Lazio VS Roma - Le pagelle (con video)
di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 6 anni fa
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7:00
155195 ALISSON 6: Si diverte ancora una volta a riempire le cliniche di Roma con le sue finte al limite dell'incoscienza, che per fortuna non sono mai state intercettate dagli attaccanti biancocelesti. Per il resto non è costretto a compiere nessun intervento particolare, soffiando sul tiro di Marusic e la bomba dai 60 metri di Milinkovic.
MANOLAS 7: Nonostante i crampi, la febbre e le tante botte prese Manolas decide di trasformarsi in Leonida, e riesce per gran parte della partita a compiere anticipi importanti e a non perdere praticamente mai la concentrazione. Esce solo quando ormai capisce che non può farcela più, cancellando l'idea di piagnucolone che ci si era fatta di lui negli ultimi anni.
FAZIO 6.5: Come al solito è molto ruvido negli interventi e non ha paura a prendersi qualche rischio uscendo palla al piede. Nel complesso però riesce sempre ad anticipare il diretto avversario, tenendo la linea di fuorigioco con i compagni alla perfezione. E per un giocatore non velocissimo come lui, è sicuramente un punto a favore.
J. JESUS 6: Come col Barcellona inizia soffrendo particolarmente la velocità e tecnica del connazionale Anderson, che gli fa ballare la samba a più riprese. Col passare dei minuti però il difensore riesce a prendergli le dovute misure, spazzando saggiamente senza rischiare controlli pericolosi.
B. PERES 6: Vero che il palo preso è più un gol mangiato che altro, ma bisogna comunque premiare il suo ottimo inserimento e la copertura perfetta in difesa nonostante l'avanzamento sulla linea dei centrocampisti. Che sia questo il modulo per far rendere al meglio i nostri terzini? Intanto ha rischiato di inserire Bruno Peres tra i marcatori di un derby, e questo è sicuramente un punto a favore.
DE ROSSI 5.5: Emotivamente sembra ancora preso dalla splendida vittoria di Champions, e lo si può notare nella troppa frenesia nel servire i palloni ai compagni, che molto spesso non riescono mai a raggiungere. In più perde troppi contrasti in mezzo al campo, dimostrando la normale stanchezza di chi sa di non avere riserve per farlo rifiatare.
STROOTMAN 6.5: In una partita giocata più sul piano fisico che tecnico, Kevin non poteva che risultare tra i migliori in campo. Grinta, costanza, tenacia e finalmente anche intelligenza tattica, qualità che gli hanno permesso di giostrare bene palla e recuperarla in molte situazioni difficili. Bene cosi!
NAINGGOLAN 5.5: Come al solito rinnova la sua lotta personale con l'alter ego Milinkovic Savic, una lotta uscita anch'essa in parità anche se con un leggero vantaggio per il cugino laziale. Se da una parte riesce a recuperare tanti palloni, dall'altra parte non riesce quasi mai a darli decentemente, anche per via della tanta pressione che gli avversari gli hanno messo. Comunque per prendere la sufficienza deve fare molto di più.
KOLAROV 6.5: Come all'andata viene bersagliato costantemente di fischi dagli ex tifosi, che però come era prevedibile gli entrano da un orecchio e gli escono dall'altro. Riesce sempre a far sentire la sua presenza in mezzo al campo, adattandosi a centrale dopo l'uscita di Manolas e proponendosi spesso con belle discese sulla fascia.
SCHICK 5: Dopo la discreta prova di Champions viene riproposto titolare insieme a Dzeko nel nuovo 3-5-2 di Di Francesco, ma ancora una volta fallisce miseramente quest'occasione. Se col Barcellona era entrato spesso nel vivo del gioco, qui ritorna a nascondersi dietro ai difensori, facendosi notare solo per qualche dribbling sporadico e poco altro.
DZEKO 6.5: Ha confermato ancora una volta quanto sia importante la sua presenza per l'intera manovra di gioco giallorossa. Per gran parte della partita si occupa di gestire palla e servirla ai compagni offensivi, poi si sveglia all'improvviso e in un minuto va vicinissimo per tre volte al gol del vantaggio, negato dal palo, dal portiere e da un pizzico di imprecisione. Peccato davvero.
C.UNDER 6: Entra nella ripresa per uno spento Schick e dimostra fin da subito molta più grinta e imprevedibilità. Non riesce quasi mai ad essere pericoloso, ma la sufficienza riesce comunque a portarsela a casa.
EL SHAARAWY 7: Il salvataggio nel finale su Marusic è praticamente un gol fatto, e per questo ho deciso di alzargli il voto a un 7 pieno. Per il resto prova in tutti i modi a proporre trame di gioco interessanti, purtroppo spesso intercettate dagli avversari biancocelesti.
FLORENZI 6: Tocca pochissimi palloni ma non ne sbaglia praticamente nessuno, portando tanti cross interessanti all'interno dell'area di rigore. Forse sarebbe potuto entrare prima.
DI FRANCESCO 6.5: Dopo la strepitosa vittoria di Champions decide di riproporre il modulo con 3 centrali, 5 centrocampisti e 2 punte, con risultati decisamente inferiori alle aspettative. La scelta dei titolari e dei cambi però è impossibile da criticare, e il salvataggio del Faraone nel finale ne è stata una piena conferma. Con un po' di fortuna si poteva anche portare a casa, ma nel complesso è un pareggio che fa morale.
VOTO DI SQUADRA 6: Una sufficienza piena per un derby giocato ad alti ritmi ma solo a sprazzi. Contro l'attacco più prolifico del campionato siamo riusciti quasi sempre a mantenere un alta concentrazione, e i pali di Dzeko e Peres testimoniano la nostra totale mancanza di fortuna in questa stagione. Nel complesso però è un pareggio sostanzialmente giusto, che ci permette di rimanere a pari punti ma con lo scontro diretto a favore. Ora testa alla sfida col Genoa, per sfatare finalmente questo tabù Olimpico che ci stiamo portando dietro da veramente troppo tempo!! Avanti Roma!
MIGLIORE LAZIO – FELIPE ANDERSON 7: Fino al momento della sostituzione è senza dubbio l'uomo più pericoloso della sua squadra. Riesce con tanti dribbling e belle giocate a mettere spesso in difficoltà la retroguardia giallorossa, che spesso ha dovuto ricorrere alle maniere forti per fermare le sue avanzate. Peccato la sua discontinuità, giocasse sempre cosi sarebbe titolare inamovibile.
PEGGIORE LAZIO – RADU 4.5: Rischia di rovinare un derby equilibratissimo con un intervento scomposto che costringe la Lazio a giocarsi gli ultimi 10 minuti in inferiorità numerica. Avrà mai finito un derby dal primo all'ultimo minuto?
Emanuele Grilli