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L'identikit di Davide Zappacosta

di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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8:00
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Toccata e fuga da Londra. Questa può esser considerata in sintesi la trattativa che ha portato a Roma l'ultimo degli acquisti di Petrachi per rinforzare la rosa di mister Fonseca.
Il nome non è estraneo al campionato italiano: Davide Zappacosta.
Il richiamo di casa è stato irresistibile, considerando che poi la sua nuova maglia sarà, anzi pardon, è quella giallorossa, rifiutare sarebbe stato impossibile, così com è stato testimoniato dallo stesso Davide su Instagram: “Torno a casa. Torno vicino casa. Roma e l’As Roma sono un grande stimolo per dare il massimo. Felice di essere qui. Ora poche parole: pronto a sudare e lavorare duro per questa maglia!”.

Ma partiamo dall'inizio: Davide Zappacosta è originario di Sora, nato l'11 giugno del 1992.
Alto 1,82 m, destro, si impone da subito come un terzino di spinta, più a suo agio quando può avanzare, anche se ricopre in maniera tranquilla la parte bassa della fascia. Dotato di un buon piede anche quando si tratta di cercare la porta.

È tra le file del club del comune ciociaro che muove i primi passi in ambito calcistico, ma la sua prima vera e propria occasione si presenta all'età di 17 anni grazie all' “Isola Liri”, squadra che militava nell'allora Lega Pro Seconda Divisione (per i vecchi conoscitori, anche chiamata “Serie C2”).

Alla sua prima esperienza in un campionato professionistico registra 14 presenze, alle quali si aggiunge anche un gol.
Prelevato dall'Atalanta che ne completa la formazione nel settore giovanile, viene ceduto in comproprietà all'Avellino, con il quale vince un campionato di Lega Pro, ottenendo la promozione in B, e una Supercoppa Lega Pro. L'anno successivo è quello dell'affermazione nel campionato cadetto, tanto da convincere la squadra di Bergamo a fargli rivestire la maglia neroazzurra per la stagione 2014/2015.

Con i bergamaschi Zappacosta mostra le sue qualità, nonostante la disastrosa stagione della squadra, ad un soffio dal retrocedere, mantenendo una media voto di 6,13. Segna il suo primo gol proprio contro il Genoa, in un 2-2 del 6 gennaio 2015 (magari di buon auspicio anche per la prima di quest anno) con un bel sinistro ad incrociare che trafigge Perin.
Il suo valore cresce e il Torino se ne accorge, proprio Petrachi lo convince, con un'operazione da 3,5 mln, a firmare un quinquennale. Lui però non parte titolare, nelle gerarchie c'è un certo Bruno Peres, un nome che poi figurerà anche nell'organico della Roma l'anno successivo, nel 2016, operazione che permetterà proprio a Zappacosta di veder raddoppiare il numero di partite da titolare.
Passa infatti dalle 12 presenze schierato nell'undici di partenza, alle 25 della stagione 16/17, di fatti l'allora allenatore del Torino, Siniša Mihajlović, se ne innamora.

Davide mostra forza fisica e piedi buoni soprattutto in fatto di passaggi e cross, seppur il numero di assist non sembri confermare questo. I dati statistici però rivelano come arrivi oltre l'80% di passaggi lunghi riusciti, la maggior parte nella metà campo avanzata, ma, evidenziano anche come abbia qualche carenza in fase difensiva (basti pensare al 40% nei contrasti vinti).
Ciò non ha però condizionato la carriera dell'esterno azzurro che gli ha permesso sia di vestire per la prima volta nel Novembre del 2011 la maglia della Nazionale, sia quella del Chelsea di Antonio Conte.
L'ex allenatore della Juventus lo aveva infatti tenere sotto controllo dai suoi osservatori per la gran parte della stagione, convincendolo a tal punto da far in modo che per il suo approdo in “Blues” vengano sborsati 25 milioni più bonus. In Inghilterra le cose cambiano, non si tratta più del gioco da Serie A, la fisicità si fa sentire e Zappacosta cerca di far il suo, ma se aveva convinto Conte, che gli permette di giocare 30 partite in stagione, non riesce con Sarri che lo rilega spesso alla panchina.

Firma quindi per la Roma, il suo identikit da esterno forte fisicamente ma non per questo poco veloce, corrisponde a quello del mister Paulo Fonseca, che potrebbe dunque alternarlo sia come esterno alto che basso ad Alessandro Florenzi. Per il momento le carte lo danno in prestito per 6 mesi, ma non sarebbe difficile estenderlo fino alla prossima stagione estiva di calciomercato.
Approdato nella serata del 20 Agosto a Fiumicino, ha effettuato le visite mediche nella mattinata di ieri e, subito dopo la firma del contratto, ha confermato la scelta della maglia numero 2. Possibile che calchi il campo già domenica, anche se Florenzi resta avvantaggiato nel ballottaggio.
Le qualità ci sono, il baffo pure, Zappacosta ha grinta da vendere e voglia di giocare, di vincere.
Caratteristiche non troppo scontate nelle scorse stagioni giallorosse, di certo fondamentali nell'anno della ricostruzione.

Gol più bello: Chelsea – Quarabag 6-0 A metà tra un tiro ed un croos, dalla trequarti laterale insacca un pallone che sorprende il portiere del club azero.




Giovanni Acone





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