Pagelle

Roma Milan 1-2 - Il pagellaio matto

Guardate com’eri, guardate come sei, me pari tu zio… Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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RUI PATRICIO – 5,5 – Non impeccabile sull’uscita che causa il rigore, anzi cade in maniera goffa all’indietro e allunga la gamba che colpisce l’avversario. Pochi minuti dopo con uno scatto di reni evita il raddoppio. Incolpevole sul raddoppio di Leao.

Gianluca MANCINI 5,5 – Partita incolore per Gianluca, vittima di una mediana e una fascia che non riesce ad arginare gli avversari e viene spesso preso in contropiede.
dal 79’ Riccardo PAGANO 6 – Il ragazzo è propositivo. Non ha paura di tentare la giocata e quando vede la porta non esita a calciare. Sarebbe da senza voto in realtà ma dimostra di sapersi subito mettere in moto. Coraggioso

Chris SMALLING 6 – Inizia male la partita ma poi prende in mano la difesa e nonostante tutto riesce a chiudere sempre l’azione dalla sua parte.

Diego LLORENTE 5 – Sul primo gol sbaglia il tempo di rientro lasciando che il suo uomo, dopo lo scambio, faccia ciò che vuole.

Mehmet Celik 4,5 – Leao lo asfalta. Sul secondo gol del Milan si cimenta in una marcatura che nemmeno al torneo over 40 dello Sporting Village. Iniziano i primi seri interrogativi su come la Roma abbia ragionato riguardo la fascia destra perché così, a primo colpo, la sensazione è che di tre terzini non ce ne sia uno proponibile per questa serie A. Previsione? Andrà a finire che l’olandese si riprenderà di nuovo la fascia per mancanza di alternative valide. Speriamo di sbagliare.
dal 70' Leonardo SPINAZZOLA 6+ – Bravo sull’azione del gol. Quando entra la Roma cambia marcia su quella fascia, complice anche l’espulsione di Tomori che lascia il Milan in dieci. Purtroppo, la nota dolente nonostante il voto positivo, è che non riesce mai a fare un cross come si deve, ma così come nessuno dei terzini che ha solcato il campo stasera.

Bryan CRISTANTE 5,5 – Fa il suo, non benissimo però. Nel primo tempo viene penalizzato dalla presenza di Paredes che svolge il suo ruolo. È costretto così a lavorare come mezz’ala con tempi e velocità che non gli appartengono. Meglio nel secondo tempo quando torna alla regia.

Leandro PAREDES 5
– Nulla contro di lui ma a fare il regista così puoi metterci chiunque. Perde un contrasto a centrocampo che ci fa gridare “maledetto Matic” e forse anche di peggio. Molle, compassato, capace solo di fare qualche discreto cambio campo nei momenti di difficoltà. Se la situazione è questa, Mourinho farebbe meglio a cambiare idea di gioco perché con lui in regia manca l’interdizione.
dal 71' Edoardo BOVE 6 – Entra e corre, contrasta, ci mette tutto quello che ha. Il ragazzo ha dei limiti sulla costruzione e il mantenimento della palla ma li nasconde con la tigna e la sostanza in tutte le zone del campo. Lui dovrebbe essere quello che recupera i palloni da appoggiare a un grande regista in grado di smistare il gioco. È il secondo che manca…

Houssem AOUAR sv – Quando si ferma in mezzo al campo, anche il più cattolico dei tifosi giallorossi si è fatto scappare un’imprecazione. Lo sappiamo dai, inutile che vi nascondete…
dal 31' Lorenzo PELLEGRINI 6 – Bastone e carota, croce e (poca) delizia. Alterna ottime chiusure da vera mezz’ala a giocate poco utili. L’impegno è l’unica cosa che si riesce a premiare in questi casi. Stringe i denti è stato già detto?

Nicola ZALEWSKI 5 – Diventa calciatore solo dopo che il Milan resta in dieci ma soprattutto dopo che Leao esce dal campo. Prima di allora quasi un disastro. Non vince un contrasto e neanche uno sprint in velocità. L’unico spunto degno di nota è verso la fine quando salta due giocatori ma poi s’incaponisce sul fondo anziché cercare subito un’altra soluzione. Male.

Stephan EL SHAARAWY 5,5 – Serata no per il faraone che risulta impalpabile e spesso fuori dal gioco.
dal 70' Romelu LUKAKU 6,5 – Tutti immaginiamo cosa possa aver pensato Romelu all’ennesimo cross sbagliato dalla fascia ma non lo possiamo dire. Protegge la palla in modo impeccabile e sfiora il gol al primo pallone toccato. Su di lui la Roma deve fondare le speranze di quest’anno che si preannuncia di grande sofferenza.

Andrea BELOTTI 6,5 – Gli arrivano per la maggior parte palloni sporchi e difficili da gestire. Lui fa sponda, protegge e costringe anche oggi il suo avversario alla doccia anticipata. Verrebbe da dire che gli è mancato solo il gol ma in realtà gli sono mancate anche le occasioni.

All.: José MOURINHO 5 – Il Mister lo vedo quasi tranquillo. D’altronde con 9 punti in tre partite chi non lo sarebbe. Qualcuno teme che questa non sia del tutto la rosa che si aspettava e quello sarebbe un problema poiché sarebbe lui il primo a non credere più in ciò che fa. Speriamo non sia così.
La sua Roma al terzo anno è probabilmente la più brutta vista fino ad ora. Ma non brutta perché gioca male (anche quello, sia chiaro) ma al primo anno abbiamo visto anche di peggio, soprattutto in certe partite, bensì perché dopo tre anni e con una rosa mai rivoluzionata, avremmo voluto vedere meccanismi perfetti soprattutto in difesa e invece si ha la sensazione che sia iniziato oggi il suo cammino in giallorosso. Non è pensabile che davvero Matic e Ibanez fossero coloro che davano equilibrio alla squadra e senza di loro sia questa la vera Roma. E poi gli infortuni? Colpa della preparazione o del fatto che abbiamo acquistato quasi tutti calciatori che provenivano da un anno disastroso dal punto di vista fisico?
Di certo questa Roma è la brutta copia di quello che abbiamo visto e questo ci lascia senza parole.
L’entusiasmo giallorosso non lo uccidi facilmente, anzi. Queste sconfitte rafforzano l’amore e ci mettono in condizione di urlare ancora più forte “Forza Roma!” però ci aspettavamo altro ed eravamo convinti che alla terza giornata molte squadre le avremmo guardate già dall’alto verso il basso.
Noi invece guardiamo in su e temiamo che la punta della montagna sia troppo alta per raggiungerla.
Come sul film compagni di scuola: “guardate com’eri, guardate come sei, me pari tu zio".

Ad maiora


Emiliano Petrone





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