Ogni nome ha in sé un programma,
un programma del Destino:
ce lo svela l’anagramma,
che divèrteci persino!
“Traditori”? Solo 6 su 7!
Peruzzi, Fonseca, Emerson, Vucinic, Osvaldo, Pjanic. Più Aquilani.
Tutti e sette erano giallorossi, tutti e sette sono passati alla Juventus. Ma con modalità MOLTO diverse. I primi sei hanno deluso i propri sostenitori (chi più chi meno), e sono stati bollati come “traditori”. Il settimo - invece - ne esce senza macchia.
Certo, se quella del calciatore fosse una professione come tante altre, parlare di “traditori” non avrebbe senso. Ma il calcio è un universo in cui si innervano passioni ed emozioni; un universo in cui la fedeltà alla maglia è un valore (se non per i vertici societari, spesso concentrati sui meri aspetti economici dell’impresa-calcio, almeno per i tifosi…).
1. Quello di Peruzzi è un caso particolare. Cresciuto nelle giovanili della Roma, aveva giurato fedeltà eterna alla maglia; invece passò alla Juve (e più tardi alla Lazio). Il portiere ha però un’attenuante: si sentì abbandonato dalla società durante la squalifica di 12 mesi per un episodio di doping (risultò positivo alla fentermina, nella stagione 90-91). Nella stagione successiva si trasferì dunque in bianconero per quattro miliardi e mezzo di lire… L’onomanzia sembra evocare (con due “oscuri” anagrammi a senso continuativo) questo trasferimento, unitamente al PUZZO di doping e al PUZZO di tradimento…
Angelo Peruzzi = un “agile” prezzo = genera il “puzzo”…
2. Fonseca (nome completo: Daniel Fonseca Garis) passò alla Juve nel 1997, dopo tre stagioni in giallorosso. Di lui vi propongo due anagrammi: il primo a celebrare le sue doti di attaccante mobile e prolifico, il secondo a sottolineare il suo “cambio” di presidente (da Franco SENSI al bianconero Vittorio Caissotti di Chiusano).
Daniel Fonseca Garis = si danna, riesce, fa gol
Daniel Fonseca Garis = la frode? cangia Sensi!
3. Emerson (nome completo: Emerson Ferreira da Rosa) è stato un protagonista dello scudetto del 2001. Passò alla Juve nel 2004 (assieme a Zebina), seguendo un altro “traditore”: Fabio Capello; il quale, pochi mesi prima, aveva solennemente dichiarato «Non andrò mai alla Juve». L’onomanzia avrebbe potuto prevedere il cambio di casacca…
Emerson Ferreira da Rosa = Roma, ei forse s’arrenderà…
Emerson Ferreira da Rosa = errò, s’arrese (Nord è Mafia)
4. Su Mirko Vucinic (dalla Roma alla Juve nel 2011) non avevo trovato alcun anagramma. Poi, cambiando la K in C (per la regola opzionale della translitterazione), ne ho trovato uno apparentemente senza senso… Tuttavia, se considerate la prima parola come un verbo (seconda persona singolare del presente indicativo)… e se mi passate “CURVI” come sinonimo di “GOBBI”… allora il senso si trova!
Mirco Vucinic = concimi “curvi”!
5. Osvaldo - in verità - non è passato direttamente dalla Roma alla Juve: nel 2013 andò qualche mese al Southampton (13 presenze, 3 gol) per poi vestire il bianconero nel successivo mercato di gennaio. Ma i tifosi giallorossi non hanno perdonato all’attaccante l’esultanza irrispettosa dopo il gol che nel recupero decise un Roma-Juve (0-1). Personalmente, io non gli ho perdonato nemmeno la prepotenza con cui sottrasse a Totti la battuta del rigore contro la Samp; ai miei occhi, fu quello il “tradimento” più grave (il Capitano, pensando al bene superiore della squadra, non fece polemiche e lo lasciò fare; e andò pure a consolarlo quando lo sciagurato sbagliò il penalty!).
Ecco dunque un anagramma “satirico” e “vendicativo”, in cui: 1) tra parentesi, emerge la “motivazione osvaldiana” del trasferimento in bianconero; 2) la Juventus è citata con un’ardita metafora (giustificata dal fatto che la Juve è stata riconosciuta colpevole - in via definitiva - per “illecita somministrazione di farmaci” ai propri giocatori; la prescrizione ha cancellato le conseguenze del reato, non il reato in sé).
Pablo Daniel Osvaldo = vòl la Banda-Epo (soldi)…
6. Pjanic (il cui nome sarà qui translitterato in Miralem Pianic) era destinato fin dall’inizio a «ingrossare le fila dei “nemici”». Io l’avevo previsto grazie a questo anagramma:
Miralem Pianic = ampliar “nemici”
7. Alberto Aquilani si trasferì dalla Roma al Liverpool, e da questa società alla Juve, negli anni 2009 e 2010. Ma nessun tifoso giallorosso si sognerebbe mai di accusarlo di “tradimento”. Alberto conosceva la situazione finanziaria della Roma: e si è sacrificato per permettere alla sua squadra di “fare cassa”.
Insomma, a volte l’abbandono della maglia può essere l’esatto contrario di un tradimento: può essere un atto d’amore. Anche l’onomanzia riconosce le qualità (tecniche e morali) di Aquilani; ed entra persino nei dettagli del gergo calcistico (ricordate la sua splendida “rabona” che propiziò un gol di Totti a San Siro?):
Alberto Aquilani = lì, qualità; “rabone”!
Franco Costantini