Triplice fischio
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Roma Juve 2-0 - I giallorossi restano aggrappati alla lotta Champions

Una vittoria di cuore che fa ancora sperare...
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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Roma e Juventus scendono in campo con un modulo speculare

Queste le formazioni iniziali
Roma (4-3-3): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Pellegrini; Kluivert, Dzeko, El Shaarawy
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Caceres, Chiellini, Spinazzola; Can, Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Ronaldo, Dybala

Fin dai primi minuti si capisce che è partita vera e la Juventus non è venuta all’Olimpico a fare la comparsa e sfoggiare la maglia nuova senza sporcarla troppo. Nel primo quarto d’ora solo due miracoli di Mirante permettono alla Roma di mantenere la porta inviolata. Il portiere giallorosso neutralizza con dei grandi interventi i tiri a botta sicura di Cuadrato e Dybala, mentre i tifosi si chiedono sempre più forte, quanti punti in più avrebbe la loro squadra se Mirante avesse giocato per tutto il campionato. Al 18° la Roma si fa vedere in avanti con una bella azione in contropiede, El Shaarawy serve Pellegrini il cui tiro finisce sulla traversa. Alla mezz’ora è ancora decisivo Mirante che devia sul palo una pericolosissima conclusione di Dybala. Nel primo tempo per i giallorossi, oltre alla saracinesca Mirante, spicca solo El Shaarawy che ci prova nel finale di tempo con una grande azione personale, ma entrato in area il suo tiro viene murato dalla difesa bianconera.

Nella ripresa la Roma sembra più vogliosa e propositiva, sempre con il suo uomo migliore, El Shaarawy, che crea più di un grattacapo alla difesa juventina. Al 64°, però, è Ronaldo ad andare in gol, ma la rete viene giustamente annullata per fuorigioco. Il ritmo della partita cala, allora Ranieri cerca una scintilla inserendo Cristante per Pellegrini che aveva accusato un fastidio muscolare alla coscia, e Under al posto di Kluivert. La fiammata della Roma arriva al minuto 79, innescata da Under e continuata dall’ottimo uno-due tra Florenzi e Dzeko, il bosniaco regala una palla perfetta al “piccolo” capitano giallorosso che con uno scavetto elegante ed efficace batte Szczesny, fa esplodere l’Olimpico e zittisce Ronaldo che qualche minuto prima, durante uno screzio, gli aveva intimato di non parlare perchè troppo basso. La corsa di Alessandro verso la Curva Sud, il suo salto e l’aggrapparsi ai cancelli sembravano voler dire: sono alto e forte abbastanza da arrampicarmi fino al cuore della mia Roma e fermarmi lì. La Roma gestisce bene il vantaggio e trova anche il raddoppio nei minuti di recupero: gran contropiede e assist di Under per Dzeko che non sbaglia.

Anche se molto probabilmente questa partita non servirà per conquistare un posto Champions, arriva a portare un pò di luce e poi... chissà.



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