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Quando la Roma segnò 7 gol all'Inter (con video)

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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Nell’arco degli oltre 100 anni di storia del nostro campionato sono state tante le squadre che si sono contese per lungo tempo la vittoria del titolo. Dall’alto della mia esperienza venticinquennale da tifoso, però, posso dire con certezza che una delle lotte più belle e divertenti degli ultimi anni è stata tra la Roma e l’Inter che dal 2005 al 2010 si sono divise, magari non proprio equamente, quasi tutti i trofei del nostro territorio. E visto che parliamo del periodo in cui ho iniziato veramente a essere tifoso giallorosso, è facile capire perché tenga particolarmente a questa sfida, indipendentemente dal cambio di obiettivo di entrambe le squadre. Oggi vi parlerò di una partita molto particolare, datata 7 marzo 2004 e ricordata da molti come l’unica sfida nella storia della Roma in cui riuscimmo a fare addirittura 7 gol alla compagine nerazzurra. Come, non vi risulta sia mai successa una cosa del genere? Allora mettetevi comodi e preparatevi a questo nuovo racconto, in attesa della sfida di questa sera che si preannuncia a dir poco elettrizzante.


Siamo nell’estate del 2003, con Milan e Juve che dominano incontrastate il territorio italiano con vittorie di titoli e giocatori strepitosi. I rossoneri hanno da poco conquistato la Champions League proprio contro i bianconeri, mentre la Juve si è dovuta “accontentare” del secondo successo consecutivo in patria a discapito dell’Inter di Hector Cuper. Le uniche due squadre che sembrano realmente calate rispetto al passato sono proprio le due romane, passate dal contendersi lo scudetto nei primi anni 2000 ad un quarto e un mediocre ottavo posto proprio alla fine di quest’ultima stagione. La Roma di Capello in particolare sembra ormai alla fine del proprio ciclo vincente, e il solo innesto di uno sconosciuto Amantino Mancini non sembra poter cambiare la situazione nel breve periodo. Al contrario, con sorpresa generale di molti, la Roma riesce fin da subito a ritrovare sé stessa, con il ritorno ad alti livelli di tutti quei giocatori protagonisti dello storico scudetto di 2 anni prima. Dopo una cavalcata emozionante contro il Milan di Ancelotti la Roma chiude il girone d’andata a 42 punti, e la conquista del titolo di campione d’inverno con sorpresa generale di tutti. Nelle successive partite però, nonostante una vittoria strepitosa per 4-0 contro la Juve di Lippi, la Roma perde terreno pareggiando con Udinese, Ancona e perdendo 1-0 contro il Brescia. Si arriva quindi al già citato 7 marzo con il big match serale contro l’Inter di Zaccheroni, coi padroni di casa distanti 5 punti dai rossoneri e i nerazzurri solamente sesti in campionato con 36 punti complessivi.



Complice la lotta scudetto ancora apertissima l’Olimpico si riempie con più di 65.000 spettatori, arrivati in massa per incitare la squadra e aiutarla ad ottenere una vittoria a dir poco importante. Gli uomini di Capello, orfano di Vincenzo Montella, si schierano in campo con un 4-4-2 con Pelizzoli in porta, Panucci, Zebina, Samuel e Candela in difesa, Mancini, Emerson, Dacourt e Lima a centrocampo e davanti l’insostituibile duo formato da Francesco Totti e Antonio Cassano.
L’Inter al contrario decide di schierarsi con un 3-5-2 con Toldo in porta, Cordoba, Adani e Cannavaro in difesa, Helveg, Zanetti, Farinos, Cristiano Zanetti e Kily Gonzalez a centrocampo e davanti il duo formato da Christian Vieri e il brasiliano Adriano. Ad arbitrare l’incontro l’esperto Roberto Rosetti, che solamente un anno prima era stato accusato pesantemente da Cassano di non avere fedeltà all’interno del nucleo familiare, diciamo così.

