che gli avversari vengano a me” disse Gesù Kristensen ai miscredenti. E fu proprio uno di loro, che nonostante la bontà dimostrata dal santo di Brande, cercò di fermarlo con ogni mezzo lecito e illecito, provando anche con lo sgambetto. Proprio allora, dopo aver recuperato parte della reliquia, Gesù Kristensen volle dar da bere agli assetati e pane agli affamati ma non aveva molto denaro con sé. Guardò in ogni tasca della tunica (fatte cucire di proposito) e trovò soltanto “Tressoldi”. Pochi ma sufficienti… Lode a te, Gesù Kristensen.
𝐂𝐑𝐈𝐒𝐓𝐀𝐍𝐓𝐄 𝟔,𝟓 – Reclutato dai Monty Python per recitare in Brian di Nazareth, il buon Cristante si fece, ancora una volta, carico di fermare le offensive avversarie, proteggere i più deboli e coadiuvare l’intero gruppo nella spedizione. Onnipresente.
𝐏𝐀𝐑𝐄𝐃𝐄𝐒 𝟓,𝟓 – Rovina la sua prestazione positiva mettendo a rischio l’intera spedizione con un passaggio orizzontale che neanche Giuda il traditore avrebbe potuto solo immaginare. Una distrazione, una giocata talmente maldestra da far apparire spiriti nefasti a rubarci l’anima. Meno male che, almeno stavolta, dazio non fu pagato.
𝐁𝐎𝐕𝐄 𝟔 – Il più giovane soldato della spedizione è anche quello che spesso si perde all’interno del gruppo. Però è volenteroso, attento anche ai dettagli e questo è un pregio da vero discepolo.
Dal 46' 𝐀𝐙𝐌𝐎𝐔𝐍 𝟔,𝟓 – Quando viene chiamato in causa si fa trovare sempre pronto a raccogliere l’eredità dei suoi avi. Pecca di cattiveria sotto porta nell’unica occasione capitatagli tra le mani ma il suo modo di posizionarsi tra le linee mette in difficoltà gli avversari costantemente. Avrà tempo per rifarsi.
𝐒𝐏𝐈𝐍𝐀𝐙𝐙𝐎𝐋𝐀 𝟓 – Mister zero per cento (la percentuale di cross azzeccati), è anche reo, per la seconda volta consecutiva, della dimenticanza di proteggere il vessillo romano davanti la propria porta. Per il bruto Henrique è così facile raccogliere la reliquia cadutagli casualmente tra le mani e farla sua (pro tempore).
Dal 68' 𝐄𝐋 𝐒𝐇𝐀𝐀𝐑𝐀𝐖𝐘 𝟔 - Il discepolo Stefanio IV detto il faraone, aggiuntosi in ritardo alla spedizione, viene chiamato a dare il cambio al triste Leo ma non riesce ad incidere in maniera particolare.
𝐃𝐘𝐁𝐀𝐋𝐀 𝟕 – Gran parte del tempo la passa alla ricerca della posizione migliore da cui attaccare i nemici. Necessità di metà spedizione e l’arrivo di Gesù Kristensen per trovarla. Non perfetta ma precisa ed efficace fu l’esecuzione dagli undici metri.
Dall'87' 𝐂𝐄𝐋𝐈𝐊 𝐬.𝐯. - Non giudicabile.
𝐋𝐔𝐊𝐀𝐊𝐔 𝟓,𝟓 – Il suo passato da filisteo, ormai solo un mero ricordo, ogni tanto lo mette in condizione di non brillare particolarmente. Certo, lasciato spesso a bivaccare in solitaria in terre nemiche, non sempre si può sperare nel colpo vincente. Una volta sola, dopo aver superato le milizie sassuoliche, si ritrova libero come Barabba ma si lascia ingannare dal Praefectus alae Consigli e sbaglia la più facile delle occasioni.
All. 𝐌𝐎𝐔𝐑𝐈𝐍𝐇𝐎 𝟕 – Era forse l’unico, dopo l’accoltellamento meschino del prode Henrique e gli errori dei suoi uomini di fiducia, a credere nella riuscita della spedizione. E fu così che San José da Setùbal prese il pane danese, il vino argentino e li moltiplicò davanti i suoi fedeli. Lo stupore dei presenti, sopraggiunti in massa ad assistere a tal miracolo, fu assoluto. La gente si nutrì, la reliquia fu portata in salvo, il buon Dionisi, che tanto disquisì riguardo l’atteggiamento romano troppo aggressivo, rimase con un pugno di mosche in mano e s’attaccò rigidamente al “fallo”… quello di Boloca, sia chiaro.

Ad maiora

Emiliano Petrone




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