Roma Cagliari - Live dalla Curva Sud
a cura di Nicco C.
Redazione de Il Legionario
inserita 5 anni fa
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142139 "Quanto mi piace quando si gioca alle 15 di domenica! Sembra di tornare alla normalità di tante stagioni fa", poi se la giornata è bellissima, il clima è mite e c'è una partita che DEVE essere abbordabile per una squadra come la nostra, ecco qua che si va allo stadio con una leggerezza diversa. Sempre che tu vada allo stadio da tifoso, ma se sei un protagonista del rettangolo verde dovresti avere la stessa fame che hai sempre.
Quella fame che ha caratterizzato la carriera di Nainggolan, oggi all'Olimpico da avversario, salutato ed applaudito a più riprese dai suoi ex tifosi. Questa piazza, quando dai tutto non dimentica, ieri c'erano tantissimi tifosi con la maglia numero 4 del Ninja.
L'arrivo allo stadio è tranquillo, nel prepartita da sottolineare il saluto alla mamma di Antonio De Falchi, la signora Esperia venuta a mancare pochi giorni fa. Oggi Antonio avrebbe avuto 48 anni, ed avrebbe pianto la scomparsa della madre assieme alla sua famiglia, sarebbe stato doloroso ma giusto. Quello che è successo 30 anni fa di giusto non ha nulla.
Abbracciatevi forte Esperia ed Antonio, Roma vi ama.
La partita inizia male la Curva Sud sicuramente meglio, il Cagliari passa avanti su rigore e pochi minuti dopo Diawara si accascia a terra, dopo i vari infortuni patiti dai nostri un po' di scoramento è naturale: "aridaje, l'unico che gode a guardare le partite della Roma è Mariani", l'ormai famosissimo chirurgo che cura i nostri giocatori. Un tifoso con la risposta pronta replica ironicamente: "finché non ci vendiamo pure lui"..
Il pareggio arriva quasi subito, gioia e voglia di riprendere la partita in mano ci assalgono, c'è ancora un'ora di gioco, "è troppo importante vincere oggi, ci sta anche la pausa per le nazionali, fateci stare un po' tranquilli"..
Ma la tranquillità viene messa in discussione da un arbitraggio "beffardo" che porta i tifosi ad esultare e battere le mani a quei (pochi!) falli che il signor Massa di Imperia ci concede.
È vero che dalla Curva, vuoi per la visuale sfortunata vuoi per il "core acceso da 'na passione", tutto è più enfatizzato ma l'impressione è quella di un arbitraggio arrogante e fazioso. "Buffone" ed altri cori più coloriti chiamano in causa l'arbitro in diversi momenti, fino al fischio finale in cui lo stadio urla a Massa le sue origini, un po' meno elegantemente di come avrebbe fatto Alberto Sordi nelle vesti di Nando Mericoni, "hai 21 anni, è ora che tu sappia di chi sei figlio"..
Fatto sta che finirà 1-1 con grandi rimpianti legati non solo all'arbitraggio, la Roma non si è quasi mai resa pericolosa, "e pensare che basterebbe metterla in porta, con quel sellerone addormentato di Olsen" si lamenta giustamente un signore demotivato dall'inoffensivo attacco giallorosso. Come biasimarlo, le vittorie passano dai piedi degli attaccanti: "gli scudetti si vincono anche facendo 3 tiri e 2 gol in 90 minuti, noi tiriamo 20 volte e non segnamo mai"..
Con la speranza di ritrovare una squadra più operaia e attenta alla ripresa del campionato, mettiamoci alle spalle questa domenica nefasta perché, anche se fosse stato convalidato il gol di Kalinic al novantesimo, non è stata una bella Roma.
E per quello che fa vedere questa Curva, giornata dopo giornata, in casa o in trasferta, è un vero peccato.
Nicco C.