La partita inizia e dopo soli 5 minuti la Roma si porta subito in vantaggio col brasiliano Emerson, che sfrutta un assist perfetto di Cassano per battere sotto le gambe il portiere Toldo. Il gol però viene immediatamente annullato dal guardalinee per fuorigioco, ma dalle riprese televisive si capirà fin da subito come la posizione del brasiliano fosse assolutamente regolare, in linea con l’ultimo difensore nerazzurro. Gli ospiti allora decidono di rispondere subito e 3 minuti dopo vanno vicinissimi al gol dell’1-0 col solito Adriano, che però solo davanti al portiere spedisce la palla sul palo sinistro. I giallorossi tentano di riprendersi la partita in mano, sfruttando la tecnica di Cassano e la fisicità in mezzo al campo di Olivier Dacourt. Proprio quest’ultimo sarà protagonista di una strepitosa azione personale conclusa con un assist perfetto per il talento barese, che però solo davanti al portiere sbaglia completamente il tiro con il destro. La partita è molto bella e combattuta, con entrambe le squadre che fanno del loro meglio per sbloccare il risultato e ottenere una vittoria importante, per scudetto e qualificazione Champions. Al 38’ arriva il secondo episodio discusso della serata, con Totti che lancia Cassano con un passaggio preciso, assist perfetto per l’accorrente Mancini, carambola tra difensori e attaccanti e palla sui piedi del capitano che insacca a porta vuota. Il gol però, ancora una volta, viene annullato dall’assistente Bobini, per un dubbio fuorigioco del capitano che, vista la difficoltà nel capire chi gli abbia servito il pallone, non si riesce appieno a decifrare. E se pensate che la situazione sia già adesso molto discutibile, ancora non avete sentito l’episodio clou: dopo altri cinque minuti infatti arriva un cross pericoloso di Totti in area di rigore, la palla finisce sulla testa di Samuel che anticipa l’uscita di Toldo e deposita in rete per la terza volta. Come in un film di fantascienza però, anche stavolta il gol viene annullato dall’arbitro, che reputa carica sul portiere il colpo di testa del difensore giallorosso. Capello non crede ai suoi occhi, ancora una volta l’arbitro ha deciso di togliere un gol che sarebbe a dir poco meritato.
Una cosa che però non mancava a quella Roma era senza dubbio il carattere, e al 45’ minuto, dopo 3 gol annullati ingiustamente, arriva FINALMENTE il meritato e REGOLARE gol dell’1-0 ancora con fantantonio Cassano, che riceve un assist perfetto di Totti e in mezzo ai difensori colpisce con un destro preciso e batte un incolpevole Toldo. Il primo tempo si conclude quindi con questo episodio, che gratifica meritatamente una squadra che per tutti i 45 minuti ha spinto incessantemente verso la porta dei propri avversari.
Nella ripresa l’Inter prova subito a rifarsi sotto, cercando un immediato gol del pareggio che cambierebbe di fatto la partita. Passano pochi minuti e su un'azione offensiva nerazzurra Adriano va ad un passo dalla conclusione ravvicinata, che viene murata all’ultimo dall’accorrente Lima. La Roma allora capisce che non può bastare un semplice 1-0 per stare tranquilli, e comincia sempre di più a premere sull’acceleratore. Lima e Mancini sulle fasce fanno quello che vogliono, e al 63’ minuto questo dominio territoriale viene nuovamente concretizzato: lancio perfetto di Cassano per Mancini che salta tutta la difesa, arriva all’interno dell’area e con un sinistro preciso spedisce la palla alle spalle di Toldo. 2-0 ed esultanza liberatoria per l’esterno brasiliano, in assoluto una delle sorprese più belle sia della partita che dell’intero campionato. Arrivati a questo punto la Roma decide di rallentare un po’, per gestire le energie che inevitabilmente stanno cominciando a calare. L’Inter allora decide subito di approfittarne, inserendo il veloce Martins e l’esperto Karagounis, e saranno proprio quest’ultimi ad essere i protagonisti delle azioni più pericolose dei nerazzurri. Il greco prova subito un tiro dalla distanza con palla fuori di un soffio, mentre il nigeriano al 73’ fornisce involontariamente l’assist per il gol del 2-1 di Vieri, che sfrutta un tiro rimpallato per battere Pelizzoli e riaprire all’improvviso la partita. Capello allora decide di inserire Tommasi in mediana, per portare esperienza e soprattutto tenere palla nei minuti finali di gara. L’Inter continua a spingere con veemenza ma la Roma riesce con attenzione a non farsi cogliere impreparata, col risultato che non si sblocca fino ai concitati minuti finali. All’88’esimo, su una strepitosa azione di squadra che vede coinvolti Tommasi, Totti e Lima, la palla viene spedita in avanti per l’instancabile Cassano, che aspetta l’arrivo di Cordoba per farsi tamponare e conquistare con furbizia sia il rigore che il rosso per il difensore. Sul dischetto va ovviamente Francesco Totti che buca le mani a Toldo e con un po’ di fortuna spedisce la palla in porta: 3-1 e vittoria praticamente messa in cassaforte. Nel finale però c’è ancora tempo per un'altra strepitosa azione di un incontenibile Antonio Cassano, che controlla splendidamente un lancio dalle retrovie di Totti, salta con abilità un disastroso Helveg e mette un cioccolatino da scartare per l’accorrente Mancini, che batte Toldo con il destro e mette il punto esclamativo su una prestazione da incorniciare di tutta la squadra. La Roma batte quindi 4-1 l’Inter nonostante 3 gol dubbi annullati nel primo tempo e rimane a -5 dal Milan capolista, sognando una lotta scudetto che purtroppo terminerà a poche giornate dal termine con la vittoria a San Siro dei rossoneri per 1-0. Nonostante quindi un finale sottotono con tanti punti persi scioccamente, questa rimane senza dubbio una delle partite più belle del quinquennio con Fabio Capello. E speriamo possa essere di buon auspicio per una partita che, sebbene con obiettivi diversi, mantiene tuttora un'importanza a dir poco elevata.


Emanuele Grilli




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