La Sfera dei Capricci

La Sfera dei Capricci: Schiaffoni e baci

Una rubrica di Franco Costantini
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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7:00
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Al tuo cospetto, o Diva,
il mio desio s’evinca:
che Roma sempre viva,
che Roma lotti e vinca.



Tre schiaffoni. Lo so. Proprio per questo, voglio reagire con tre baci. Tre baci per i colori giallorossi.


1.
Ne la procella védesi il nostromo,
nei tempi bui resiste il grande amore,
tra mille avversità si tempra l’uomo:
e più di prima Roma è nel mio cuore.

2.
Sì, lo so: momenti brutti.
Ma Tu resti una poesia
(quando vinci, sei di tutti;
quando perdi, solo mia).

3.
Il terzo e ultimo “bacio” è un anagramma donatomi dal caro amico “Jpp69”. È tifoso del Torino, e dunque sono a lui affratellato (gemellato) nel comune sentimento contro Arroganza e Ingiustizia…

Ma ora colori, slogans…
→ con Roma giallo-rossa
[Jpp69]

*

Lazio Roma 3-0

Non è la sconfitta in sé, a fare male. E nemmeno la severità del punteggio. È la consapevolezza che la Roma - nella partita più importante della stagione - si è letteralmente “liquefatta”. Molle, senza nerbo, senza concentrazione, senza idee.
Nella mia parte “razionale”, questa gara ha sancito la fine di ogni sogno Champions. Dopo una gara del genere, se cerchi di valutare oggettivamente classifica e avversari, concludi che - in prospettiva - la Roma può arrivare settima.

Insomma, è stato il derby più deludente che ho visto in vita mia. Forse è stata, in assoluto, la peggior partita della Roma degli ultimi 10 anni. Cerco disperatamente attenuanti, e ne trovo solo una (peraltro debolissima): se, in occasione del raddoppio laziale, Orsato avesse fischiato il fuorigioco di Caicedo (era un offside nettamente attivo, perché il biancoceleste disturbava la visuale di Pau Lopez), forse la Roma non sarebbe psicologicamente crollata, forse avrebbe trovato le energie per reagire…
Tra le individualità, salvo solo Karsdorp (è l’unico che - al di là dei suoi limiti tecnici - ci ha messo sempre grinta e cattiveria). E forse Smalling, la cui prestazione potrebbe essere stata inficiata dalle precarie condizioni fisiche.

Rialzarsi da una tale debacle sarà impresa titanica. Ma io sarò lì, con i miei baci (e nonostante gli schiaffoni) a tifare Roma.

(E mo me devo sfogà… Ricorrerò a un distico di parolacce, opportunamente ingentilite da una serie di “scambi” enigmistici).

Tormacci, caffanvulo, torca proia,
te sòspino azzammà, boverno goia…

*

Sfottonari autoironici

Questa Lupa (che disastri!)
le ha beccate dai pollastri.
Che disastro questa Lupa!
(e la prospettiva è cupa)…

*

Una “Spezia” per insaporire il futuro

Incontreremo due volte lo Spezia, entrambe le volte tra le mura amiche: prima in Coppa Italia, poi in Campionato. Si attendono segnali di reazione, si attende un sapore più dolce dopo tanto amaro, si attendono “baci” dopo gli “schiaffoni”…

Può sembrare una facezia,
ma… una spezia sia lo Spezia.
E la spezia doni aroma
a una molle e stanca Roma.


Franco Costantini





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