In & Out

Roma Bodo 4-0 - In & Out

Abraham e Zaniolo, Mourinho e la sua Roma, i 64 mila sugli spalti e l’ennesima semifinale europea. A cura di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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La Roma asfalta i norvegesi con quattro reti, con un dominio assoluto e una partita tatticamente perfetta. Serviva subito imprimere una direzione al match e i giallorossi attaccano forte già dopo dieci secondi, costringendo gli ospiti a chiudersi dietro sperando in novanta minuti indolori. Abraham non ha tempo da perdere e apre le danze, Zaniolo vola sui “Non mi stanco mai di te..” dell’intero stadio e prima infila, poi supera di pallonetto ed infine schiaffa con un tiro al volo che significa tripletta e passaggio del turno. Mourinho ha condotto i suoi brillantemente e ha saputo ben gestire la cocente sconfitta dell’andata, rimanendo fiducioso e imprimendo questa convinzione nella squadra che di certo ne ha beneficiato.
Ora perché non sognare? Sulla strada per Tirana appare il Leicester che affronteremo prima in Inghilterra e poi, il 5 maggio, tra le mura dell’Olimpico. La certezza è che la squadra vista stasera, difficilmente ha pari tra le rimanenti in Conference, vietato mollare.


IN

Nicolò Zaniolo

Di fino, di classe, di potenza, what else? Nicolò ritorna alla grande, spegnendo le futili voci apparse anche oggi sul suo conto e colpendo il fianco norvegese fin quando la nave non affonda. Arrembante, prorompente, dominante. Mancava da morire a questa Roma, esce per riprendere fiato dopo una partita straordinaria, dopo un continuo martellare sulla fascia destra e una tripletta che lo riconsacra ai suoi dopo anni di infortuni. Ineluttabile direbbe Thanos.

Nicola Zalewski
Far di necessità virtù. Mourinho aveva bisogno di un rattoppo sulla fascia sinistra ed ha scoperto una nuova stella che fa di velocità e grinta i suoi punti di forza. Alterna buone cose ad ottime cose in entrambe le fasi e serve un assist fantastico per il 3-0 di Zaniolo. Nicola non fermarti.

Mancini – Ibanez – Smalling
Non passa NIENTE dietro. Un continuo ringhiare e mostrare i muscoli agli attaccanti norvegesi, attaccandoli sulla metà campo e bloccando sul nascere nuove azioni. Si alternano nelle sportellate in mediana e non rischiano mai di concedere una chance per mettere in difficoltà Rui Patricio. Perfezione difensiva.

Lorenzo Pellegrini – Bryan Cristante – Henryk Mkhitaryan

Spennellano e creano nuove linee là dove ai comuni mortali la vista non arriva. Gioco di squadra e qualità vanno a nozze, creando un bel gioco che porta gli attaccanti a trovarsi davanti al portiere avversario in due/tre tocchi. La spina dorsale di una squadra straripante.

Tammy Abraham
24 alla stagione d’esordio. Non ho bisogno di dir altro.


Giovanni Acone






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