Roma Como 2-1 - Il Pagellaio Matto
Date a Sir Claudio Ranieri Potter le chiavi di TrigHogwarts. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 20 giorni fa
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Era una partita complicata e lo sapevamo. Incontravamo una delle squadre più in salute della Serie A e ne eravamo consapevoli. Così come sapevamo che prendere tre punti contro il Como, in questo momento, sarebbe stato propedeutico per non perdere terreno (anzi, guadagnarlo proprio) e per arrivare a giovedì con la testa carica e positiva. Tutti questi fattori, però, ci portavano a immaginare un evento tipico della nostra Roma, quello che dietro l’angolo nasconde l’ormai famosa “delusione”. Teoria confermata dal gol al primo tiro in porta. Un classico insomma.
Quindi cos’è che ha cambiato l’inerzia di un film già visto troppe volte?
Semplice, la magia di un mago o stregone, chiamatelo come volete, che ha saputo ancora una volta prendere gli ingredienti giusti, mescolarli nel suo alambicco e tirare fuori una pozione straordinaria.
Date a Sir Claudio Ranieri Potter le chiavi di TrigHogwarts, fategli agitare quella bacchetta zeppa di esperienza (senza doppi sensi), lasciate libere le sue capacità e anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai. E se proprio lui non vuole più fare il Mago in modo diretto, allora lasciategli gestire tutto ciò che gira intorno ai fattori di campo, perché di Personaggi così, nel mondo calcio, non ce ne sono.
Non fate sciocchezze, non fatevi prendere dalla voglia di far vedere che il calcio è il vostro mondo perché non lo è. Il business sicuramente sì, ma il calcio no e queste due cose, non sempre riescono ad andare a braccetto, soprattutto se si pecca di presunzione. Per farle navigare insieme, bisogna mettere gli uomini giusti al posto giusto e Ranieri, secondo me, è l’uomo giusto per le decisioni di campo, ma non come un semplice “consigliere”.
Ovvio che io non sono nessuno per potervi dire cosa fare con i vostri soldi, però le soluzioni ibride non portano e niente e troppi galli a cantare fanno solo danni. Lasciate i procuratori fuori da Trigoria, o perlomeno fuori dalle decisioni interne.
Cosa dire ora sulla partita di ieri? Penso che i voti diranno abbastanza.
Mile SVILAR 6 – Un’uscita a vuoto per poco non ci fa prendere gol. Si rifà nel finale con una parata d’istinto (anche se sarebbe stato annullato per fuorigioco, ma la prodezza resta).
Zeki ÇELIK 7 – Ancora un’ottima prestazione. Un paio di diagonali tolgono le castagne dal fuoco, altre buone chiusure fanno sì, che alla fine, risulti il migliore del trio difensivo. Ah, e poi l’azione che porta al pareggio è frutto di una bella scorribanda sulla fascia, conclusa con una palla intelligente dietro, anziché il solito cross nel mucchio.
dal 74' Devyn RENSCH 7 – L’assist al volo con il quale serve un biscottino al miele a Dovbyk vale l’intero voto. Oltre quello (e non è poco di certo), nei pochi minuti a disposizione ha saputo difendere bene e senza sbavature.
Gianluca MANCINI 5 – L’errore sul gol subìto non è da lui. Si fa ingannare come un novellino sbagliando completamente il movimento. Altro errore grave nel finale, quando al limite dell’aria cade nella finta, con l’avversario libero di calciare (e per fortuna colpisce il palo).
Evan NDICKA 6 – Sul gol a mio avviso, se pur possa sembrare fuori posizione, aveva accorciato sull’altro attaccante (bisogna anche dare merito agli schemi offensivi degli avversari, quando capita). Per il resto partita senza errori e buona la fase di costruzione che parte quasi sempre da lui.
Matías SOULÉ 5,5 – Cerca troppo il dribbling e questo lo porta spesso a perdere palla. Un paio di buoni spunti non lo salvano da un voto negativo. Ci può stare.
dal 60' Alexis SAELEMAEKERS 7,5 – Entra e dopo sessanta secondi scarsi la butta dentro. Cosa chiedergli di più?
Manu KONÉ 5 – Da lui ti aspetti decisamente di più, soprattutto se poi vedi che chi entra cambia la dinamica della partita (e parliamo di Cristante, neanche a dire Vieira insomma).
dal 60' Bryan CRISTANTE 7 – Ci sono cambi che “cambiano” la partita e il suo è stato uno di quelli, tale addirittura da oscurare Paredes e sopperire all’uscita di Koné. Bellissima la palla in profondità a scavalcare la linea difensiva per Resch, altrettanto bravo a metterla dentro di prima.
Leandro PAREDES 6 – Partita di gestione, senza guizzi o comunque giocate che rubano l’occhio.
ANGELIÑO 6 – Oggi meno pimpante delle altre volte, ma ci può stare. Comunque sia la sua gara è preziosa, condita solo da qualche errore di troppo in fase offensiva.
Paulo DYBALA 8 – Imprendibile. Lui è quello che salta la linea ogni santa volta e puntualmente fa ammonire l’avversario. Da una sua giocata, sul quale Dovbyk avrebbe avuto campo aperto verso la porta, nasce la seconda ammonizione per Kempf.
Lorenzo PELLEGRINI 5 – Partita incolore, per non dire brutta. Che poi partita è un parolone considerati i soli 45 minuti giocati.
dal 45' Stephan EL SHAARAWY 6,5 – Entra bene in campo, rimedierebbe anche un doppio giallo per Smolcic, se l’arbitro non avesse optato, dopo essersi accorto di chi fosse il calciatore coinvolto, di cambiare una decisione più che giusta. Basta rivedere il replay per accorgersi di questo fatto, stava per fischiare, poi si ferma. Peccato per quell’ultima azione sul quale spara debole addosso al portiere. Avremmo respirato meglio gli ultimi minuti.
Eldor SHOMURODOV 5 – Per lui vale un po’ la valutazione di Pellegrini. Una buona giocata all’inizio, poi il buio.
dal 45' Artem DOVBYK 7 – Tocca tre palloni, uno lo butta dentro… Game, set, match. Tutte così.
All. Claudio RANIERI 9 – Si narra che a fine partita abbia indovinato pure il numero dei peli sul petto di Tommaso Baldanzi. Incredibile come non solo abbia azzeccato tutte le mosse, ma anche i minuti esatti perché il belga entra e segna dopo un minuto. Resch entra e dopo 120 secondi mette un cross al bacio per l’ucraino (Resch, manco a dire Cafù o Maicon… Resch).
Claudio, dacce i numeri boni per la prossima estrazione, sulla ruota di Roma, ovvio.
Giovedì arriva l’Atletico Bilbao, sarà una doppia sfida complicata, la prima in casa per giunta. Serviranno due gare ai massimi livelli e che rasentino la perfezione per proseguire il cammino europeo.
Noi ci saremo, come sempre…
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone