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Frosinone Roma 0-3 - Il Pagellaio Matto

Brutti, sporchi e… Svilartivi. Di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 mesi fa
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Primo tempo di rara bruttezza che ci ha visto soffrire il Frosinone neanche avessimo davanti il City di Guardiola. Squadra spezzata in due tronconi, infilata sempre tra le linee, palleggio sterile e appoggi semplici sbagliati. Al minuto trenta, se avessi potuto, avrei cambiato almeno otto calciatori.
Per fortuna che una volta tanto non si prende gol al primo tiro in porta e neanche al secondo.
Sul primo ci pensa uno straordinario Svilar che si distende al massimo delle sue possibilità per deviare un gol fatto. Sul secondo anche a dire la verità perché se è vero che il Frosinone se lo divora, lui comunque è bravo e reattivo a chiudere lo specchio e poi avventarsi sull’avversario costringendolo ad angolare troppo il tiro. Al resto ci pensa il giovane Huijsen fino a quel momento uno dei peggiori. S’inventa il gol dell’anno e alleggerisce una partita spigolosa. Il secondo tempo è tutto nostro, pochi rischi, altri due gol e tre punti in cascina.

Mile SVILAR 7,5 – Non eravamo più abituati a vedere certe parate salva risultato e vederne un paio in pochi minuti ci ha fatto un certo effetto. Conferma ciò che avevamo intravisto nelle ultime uscite e cioè che sia dotato di grandi capacità atletiche e tecniche. Esce senza paura sui corner avversari, tra i pali è sempre reattivo e rinvia il pallone con la precisione di un centrocampista di qualità.
Rasmus KRISTENSEN 5.5 – Nel primo tempo si trova spesso in difficoltà sugli attacchi del Frosinone. A tratti sembra un pesce fuor d’acqua e come lui, tutta la difesa comunque balla parecchio. Sicuramente meglio nel secondo tempo come tutta la squadra. (Dal 67' Zeki CELIK 5,5 – Ti aspetti qualcosa di buono da questo cambio e invece ottieni solo un cambio di lingua per le bestemmie).
Gianluca MANCINI 7 – Nel primo tempo tiene a galla la Roma insieme a Svilar. Il suo compagno di reparto è in difficoltà e lui deve impostare il gioco per due e rimediare agli errori. È fantastico quando dopo il gol di Dean (con annesso gesto del silenzio) e le relative proteste dei frusinati, prende le difese del compagno spintonando chiunque tenti solo di avvicinarlo.
Dean HUIJSEN 5,5 – Fino al gol sarebbe stato da 4. I fischi, che forse non si aspettava, lo impauriscono. D’altronde non è facile per un ragazzo così giovane sentirsi fischiare in quel modo da mezzo stadio e lui ne risente in maniera devastante. Poi a una certa se stranisce, je sale er coatto, ne scarta quattro o cinque al grido spostate zì e tira uno scaldabagno da venti metri che per poco non mi fa collassare sul divano. (Dal 46' Diego LLORENTE 6,5 – Il suo ingresso tranquillizza tutto il reparto. Freddo, pulito, preciso e fa sì che la Roma soffra meno gli attacchi avversari.)
ANGELINO 5 – Seconda partita consecutiva all’insegna della delusione. Dopo la partita di Cagliari pensavamo di aver trovato una bella spina da quella parte ma inizio a pregare che Spina (quello vero) non subisca più infortuni. (Dall'83' Chris SMALLING – Chris non more s’arivede…)
Leandro PAREDES 7,5 – Penso la sua miglior partita da quando è tornato a Roma. Nel primo tempo è l’unico a mantenere la lucidità e a prendersi responsabilità con il pallone sui piedi. I compagni lo cercano quando non sanno cosa fare con la palla e subiscono il pressing avversario. Nel secondo tempo ancora meglio e conclude la giornata con un rigore “spiazzante”.
Bryan CRISTANTE 5,5 – Non riesce ad entrare in partita ma De Rossi lo tiene in campo per dare sostanza. Male in fase di costruzione, meglio sicuramente nell’interdizione ma ne scaturisce una prestazione insufficiente. L’entrata di Pellegrini lo aiuta a riprendersi un pochino.
Tommaso BALDANZI 6,5 – Quando riceve il pallone è sempre pronto alla ripartenza veloce verso la porta. Bellissima l’azione con il quale si guadagna il calcio di rigore. Ha bisogno di tempo e di minuti. (Dall'83' Houssem AOUAR SV. Giusto il tempo di perdere un paio di palloni).
Sardar AZMOUN 6+ - Prima frazione giocata malissimo (come del resto quasi tutta la squadra). Nella ripresa viene spostato nel suo ruolo congeniale ed è una mossa intelligente da parte dell’allenatore perché a differenza di Lukaku, lui si muove molto e non da punti di riferimento. Questo permette alla Roma di avere spazi per giocate ed inserimenti tra le linee. La mette anche dentro per un 2-0 che calma animi e ansie.
Stephan EL SHAARAWY 4,5 – Una delle sue peggiori apparizioni con la Roma. Sbaglia tutto ciò che è possibile sbagliare, anche le cose più semplici. Più che faraone mi è sembrato di vedere una mummia.
Romelu LUKAKU 5 – Se la palla non arriva o arriva sempre male, l’attaccante comunque nel risente. Se poi riesce a sbagliare anche quel poco che non era male allora è proprio una serata no. (Dal 46' Lorenzo PELLEGRINI 7+ – La mossa che cambia le dinamiche della partita e sposta gli equilibri. Con lui il centrocampo della Roma si riprende la scena, aumentano possesso palla e ripartenze e di conseguenza le azioni offensive.)
All. Daniele DE ROSSI 6,5 – Lucido nel comprendere gli errori evidenti commessi all’inizio. Fortunato nel ritrovarsi all’intervallo in vantaggio, cosa che facilita scelte in parte ovvie. La Roma nel secondo tempo è un’altra squadra dal punto di vista mentale e tattico e la quarta vittoria in cinque partite di campionato (se si aggiunge che due trasferte di seguito non le vincevamo da parecchio tempo), è un chiaro segnale di crescita.

Giovedì ci giochiamo il passaggio del turno in Europa sperando che da qui a maggio ce ne saranno altri tre.
Di fronte sempre loro, ancora all’Olimpico, ancora affamati…

Ad maiora

Emiliano Petrone





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