Il diario di Francesco
DIARIO
Il diario di Francesco 25/12/2016
Roma, 25 dicembre 2016
Redazione de Il Legionario
inserita 7 anni fa
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14:00
250219 Il regalo che ci facciamo per Natale è una carrellata di frasi che riguardano Francesco in maniera diretta, dette dai tanti giocatori incontrati in tutti questi anni di carriera ma non solo: sono diversi i protagonisti anche di altri mondi che hanno mandato nel corso degli anni i propri attestati di stima al Capitano giallorosso.
"È impressionante, è un riferimento per tutti e dimostra che l’età nel calcio non è importante. Se sta bene deve continuare, è un bene per i bambini e per tutti la sua presenza e dimostra che nel calcio non ci sono limiti". Firmato, Cristiano Ronaldo. Niente altro da aggiungere credo.
"Con Totti siamo diventati amici con il passare del tempo, abbiamo caratteri diversi anche se siamo entrambi schivi, forse per difendere la privacy". Parole di Vincenzo Montella, ex compagno nella memorabile cavalcata del terzo scudetto, che parla del Francesco fuori dal campo: quello in campo forse se lo ricorda con eccessivo affetto per parlarne in maniera troppo semplice.
"Fisicamente forte, dotato di tecnica sopraffina, formidabile finalizzatore, capace di colpi balistici memorabili e, soprattutto, giocatore fornito di un’intelligenza tattica e una visione di gioco tali da renderlo anche un eccellente rifinitore, Totti aggiunge a tutto questo una longevità atletica fuori dal comune". Giuseppe Pollicelli, poeta e giornalista italiano, omaggia così Francesco.
Poi ci sarebbero anche alcune frecciatine, ma quelle preferiamo lasciarle da parte, d’altronde Francesco si è abituato nel corso degli anni ad essere attaccato. "Francesco è fantastico e non può mai essere un limite". Nicolas Burdisso ha aggiunto a queste parole alcune frasi non proprio carine sul modo di essere leader di Francesco. Punti di vista Nico.
"Francesco è fondamentale proprio per le sue caratteristiche. Credo che in nessun’altra squadra europea ci sia un Totti con le caratteristiche di Totti". Giovanni Trapattoni non ha mai pensato di metterlo in discussione. Conosce troppo bene il calcio.
"Francesco è il mio gladiatore. Un campione a tutto tondo, un fuoriclasse in campo e fuori. Incarna il simbolo della fedeltà. Se potessi, gli consegnerei un Pallone d’Oro alla carriera". Queste parole di Giovanni Malagò, ora presidente del CONI, potrebbero essere le parole di un qualsiasi cittadino romano.
"Francesco è tanta roba. Per il calcio, per tutti i calciatori. Anche per noi che arriviamo dall’Africa. È un simbolo universale, Totti va sempre rispettato. Ha il diritto di parlare e tutti hanno il dovere di ascoltarlo. Quando parlano campioni di questo livello bisogna solo restare zitti e ascoltarli. Se Totti parla, bisogna portargli rispetto, qualunque sia il suo pensiero". Testo di Sulley Muntari, uno che in campo da avversario non si è mai risparmiato.
"Francesco è un professionista esemplare, che sa perfettamente come gestirsi e in campo riesce a fare ancora la differenza". Anche Marco Delvecchio lo conosce decisamente bene. E noi ci fidiamo di uno degli eroi del derby.
"Francesco mi è piaciuto subito. Non solo come calciatore ma anche come persona. È un fenomeno, giocatore raro. Sembra quasi che quando è nato, il Padreterno gli abbia detto: vai giù e gioca a pallone e basta. E lui ha fatto quello che gli è stato ordinato". Rombo di Tuono Gigi Riva, uno dei giocatori italiani più forti di sempre.
"Ho voglia di rivedere il mio amico Francesco Totti!" La grandezza riconosce la grandezza. Così Roger Federer e Francesco sono diventati amici.
