RanIERI, oggi e DOMANI
E niente più scherzi! Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 20 giorni fa
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714 E Ranieri sia, ma un patto, ve lo diciamo sin da subito. Un patto firmato col sangue, da parte vostra ovvio perché da parte sua non serve. Non occorrono firme sul contratto, non serve discutere, non serve fare “l’offerta” economica. A lui, così come a noi, serve sapere che non finirà in sei mesi come accadde in passato. Dobbiamo assicurarci che ci sarà un DOMANI inteso come nuovo inizio. Sarebbe importante, intelligente, logico, furbo, calcisticamente propedeutico, dargli in mano le chiavi anche del prossimo futuro. Attenzione, non come allenatore, bensì come uomo di dirigenza con il potere e l’incarico di rimettere a posto tutta una situazione ormai al delirio più totale.
E non fateci scherzi su questa cosa, non ci piace giocare con i sentimenti, ma immagino che di questo vi siate già fatti un’idea. Usarlo come parafulmine (come accaduto con De Rossi) sarebbe un harakiri senza precedenti, una ciliegina sopra una torta al veleno che non ci meritiamo.
Ranieri ha dato già in passato prove di un romanismo unico e la seconda volta fu messo alla porta in modo vergognoso. Fate attenzione quindi a trattarlo con i guanti perché se c’è una persona, in questo momento, che può non solo togliere la Roma dai guai, ma anche indicargli la via, quello è Claudio Ranieri.
Fatevi consigliare, fatevi aiutare, fatevi dire quali sono i passi da intraprendere per evitare un disastro annunciato. Qui non è questione di quale sarà il prossimo allenatore della Roma, bensì di “CHI” lo sceglierà questo allenatore.
Puoi prendere anche il miglior chef al mondo, ma se poi non gli metti vicino dei collaboratori all’altezza e materie di qualità, difficilmente otterrai dei piatti da stella Michelin. La cosa più bella è che uno chef di altissimo livello l’avevamo preso, ma è il resto che è mancato e alla fine siamo stati anche capaci di dirgli che non sapeva cucinare.
Ci aspetta una serie di partite da brividi, roba da far venire i capelli bianchi a chiunque tranne chi già ce l’ha. E noi siamo convinti che lui sia già eccitato da questa sfida, l’ennesima, che lo porterà ancora una volta sulla SUA panchina, quella che ama nel profondo, quella a cui non può dire di no, quella che lo tiene legato da sempre con un filo invisibile anche se sta a chilometri di distanza.
Trattatelo bene però perché questa è casa sua, come lo è di Daniele e come lo è di Francesco. Questa casa è la nostra casa. Questa maglia è la nostra maglia e ne abbiamo due strati, uno sotto e l’altro sopra la pelle, come una doppia protezione contro i colpi di chi, come voi, non ha ancora capito l’importanza di chiamarsi ROMA.
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone