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Roma Brighton 4-0 - Il Pagellaio Matto

That’s football… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita un mese fa
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Uomini forti… Destini forti…
Questa frase, il quale è solo una parte di quella che pronunciò Spalletti tanto tempo fa, non fa che rimbalzarmi in testa dal momento del fischio finale di ieri sera. “Uomini forti”… E La Roma ne ha? Era la domanda al quale praticamente tutti rispondevamo “no”, convinti che davvero in squadra ci fosse tanta (troppa) gente scarsa. E forse qualcuno di scarso o sarebbe meglio dire non proprio adatto al livello della Roma ci potrà pure essere ma quando l’atteggiamento corale, l’idea di gioco e di squadra, la dinamicità, viene inculcata nella testa anche di tutti i calciatori, questa “scarsità” viene meno.
Ieri sera siamo stati testimoni di una prestazione sopra le righe o chissà, forse normale se questa è davvero la Roma di De Rossi. Non è solo il risultato che colpisce l’occhio ma anche la prestazione e soprattutto come ha preparato la partita Danielino nostro. Il gol di Dybala non è un taglio casuale. La Roma ci ha provato altre volte a ingannare la difesa avversario in quel modo (pochi minuti dopo anche con Lukaku ma il passaggio è stato intercettato). Il mister l’ha letta benissimo e ha saputo guidare la squadra anche durante il match in maniera impeccabile. Sicuramente abbiamo beccato il Brighton in un momento non facile, ma capita durante un campionato. L’anno scorso arrivammo a una semifinale difficilissima con Cristante centrale e alcuni giocatori a mezzo servizio, That’s football…

