Otto di agosto… Roma mia (ancor) non ti conosco…
Per ora è complicato, se non impossibile, dare un voto al mercato di quella che sarà la prima Roma targata DDR. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 7 mesi fa
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Rima che non cela nessuna polemica ma più semplicemente un modo simpatico per spiegare che, come ovvio che sia, all’otto di agosto è complicato se non impossibile dare un voto al mercato di quella che sarà la prima Roma targata DDR.
Di certo possiamo farci un’idea di quello che sarà il gioco della Roma 24/25, possiamo immaginarci quali trame offensive vedremo e possiamo sognare una squadra a trazione anteriore che cerca il gol in modo completamente diverso rispetto a prima (per prima s’intende dell’arrivo di De Rossi).
Sul mercato, invece, possiamo fare una panoramica dei colpi messi a segno da Ghisolfi i quali, vogliamo sperare e credere siano stati avallati dall’allenatore senza sé e senza ma.
Partiamo dal secondo portiere.
Mathew Ryan: 32 anni, australiano (speriamo salti come un canguro). Un vero e proprio giramondo con esperienze nel campionato belga, spagnolo, inglese, danese e olandese, per finire poi nella città più bella del mondo. Portiere che è stato spesso titolare nelle squadre dove ha giocato quindi la Roma a tutti gli effetti non prende un secondo portiere d’esperienza ma uno “pronto” e che l’anno scorso ha messo in cascina 39 presenze con 17 clean sheet. A parametro zero lo ritengo un ottimo acquisto in considerazione del fatto che sarà il vice Svilar.
Samuel Dahl: 21 anni, svedese, già nel giro della nazionale maggiore. Di questo ragazzo non sappiamo letteralmente nulla ma speriamo sia una delle grandi intuizioni di Ghisolfi. Molto simile ad Angelino, da quel poco che ho potuto notare sui classici video di youtube, una cosa mi ha particolarmente stupito. Molti penseranno che stia parlando dei cross o della sua capacità di anticipare l’avversario in corsa e ripartire come un treno tra le linee e invece no. O meglio, di certo ho notato queste sue caratteristiche ma la cosa che mi ha rubato l’occhio è un’altra. Nonostante non abbia una stazza fisica degna di nota, non rinuncia mai al corpo a corpo. Anzi, se devo dire la verità ho avuto l’impressione che spesso lo vada proprio a cercare e che non sia facile buttarlo giù. Ok, campionato di livello molto inferiore al nostro e quindi tutto da scoprire ma il ragazzo è davvero interessante. Costo del cartellino 4,30 milioni.
Angelino: 27 anni, riscattato a 5,20 milioni. Giocatore che già conosciamo e che abbiamo visto crescere (intendo sul piano del gioco) partita dopo partita. Speriamo che, con la preparazione atletica fatta come si deve e con un gioco funzionale alle sue doti, metta in mostra il repertorio migliore.
Enzo Le Fée: 24 anni, francese. Devo essere sincero, non conoscevo nel modo più assoluto questo calciatore, così come il portiere e Dahl ma se per loro è un discorso di spesa minima (o zero nel caso di Ryan), qui ci troviamo di fronte a un investimento di ben 23 milioni di euro. Essendo io una persona spesso malfidata, pronti via, Ghisolfi si presenta con questo calciatore, la prima cosa che ho pensato è stata: “doveva un favore al Rennes”. Pensiero giusto, sbagliato, resta tale e quindi un pensiero. Poi sono andato a “spizzarmelo” sempre sui video di youtube che hanno un valore relativo e infatti sono dell’opinione che quei filmati vanno interpretati. Cosa intendo per interpretati? Semplice. Non vanno viste più di tanto certe giocate, il tiro da lontano, il filtrante megagalattico fatto magari in una partita vinta 4-0, perché è ovvio che in quei video si metta il meglio di un calciatore altrimenti non avrebbero senso. Ciò che va “interpretato” è la tipologia di calciatore, capire le sue caratteristiche e di come si potrebbe incastrare in un determinato sistema di gioco. Visto quindi il video (e ne ho avuto conferma in queste prime apparizioni se pur di poco conto), ho capito il motivo che ha spinto il mister ad avallare questo trasferimento. Con quei soldi si poteva trovare un profilo più conosciuto? Penso di sì. Con quei soldi si poteva comprare un centrocampista sulla carta più forte? Anche qui penso di sì. Con quell’investimento si poteva trovare un giocatore più funzionale e con caratteristiche che sembrano sposarsi alla perfezione con l’idea di gioco di DDR? Non ne sono certo e solo il campo ci potrà dare questa risposta.
