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Fiorentina Roma 2-2 - Il Pagellaio Matto

Non dire gatto… di Emiliano Petrone
Redazione de Il Legionario
inserita 4 mesi fa
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La Roma non molla, la Roma ci crede, la Roma non cade finché l’arbitro non fischia. E potrai anche vederti convalidare un gol dubbio (perché a mio avviso c’era fallo su Llorente) e vederti regalato un rigore del genere ma troverai comunque quel gattaccio di Svilar a chiudere la porta e quel mascalzone di Dieghito a sbracare il “sette” all’ultimo secondo. E piangerai e ti dispererai ripensando a quanto sia stato stupido fare tre sostituzioni nel recupero cambiando un terzo della squadra e rompendo un equilibrio perfetto. Eri convinto che la mossa giusta fosse perdere tempo e invece hai perso due punti, buon per noi.

SVILAR 7: Ancora una parata decisiva, ancora un rigore respinto. Ne ha parati più lui in due mesi che tutti i portieri della Roma negli ultimi dieci anni. Se continua così a giugno ci sarà la fila fuori Trigoria...
LLORENTE 6,5: Primo tempo in grande difficoltà. Nel secondo, complice il cambio tattico e una Fiorentina che stava tirando (giustamente) il fiato, cresce e prende campo. Ci regala un punto insperato all’ultimo respiro facendoci godere non poco.
MANCINI 4,5: Male, male. Prende un giallo per un intervento inutile dopo cinque minuti (bastava seguire l’avversario) e rischia anche il secondo un paio di volte. De Rossi lo cambia prima che il danno sia irreversibile. (dal 33’ HUIJSEN 6: L’arbitro decide di ammonirlo poco dopo il suo ingresso in campo, così per riequilibrare subito la situazione “mentale” e riportandola a quella di Mancini. Il secondo tempo viene spostato sulla fascia destra e nonostante tutto non se la cava malissimo.)
NDICKA 6,5: Sul gol del vantaggio viola si fa anticipare da Ranieri ma poi salva la porta almeno un paio di volte e regala l’assist perfetto per il pareggio finale. Alla fine, risulterà, insieme a Llorente, il migliore della Roma.
ANGELINO 5,5: Primo tempo terribile (come tutti del resto). Meglio nella seconda frazione quando sulla sinistra ritrova la sua vera posizione e colleziona una buona dose di cross, compreso quello dal quale nasce il pareggio - se pure non perfetto. (dal 80’ SPINAZZOLA 6: Appena entra cerca subito di far allungare la Fiorentina con qualche strappo dei suoi. L’asse con Zalewski funziona ma il tempo rimasto a disposizione per creare qualcosa di buono è davvero poco.)
CRISTANTE 5: Partita ancora ricca di errori banali in fase d’impostazione. Troppi passaggi sbagliati per uno che dovrebbe occuparsi della costruzione e quindi fare da perno alla prima partenza palla al piede. Quando riceve palla in difesa e deve girarsi con gli attaccanti in pressing è da mal di cuore…
PAREDES 5,5: Il rigore mi è parso esagerato (la trattenuta di Belotti su Llorente sull’azione del 2-1 è molto più netta e non sanzionata). Oltre a quello, alcuni errori e un cartellino giallo sciocco preso per un’entrata in ritardo, lo mettono in condizione di non portare a casa la sufficienza. (dal 80’ PELLEGRINI 6: Dai suoi piedi nasce anche l’ultima fatidica azione che porta quel bel punticino.)
AOUAR 6: Sarebbe anche stato uno dei migliori della Roma se non avesse gestito con sufficienza quel pallone in area di rigore che ci è costato il nuovo svantaggio... L’ho visto rinunciare troppe volte alla giocata per fare la cosa più semplice e da uno con quella tecnica invece vorrei vedere più convinzione, più audacia, più personalità. Il tiro a giro che mette fuori, tanto per fare un esempio, aveva richiamato alla perfezione una finta per portarsi il pallone sul sinistro poiché il difensore, per fare muro, aveva assunto una posizione compromettente mettendo le mani dietro il corpo e aprendo il “compasso”. Ormai era piantato a terra e se invece di fare la cosa più ovvia, avesse fintato, si sarebbe ritrovato solo davanti al portiere. Siccome con i se e con i ma non si va da nessuna parte… Resta, comunque, una prestazione sufficiente condita anche da un gol.
DYBALA 6,5: Non una serata di gloria per l’argentino, vittima anche di una Roma abbastanza brutta. Anche lui meglio nel secondo tempo. Proprio da una sua giocata nasce l’azione del pareggio. (dal 73’ BALDANZI 6: Non è mai facile prendere il posto di Dybala e non far sentire la sua mancanza. Lui ci somiglia molto come movenze e rapidità d’esecuzione ma non è la Joya ovviamente. Entra però subito nel vivo delle azioni e cerca di dare imprevedibilità alla manovra nonostante le difficoltà riscontrate dalla Roma nel costruire azioni durante gli ultimi minuti.)
LUKAKU 5,5: La difesa viola gli prende subito le misure e la Roma non lo aiuta di certo a fare “la prestazione”. Quando la squadra non gira o gira poco lui va in netta difficoltà anche nel dare fiato alla manovra.
EL SHAARAWY 5,5: Anche oggi è chiamato a tanto impegno in copertura ma da quella parte Kayode vince quasi tutti i duelli fisici e lui ne esce sconfitto. (dal 73’ ZALEWSKI 6-: Il suo ingresso dona un po’ di vivacità alla fascia sinistra, soprattutto dopo l’entrata anche di Spinazzola. Peccato per i cross, sempre troppo bassi per diventare pericolosi. E alza sta palla no?)
All. DE ROSSI 6: Parte con la difesa a tre per poi rendersi conto di aver sbagliato completamente e quindi cambiare tutto nel secondo tempo. Sostituisce intelligentemente Mancini per evitare il secondo giallo e stessa cosa fa con Paredes subito dopo la grazia ricevuta sul rigore (resto dell’avviso che non sia fallo quello ma dal momento che lo fischi, sarebbe corretto estrarre il secondo giallo). Diciamo che la mossa della partita la fa più Italiano con quei tre cambi nel finale rispetto a Danielino che ha comunque il merito di aver fatto spingere la Roma fino all’ultimo istante senza mai mollare.

Giovedì si va in Inghilterra. Ci aspettiamo un turnover intelligente e studiato bene non solo in virtù del riposo ma ragionando anche sulla situazione dei diffidati (Cristante, Paredes e N’Dicka). Personalmente lascerei a riposo l’argentino rischiando Cristante, così come rischierei l’ivoriano tenendo fuori Mancini per permettergli di recuperare al meglio anche mentalmente.
Vedremo le mosse del Mister anche in base agli acciacchi del post Firenze. La partita non va assolutamente snobbata o presa alla leggera perché un gol nel primo tempo potrebbe cambiare gli equilibri psicologici in uno stadio che ci aspettiamo caldissimo.


Ad maiora

Emiliano Petrone






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