In & Out

Roma Napoli 2-1 In & Out

a cura di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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Era una partita fondamentale, crocevia per la stagione, avrebbe definito in gran parte la squadra capitolina in quel limbo tra compagine che appare o che realizza. La Roma quest'anno ha fatto a meno di tante chiacchiere, mantra del proprio allenatore: meno parole più fatti.
Perfetta dimostrazione la partita di sabato pomeriggio contro il Napoli, squadra sempre ostica da affrontare, ma a cui la Roma ha saputo tenere testa portando a casa il risultato.
Il finale ci dice 2-1 per noi, ci dice che la Roma, se vuole e se continua in questa maniera, può dar fastidio anche alle grandi.
I tre punti portano i giallorossi a quota 22, da soli al terzo posto, complice anche la disfatta dell'Atalanta in casa contro il Cagliari.


IN

Nicolò Zaniolo

Ancora lui, ancora in gol, ancora a correre con la voglia di sentire i tifosi urlare sempre più forte il tuo nome, forte come te che lo sei giornata dopo giornata sempre più. Il 'golden moment' per il 'golden boy' non si arresta.
Contro un Meret che sembra contendere il ruolo di miglior portiere del campionato, lui apre le danze dal limite dell'area con un tiro che si insacca nell'angolo destro alto. Esulta e mostra il nome sulla maglia, giocatore che continua a crescere e ad essere fondamentale nei momenti e nelle partite importanti, punto fisso negli schemi e nei pensieri di Fonseca. Il resto della sua partita lo gioca cercando di imbeccare i compagni, avrebbe anche un'altra grande opportunità in area, ma Kluivert decide di stampare il pallone sulla traversa invece di servirlo.

Javier Pastore
Dicono che ora sia impossibile farne a meno, tutto vero. Il 'Flaco' con queste prestazioni fa la differenza, inventa, crea schemi e geometrie. Bravo ancora una volta a trovare un calcio di rigore (il secondo della partita poi realizzato da Veretout) cercando un cross in mezzo e avere come risultato un tocco di braccio netto di Mario Rui. Va vicino al gol di testa, impegnando Meret (salvo poi l'azione essere annullata), ma soprattutto fa sentire la sua presenza in fase difensiva con un'altra gran partita di sacrificio e palloni recuperati. E' tra i migliori artefici del pressing che porta spesso il Napoli all'errore.
Se a tutto questo gli si aggiunge una rabona sul 2-0, che sì è stata inutile da un lato, ma dimostra dall'altro come abbia acquisito una gran consapevolezza di sé con le ultime prestazioni.
Continua a condurre questo tango Javier!


OUT

Aleksandar Kolarov

Continua il periodo 'no' del terzino serbo. Sbaglia il rigore, ma lì ci sono maggiormente meriti dell'estremo difensore partenopeo. La sua presenza negli 'Out' è dovuta al fatto che pare più scarico, diverso da come aveva iniziato la stagione, paga molto la continua titolarità e la mancanza di un sostituto adeguato. Nasce proprio dalla stanchezza la fuga sulla fascia di Lozano che porta il Napoli ad accorciare le distanze. Con un Florenzi relegato alla panchina, le sue buone prestazioni sembrano necessarie, seppur difficili alla sua età da garantire con continuità.

Mert Cetin
Qui la sua presenza è controversa: se è vero che viene espulso per doppia ammonizione, comunque esce nei 6 estenuanti minuti di recupero assegnati da Rocchi, ma il brivido finale lo causa lui stendendo Llorente al limite dell'area.
Un fallo che ha fatto temere la tifoseria giallorossa che vedeva, seppur non sul dischetto del rigore, una grossa opportunità per Milik, specialista da quella posizione. Il tutto si risolve in un sospiro di sollievo, anticipatore del grido di vittoria qualche secondo dopo.
A lui va anche il demerito del primo gol, sbaglia il tempo in anticipo e il pallone finisce a Milik che insacca, un'imperfezione che di certa potrà essere corretta accumulando esperienza.
Buono il carattere e la voglia di fare, segni di un giocatore che può crescere.


Giovanni Acone





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