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Quando Batistuta pianse dopo il gol alla Fiorentina (con video)

di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 6 anni fa
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10:00
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La recente esultanza di Bonucci contro la Juve ha riportato nella mente di molti la classica domanda: ma è giusto che un giocatore esulti contro la sua ex squadra? O per rispetto dovrebbe evitare di farlo?

A questo quesito risposi qualche anno fa dicendo che per me dipende da come ci si lascia con la precedente squadra e tifoseria, anche se in ogni caso parliamo di professionisti super pagati che salvo rare eccezioni pensano più al vil denaro che altro.
In questa nuova puntata del Romamarcord però volevo parlarvi di un episodio molto particolare che vide coinvolta la Roma, la Fiorentina e il centravanti Gabriel Omar Batistuta.

Sappiamo molto bene che il re leone è stato un vero e proprio monumento della squadra viola, una bandiera amata e rispettata dai tifosi di tutta Italia e di tutto il mondo. Quando però nel 2000 venne ceduto alla Roma per 70 miliardi di lire tutti quanti si sono domandati: come sarà per l'argentino incontrare il suo passato dopo ben 9 stagioni in maglia viola? Allora è bene fare un salto temporale al 26 novembre 2000, quando la Roma di Fabio Capello è in scena all'Olimpico contro la Fiorentina di Fatih Therim nel posticipo delle 20.30.
La Roma schiera il consueto 3-4-1-2 con Lupatelli in porta, Cafu, Zago e Aldair in difesa, Candela, Zanetti, Tommasi e Zebina a centrocampo e davanti Totti dietro le due punte Batistuta e Marco Delvecchio.





Inizia la partita e subito la Roma si riversa in avanti cercando di raggiungere l'immediato vantaggio, ma la Fiorentina si difende con ordine e non lascia molti spazi liberi. Al 29 ci prova l'ex di turno Batistuta ma il suo tiro potente di sinistro è ben parato da Toldo. Successivamente ci provano anche Cristiano Zanetti e Francesco Totti, ma le loro conclusioni non sortiscono gli effetti sperati. Inizia la ripresa e la Roma continua il suo ottimo giro palla, ma senza creare mai troppi pericoli verso la porta di Toldo. Si arriva quindi al 38' della ripresa con il risultato che scivola verso uno scialbo 0-0, ma all'improvviso accade l'episodio che cambia la partita: Zago si presenta in area di rigore, controlla male il pallone e lo serve per l'arretrato Gianni Guigou. Il centrocampista vede al limite dell'area Batistuta e lo serve con un preciso colpo di testa, il Re Leone non se lo fa ripetere due volte e con un destro potentissimo spedisce la palla all'incrocio dei pali per il gol dell'1-0. Come aveva promesso prima della partita però Batistuta decide di non esultare ed anzi, mentre i compagni di squadra lo sommergono, si vede anche qualche lacrima uscire dal suo volto. A fine partita dirà che le lacrime sono uscite perché sapeva come avrebbero reagito i tifosi viola ad una sconfitta con un suo gol, e che avrebbe preferito vincere senza determinare direttamente il risultato. Un gesto di grande amore e profonda riconoscenza, per un campione vero che è riuscito a farsi amare da chiunque lo abbia visto giocare.


Emanuele Grilli

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