La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Zaniolo-tritòlo

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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O Musa Pedatoria,
o Sfera dei Capricci:
raccontaci una storia,
e «Daje Roma!» dicci…


A volte, una squadra di calcio può diventare l’allegoria della società ideale. Succede quando il singolo si mette a disposizione della squadra, e la squadra sostiene ogni suo singolo membro. Così l’individuo esalta il collettivo, e il collettivo esalta l’individuo, in una dialettica virtuosa. È quello che sta succedendo alla Roma di questi tempi, capace di superare mille difficoltà (comprese quelle di una manovra non sempre fluida ed efficace) grazie alla sua compattezza: una compattezza che innalza ogni volta - al ruolo d’eroe - protagonisti diversi. Magari subentrati dalla panchina: a Verona era toccato a Volpato; contro il Ludogorets è toccato a Zaniolo…


Entra “esplosivo” Nicolò Zaniolo:
settantanove chili di tritòlo!

E adesso, obiettivo derby. Con due ottonari propiziatori:

Che il tritolo ancora esploda
coi “cuggini”, e che si goda!

***

Roma Ludogorets 3-1

Il primo tempo non lasciava presagire nulla di buono. Ma la Roma ci ha abituato alle reazioni vincenti; è squadra che sa sopperire ad ogni tipo di difficoltà: stanchezza, infortuni, giornate storte…
Ripresa: Mou dà la scossa con tre cambi. E la squadra lo ripaga. È un’altra Lupa, quella che con lucida “ferocia” si abbatte sul team bulgaro. Protagonista assoluto diventa Zaniolo: procura due rigori e corona la rimonta con un gol di rara bellezza. Per Nicolò, ecco dodici ottonari celebrativi:


Devastante e incontenibile,
sembra Thor che va in battaglia:
la potenza sua terribile
sovra i bulgari si scaglia.
Non si ferma con le buone
il “tritolo rosso e giallo”:
se bloccarne vuoi l’azione,
devi farlo con un fallo.
L’esplosivo nostro ariete
si procura due rigori;
ed infine la sua rete
de’ tifosi accende i cuori…

Ma sarebbe sbagliato attribuire il merito della vittoria al solo Zaniolo. Tutta la squadra ha saputo lottare e soffrire fino alla fine. Un plauso particolare va sicuramente a capitan Pellegrini, autore di una prestazione eccellente per quantità e qualità (e sappiamo benissimo che Lorenzo sta stringendo i denti per amore della maglia, giacché soffre da tempo di un doloroso fastidio al flessore). La sua freddezza nel trasformare i rigori merita un riconoscimento “in metrica”.

“Pelle” onora la sua maglia
e il tifoso ognor rinfranca:
due rigori di gran vaglia,
l’uno a destra, l’altro a manca.

***

Sfottonari

Dopo la finale Roma-Feyenoord, i cuginastri avevano irriso tutto, definendo i nostri avversari “una squadretta” e la Conference League una “coppetta”... Ora i laziesi, battuti dalla “squadretta”, retrocedono in “coppetta”. Gli (sf)ottonari sono dovuti.

Il laziese poco saggio
avea detto a fine maggio:
«Questa misera vittoria
non vi porta alcuna gloria!»
Quella frase fu uno sbaglio,
quasi un’arma a doppio taglio,
quasi un boomerang che torna
al laziese, e lo frastorna.
La sarriana brutta banda
perde infatti su in Olanda,
“retrocede” e si disarma:
impietoso a volte è il karma…

***

Gli anagrammi della settimana

1.
L’amico Raffaelle Ciardullo (conosciuto tra gli enigmisti con lo pseudonimo “£ di Dio”) mi manda questo delizioso anagramma:

Ludogorets
→ su, do tre gol!
[“£ di Dio”]

*

2.
Dedicato a Nicolò spacca-tutto:

Zaniolo “trita” il Ludogorets:
→ “distruzion al tritolo”… e goal!


Franco Costantini





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