Matias Soulé: 21 anni. Lui è la promessa vera e propria. Lui a mio avviso è l’investimento che se va per il verso giusto può cambiare determinate dinamiche future sia tecniche, sia finanziarie. Perché dico questo? Perché le doti di Soulé sono sotto gli occhi di tutti e quando le inglesi o le spagnole spendono 25,6 milioni per una giovane promessa di questo calibro, siamo a lì a riempirci la bocca di belle parole su come sono brave le altre squadre, su come fanno questo tipo di movimenti etc. Oggi lo ha fatto la Roma e non possiamo che augurarci il meglio per lui e per noi ovviamente. Eh, ma quando poi esplodono te li rivendi… Tranquilli, lo fanno anche le altre, anche quelle più blasonate di noi e se sono brave, con quei soldi, ricomprano ancora meglio. Quindi vi dico, siccome l’ho già sentito dire in giro e ancora deve fare una partita ufficiale, non ci preoccupiamo della sua futura rivendita in caso faccia i fuochi d’artificio. Lasciamoglieli fare e godiamoceli.
Artem Dovbyk: 27 anni, ucraino, fresco capocannoniere della Liga. Metterò subito una cosa in chiaro. Ho sentito troppe persone gonfiarsi il petto con questo dato e vi dirò che a mio avviso non conta più di tanto. Perché? Semplice Per prima cosa ritengo che i gol di un attaccante non vadano contati ma vadano “pesati”. Il primo anno Tammy segna 17 gol in campionato. Non pochi ma neanche moltissimi. La cosa però da tenere in considerazione è l’importanza di quei gol. Se andiamo a ripercorrere l’annata calcistica, vediamo come i gol dell’inglese sono quasi sempre quelli vincenti. 1-0, il pareggio contro la Juventus, l’uno, due contro i pigiamati e quasi mai chiude le marcature con gol insignificanti. Quindi, analizzando il campionato del Girona dello scorso anno, ho notato che spesso Artem abbia realizzato i gol del vantaggio o ancor più del pareggio. Con l’Almeria, tanto per fare un esempio, il Girona era sotto di 0-2 e lui mette dentro il pareggio e il gol del vantaggio. Il ritorno contro il Barcellona, vantaggio dei blaugrana dopo 3 minuti, neanche il tempo di prendere fiato e l’ucraino pareggia. Per chiudere il discorso, mi sembra uno con caratteristiche perfette al gioco della Roma, in grado di attaccare primo e secondo palo e capace di bucare le difese anche nei momenti di difficoltà. Quindi dei suoi 24 gol insaccati lo scorso anno io non mi prendo il numero ma prendo la “tipologia”.
Inoltre, di lui mi piace quella sua capacità di tirare senza pensarci troppo, spesso quasi d’istinto colpendo il pallone anche male ma sortendo molte volte l’effetto desiderato: il gonfiarsi della rete.
Buba Sangaré: 17 anni. Ho deciso volutamente di lasciarlo per ultimo poiché ancora non siamo sicuri della sua permanenza in prima squadra o se andrà ad aiutare la primavera vista la giovanissima età. Capisco che capiti di vedere in altri lidi calciatori di 16-17 anni già titolari ma vedendo questo ragazzo, che comunque sembra avere ottime doti atletiche e tecniche, immagino che verrà parcheggiato tra i ragazzi ancora per un anno anche per ambientarsi e poi, nella speranza che Ghisolfi abbia centrato un colpo da novanta, lanciarlo nel grande calcio. Ma io sono qui dietro una scrivania a digitare tasti e l’allenatore è Daniele De Rossi, quindi, sarà sua l’ultima parola, quella che conta.
Per ora è tutto, siamo in attesa di altri acquisti, soprattutto il terzino destro in quanto non ritengo possibile affrontare un’intera annata con il duo Celik/Sangaré.
Prendo per buone le parole del mister di qualche giorno fa dopo l’amichevole a Rieti: “io ho pazienza”.
Per chiudere, senza analizzare le decine di nomi ancora accostate alla Roma, un pensiero su Federico Chiesa.
Corrono voci secondo i quali lui abbia rifiutato la Roma. Premesso che non ho notizie in merito, faccio una supposizione basata anche sul fatto che né lui, né il suo procuratore si sono mai esposti pubblicamente su questa faccenda.
E se lui avesse già un accordo con la Roma che prevede però l’attesa prolungata in modo da far scendere il costo del suo cartellino?
Chiesa il primo di luglio aveva un valore, al 22 di agosto penso che il prezzo sia molto più basso. Non è un calciatore che ha bisogno di inserirsi nel campionato italiano, è in scadenza, è consapevole che il calcio di Daniele De Rossi sia funzionale al suo modo di giocare, non mi sembra ci sia la fila fuori la porta ed è fuori dalle idee dell’attuale allenatore bianconero.
Serve altro?
Forza Roma
Ad maiora
Emiliano Petrone