SVILAR 7,5: Ovunque proteggici... La parata sul colpo di testa di Welbeck ha fatto parte del sogno ricorrente di questa notte. In quel gesto è racchiusa ogni qualità di un vero portiere: agilità, reattività, concentrazione e senso della posizione. Dicevano fosse un predestinato (nel 2017 divenne il portiere più giovane a esordire in Champions League) e forse (e ripeto FORSE) non avevano tanto torto.
CELIK 7,5: Quando c’è stato da criticarlo sono stato il primo a non mancare l’appuntamento e anche in modo aspro ma ieri sera signori miei, il turco mi ha sbattuto in faccia una prestazione maiuscola. Da quella parte aveva un cliente difficilissimo da contenere ed è vero che qualche volta proprio da lì sono partiti i cross insidiosi però nel complesso ci ha regalato novanta minuti di qualità e quantità in entrambe le fasi, arrivando a fine partita con la lingua, giustamente, di fuori.
MANCINI 8: Si perde solo una volta Welbeck sul colpo di testa salvato da Svilar. Per il resto partita pazzesca al quale allega un gol in scivolata con tanto di salto stile ballerina classica. Gianluca in queste serate si esalta in modo incredibile e per il tifoso romanista subentra l’effetto viagra.
NDICKA 7: Devia sul palo un tiro/cross pericoloso nei primi minuti, anticipa con costanza l’avversario e imposta il gioco con una qualità sublime. Giocatore che sta dando grande sicurezza al reparto difensivo.
SPINAZZOLA 7,5: Sbaglia solo un disimpegno che poteva costarci caro. Il resto è lo Spina dell’europeo e quello prima dell’infortunio. Sulla fascia asfalta il suo dirimpettaio, confeziona una manciata di cross deliziosi, attento in copertura e sulle diagonali. Che serata. (dal 82’ LLORENTE s.v.)
CRISTANTE 7,5: L’anello debole del gioco di De Rossi per motivi legati alla rapidità d’esecuzione, lui però non lo sa e gioca bene lo stesso. Difende a tutto campo raddoppiando ogni marcatura, recupera palloni su palloni e mette in pratica tutte le direttive date dall’allenatore. Lui è quello che tatticamente incastra gli avversari e alla fine si prende anche il tempo di un inserimento perfetto per il gol dell’estasi.
PAREDES 7,5: L’assist per Dybala, preparato accuratamente in allenamento, già da solo vale il prezzo del biglietto. Se la Roma gira così veloce è anche perché i palloni smistati con rapidità partono spesso dai suoi piedi. Riesce ad abbassare il ritmo e accelerare nei momenti giusti del match. (dal 72’ BOVE 6: Entra con il solo scopo di chiudere gli spazi avversari in un momento in cui entrambe le squadre stanno tirando il fiato. Perde un brutto pallone ma ne recupera molti di più.)
PELLEGRINI 6,5: Sbaglia qualche passaggio di troppo ma questo accade, secondo me, perché a differenza delle altre partite viene incaricato di occuparsi maggiormente della fase difensiva. Si abbassa spesso e si fa trovare quasi sempre in raddoppio sulle avanzate del Brighton. Quando vieni chiamato a pressare a tutto campo poi ovvio che un minimo la qualità ne risente. Comunque, partita più che sufficiente per il Capitano.
DYBALA 7,5: Perfetto l’inserimento sul primo gol. Appena riceve palla costringe gli avversari a correre all’indietro e quasi nessuno lo punta mai direttamente per evitare di essere saltato. Credono sia il modo giusto per contrastarlo e invece non fanno altro che concedere spazio vitale a uno come lui. Colpi di tacco, triangoli, movimenti con il corpo, riesce a servire i compagni in ogni modo. (dal 72’ BALDANZI sv: I minuti per giudicarlo ci sarebbero pure ma da quel minuto in poi la Roma ha smesso di attaccare e pensato solo alla fase difensiva (come darle torto). Per lui, quindi, è complicato trovare spazio e appena la palla gli finisce sui piedi, si ritrova in mezzo a cinque-sei guardie reali che lo spintonano come prima dello scoppio di una rissa dentro a un pub di Trowbridge.)
LUKAKU 7,5: Costringe il portiere a un miracolo dopo pochi minuti, si fa trovare pronto sullo sbaglio di Dunk dal quale scaturisce il raddoppio. Sfiora un altro gol di testa, regala sponde, giocate e protezione del pallone. Anche per lui una serata libidinosa. (dal 87’ AZMOUN s.v.)
EL SHAARAWY 8: Anche oggi il farone ci dimostra come si possa prendere un voto altissimo pur non facendo gol, cosa fondamentale di solito per un attaccante. Bisogna leggerla a fondo la sua prestazione e capire che, oltre all’assist, anche lui come Cristante si sacrifica tatticamente in tutte le zone (lato sinistro ovviamente) mettendo in difficoltà la fascia avversaria in entrambe le fasi. Si abbassa a seguire l’uomo non mollandolo mai, quando attacca lo fa con qualità e imprevedibilità e infine, come detto, l’inserimento e il cross di esterno destro sono la ciliegina sulla torta di una gara perfetta. (dal 88’ ZALEWSKI s.v.)
All. DE ROSSI 10: E oggi se lo merita sì. Legge la partita benissimo, riesce a mettere i suoi calciatori nella condizione di sfruttare tutte le debolezze degli avversari, non sbaglia una mossa durante il match, lucido anche sul 4-0 quando si potrebbe correre il rischio di abbassare la guardia. La carezza che ci ha sfiorato il braccio sussurrandoci all’orecchio la parola “predestinato”, genera quel brivido misto speranza-paura che non sappiamo ancora ben interpretare. Per ora ce lo prendiamo tutto e ce lo teniamo stretto.

Domenica si va a Firenze. Stanchi noi, stanchi loro. Per certi versi la viola è una squadra che ha molti punti deboli in comune con il Brighton e a questo punto il fatto che sia abituata a giocare a viso aperto potrebbe consentirci di impostarla in maniera simile.

Ad maiora

Emiliano Petrone





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