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La Teoria delle stringhe

Il caso Dybala: tifosi vs economisti. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 mesi fa
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3:00
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La teoria delle stringhe descrive come le stringhe si propagano nello spazio e interagiscono tra di loro. In una determinata versione della teoria delle stringhe, c'è un solo tipo di stringa, che potrebbe sembrare come un piccolo anello o segmento e può vibrare in diversi modi.
Vabbè ma che c’entra con la Roma?
Semplice, è più facile a volte capire concetti così complessi di una materia sconosciuta rispetto a quello che accade alla Roma.
Il riferimento è di facile intuizione, parliamo di Dybala.
Era partita quasi come la classica notiziola buttata lì qualche giorno prima di Ferragosto, tanto per poter riempire qualche pagina. Notiziola che con il passare delle ore diventava “notizia” a tutti gli effetti con dettagli e (quasi) certezze.
Sti signori “inturbantati” che hanno deciso di rovinare il già semidistrutto calcio, stanno cercando di portarci via una delle poche certezze rimaste a queste latitudini.
Come? Con un’offerta che è davvero difficile da rispedire al mittente.
E la Roma in tutto questo?
Difficile da capire e per cercare di farsi un’idea bisogna mettere sulla bilancia una serie di fattori. Per questo serve un salto fuori dai panni del tifoso e un tuffo in quelli da economista (che non sono per giunta, quindi comprenderete le difficoltà).

Bilancia lato tifoso.
Dybala non si tocca, senza se e senza ma. Dybala ha dimostrato, nonostante le tante problematiche fisiche, di essere un giocatore sopra la media e in grado di risolvere alcune partite da solo. La sua presenza in campo è di per sé già un disagio per gli avversari e questa cosa una squadra la può e deve sfruttare a ogni occasione. Inoltre, ci sono calciatori che sono venuti qui per giocare con lui e hanno fatto i salti mortali per essere ceduti. Sì, bello il Colosseo, il sole, la carbonara ma questi fattori ci sono sempre stati ed è ovvio che la voglia di venire qui è da attribuire a più figure. Una senz’altro è quella dell’allenatore ma non venite a dirmi che dietro non ci sia anche l’idea di giocare con uno dei più forti calciatori del campionato italiano.
Lasciar andare Dybala non è solo un discorso tecnico ma anche mentale perché non c’è dubbio che si possa trovare un calciatore più giovane e in prospettiva addirittura più forte ma non stiamo giocando a Fifa o Pes, questo è il calcio. Ci sono dei meccanismi talmente oscuri nel mondo degli sport di squadra che non possono essere calcolati ma vanno presi in considerazione.

Bilancia lato economista
Qui, facendo uno sforzo emotivo immenso, devo dire che non ci sono dubbi: Dybala andrebbe venduto subito, anche a 14-15 milioni di euro (e sono, purtroppo, convinto che la Roma in fin dei conti non sia così dispiaciuta).
Non sono impazzito, come detto, devo chiudere gli occhi del tifoso e mettere sulla bilancia tutt’altro. L’argentino porterebbe una plusvalenza pulita oltre a un risparmio importante sul monte ingaggi. Inoltre, dopo le 15 presenze scatterebbe il rinnovo automatico fino al 2026 con il calciatore difficilmente futuribile vista l’età.
Tutti fattori che, in una società di calcio con idee “sostenibili”, non danno spazio ad altre interpretazioni.
Adesso riesco dai panni dell’economista e vado a dare di stomaco per lo sforzo fatto nello scrivere quest’ultimo concetto.

Non voglio, per ora, entrare in merito alle altre voci di mercato che danno un forte interesse per Boga come sostituto eventuale di Dybala e l’arrivo (sembra imminente) di Abdulhamid. Il campo sarà l’unico e incontestabile giudice dell’operato firmato dal duo Ghisolfi/DeRossi con la regia della cara Lina e di tutto il cast dirigenziale.
Per il resto, possiamo solo rifugiarci dietro un grosso Forza Roma, tra due giorni si comincia.

Ad maiora

Emiliano Petrone





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