"Mi dispiace molto per lui, che ha rinunciato all'azzurro. È uno dei più grandi, insieme a Baggio, degli ultimi 10-20 anni". Antonio Cassano deve molto alla famiglia Totti in generale. Facciamo anche 100 anni Anto.
"Miglior giocatore del mondo: sì, Totti mi convince più di Zidane e di Beckham. Sa rendere semplici le cose difficili, sa far giocare bene la squadra". Diego Armando Maradona. Superfluo aggiungere inutili parole.
"Nell'ultimo decennio credo che Francesco Totti sia stato il più bravo calciatore italiano, probabilmente anche il più continuo". Queste dichiarazioni di Paolo Rossi sono di qualche anno fa, ma anche in questo caso mi sento di dire che siamo su un arco di tempo un po’ più lungo:
"Per me è un grande piacere, per l'uomo, perché oltre ad essere un grande campione, che sta facendo e ha fatto la storia della Roma, Francesco è una persona splendida che si merita, umanamente, tutti i traguardi che ha raggiunto. È stato un onore essere stato il suo allenatore". A Carlo Mazzone ogni romanista vuole tanto bene.
"Qui ci ho messo tutto me stesso per fare del mio meglio, ma poi arriva Francesco e ti rendi conto che tutto quello che hai fatto non è stato giocare a calcio, ma tentare di farlo. Lui ti fa una lezione di passaggi e di movimenti e capisci che fino a quel momento non hai fatto niente". Parole di Diego Perotti, uno che viene dall’Argentina e col pallone qualcosina sa farci eh.
"Si tratta di un giocatore tecnicamente straordinario e questo gli consente di fare quelle cose che sta facendo anche alla sua età. Mi sono sempre rivisto in Totti, ci siamo assomigliati molto come calciatori". Roberto Mancini, uno che l’ha affrontato sempre da avversario in tutti i sensi.
"Sono d'accordo con Pelè, anche perché se ne intende più di me, è Totti il giocatore più forte al mondo. Dargli la palla è come metterla in banca". Luciano Spalletti. Ma tanti anni fa…
"Stare accanto a Francesco per un'intera carriera, a quello che verrà ricordato come il giocatore più grande della storia, non è normale". Ci hanno provato in tutti i modi, ma Daniele De Rossi e Francesco sono troppo intelligenti. E per questo sono grandi amici, oltre che grandi giocatori:
"Totti è la cosa più vicina a Dio in una squadra di calcio". A Roma tutti si ricordano di John Arne Riise, tanto invocato in periodi di Josè Angel e Dodò vari sulla fascia sinistra. E se uno che ha giocato ad Anfield con Gerrard dice queste cose dobbiamo necessariamente fidarci.
"Totti? Fino ad oggi è stato uno spettacolo, posso solo dire chapeau. Chi ama il calcio vuole vedere Totti in campo". L’unico difetto di Zinedine Zidane è stato quello di giocare con la Juventus, anche se poi si è pentito. E ci ha regalato un Mondiale, quindi diciamo che siamo pari dai.
"Totti mi piace davvero tantissimo: è uno straordinario giocatore che avrebbe meritato il Pallone d'oro. È bello poi anche il fatto che abbia voluto rimanere per tutta la carriera alla Roma: chi ama il calcio non può non amare Totti". Gianni Morandi, nel tempo libero, parla così di Francesco.
"Chi sono i 5 migliori giocatori italiani? Totti, Totti, Totti, Totti e Totti". Il rapporto tra Francesco e Zdenek Zeman è tutto qui, davvero non serve dire altro. Per sempre grazie al boemo da parte nostra.
Ed ora pensate che questa è solo una minima parte di tutto quello che è stato detto su di lui. Dovessimo fare la raccolta intera staremmo qui probabilmente fino alle prossime feste. Buon Natale a tutti!
Francesco Giovannetti