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Roma Bologna 2-3 - Il Pagellaio Matto

L’anima de li mejo algoritmi vostra!
Redazione de Il Legionario
inserita 22 giorni fa
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Perché il calcio non è una scienza ed è clamoroso come ancora non lo abbiate capito. Il calcio è programmazione spesso mescolata a fattori casuali che in parte, in base agli accadimenti, creano o meno una determinata alchimia più o meno vincente.
Perché se il calcio fosse stato una scienza, le squadre non sarebbero gestite da uomini di campo ma da docenti universitari, possibilmente con lauree in materie collegate ai calcoli.
Nell’era dell’intelligenza artificiale la Roma ha deciso spesso di affidarsi a società esterne per trovare dirigenti e calciatori. Questo potrebbe anche andar bene, se poi lasci “all’umano” d’esperienza nel settore la scelta finale. Se alla scrivania di un direttore tecnico, di un AD, di chi volete, arriva una lista di “allenatori” estratti dal cervellone, questa figura deve avere le conoscenze e le capacità calcistiche giuste per poter scegliere.
Se questa figura invece è un tagliateste che pensa solo al business, probabilmente non farà mai la scelta corretta, quella in grado di andare a creare una certa alchimia vincente.
Lo so che Juric non l’ha scelto il cervellone degli algoritmi, ma Ghisolfi sì. E lo so che, sempre questo cervellone, non ha scelto Mourinho, ma Tiago Pinto sì.
Ma Juric di preciso chi l’ha chiamato? E qui si aprirebbe un discorso troppo lungo e complesso del quale non conosciamo la verità. Di certo i buoni rapporti con la GR sports (società di Giuseppe Riso) hanno fatto la differenza (in negativo purtroppo) e oggi ne paghiamo le conseguenze.
Uomini sbagliati, scelte sbagliate.
E ora?
Ora leggo che la Roma sembra si stia affidando ancora una volta a una società di recruiting per la scelta del nuovo allenatore. Ma dico stiamo scherzando? Stanno sfogliando i curricula di Adecco?
Davvero ancora non avete capito come funziona? Dopo 3 anni e passa?
Spero sia una notizia falsa. Spero che prima dell’allenatore venga subito nominato un AD possibilmente con conoscenze calcistiche (sì, Carnevali mi andrebbe più che bene) e poi lasciata a lui la scelta.
La società sapeva benissimo cosa sarebbe accaduto ieri (situazione paradossale che va vanti da un paio di settimane abbondanti, forse più). Lo sapevamo noi, consci di quanto successo nell’ultima di EL. Era ovvio che la squadra non lo volesse più. A fronte di questa consapevolezza non si erano ancora mossi? Qualcosa non mi torna e la situazione è davvero complicata ora. Una società intelligente, dopo l’esonero di ieri sera, avrebbe dovuto rilasciare un comunicato con il nuovo nome e non dire che iniziava la ricerca dell’allenatore.
Siamo alla follia.

SVILAR 5 – Affonda insieme alla squadra.
Gianluca MANCINI 5 – L’esonero l’avevi già voluto da tempo, ieri ne hai dato la prova ma con furbizia.
Evan NDICKA 7 – Uno dei pochissimi a salvare la faccia, ma non solo oggi, proprio dall’inizio della stagione.
ANGELIÑO 4,5 – Male. Ogni tanto prova qualcosa in fase offensiva, ma non gli riesce nulla e da quella parte Orsolini fa invece ciò che vuole.
Zeki ÇELIK 5 – Non si può pretendere nulla di più.
(dal 61' Samuel DAHL 6 – La palla non gli brucia sui piedi, è rapido, uno dei pochi capace di giocare a due tocchi. Vedremo se il prossimo allenatore lo vedrà meglio di Zalewski sulla sinistra).
Bryan CRISTANTE 5,5 – Partita incolore. Un paio di buone giocate, qualche errore in fase d’impostazione.
Manu KONÉ 7 – Giocatore superiore. Se non cambiamo qualcosa penso che già a gennaio chiederà di essere ceduto perché qui si rovina la reputazione e non posso dargli torto.
(dall'80' Leandro PAREDES s.v.)
Stephan EL SHAARAWY 7 – Spostato sulla destra cambia marcia e testa. Due gol che ci fanno ricordare quanto sia un peccato tenerlo così lontano dalla porta.
Matias SOULÉ 5,5 – Trova ancora difficoltà ad allocarsi in mezzo al campo ed è costretto sempre a giocare spalle alla porta. Vediamo ora con il prossimo cambio di guida tecnica se scopriremo qualcosa di diverso.
(dal 57' Eldor SHOMURODOV 6,5 – Il suo ingresso aumenta la vivacità dell’attacco e serve sui piedi dell’ucraino anche la palla del potenziale 3 a 3).
Niccolò PISILLI 6 – Sempre propositivo. Ci mette anima e cuore ed è uno dei pochi a non voler alzare bandiera bianca dando prova di essere giallorosso purosangue.
(dal 61' Tommaso BALDANZI 5,5 – Il suo ingresso non incide nel risultato finale, ma d’altronde quando gran parte della squadra rema contro è tutto molto complicato)
Artem DOVBYK 5 – Continuo a pensare che lui, N’Dicka, Koné, Dybala e Svilar siano i calciatori più forti di questa rosa. Certo è che ieri ha fatto una partita pessima terminata con un liscio degno di mai dire gol. Speriamo che il prossimo allenatore esalti il suo potenziale perché a mio avviso è davvero forte questo ragazzo.
ALL. Ivan JURIC sv – A mai più arrivederci… il voto penso non sia corretto darlo visto che la partita, per come la vedo io, è stata falsata dal mancato impegno di alcuni calciatori (ma mica solo questa…)

Nelle ultime ore si sono rifatte vive le solite voci. Mancini, Terzic, Allegri. Al quale si sono aggiunte quelle di Rudi Garcia e via dicendo.
Continuo a pensare che l’uomo giusto per questa formazione, senza doversi inventare nulla di pirotecnico o esotico, resti Sarri. Altrimenti se proprio potessi decidere (visto che ormai è chiara l’impossibilità del ritorno di DDR), allora punterei su Allegri. Allenatore di grande spessore, pragmatico, capace di mettere a posto con pochi allenamenti una squadra allo sbaraglio. Per me sono questi gli unici due nomi sul quale punterei, con due motivi ben diversi. Tutto il resto mi preoccuperebbe molto.
Staremo a vedere la prossima mossa della nostra “grande” dirigenza.

Forza Roma
Ad maiora

Emiliano Petrone





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