Approfondimenti

Qui si fa la storia o non si fa

a cura di Antonio Pastore
Redazione de Il Legionario
inserita 3 anni fa
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La squadra c’è. La compattezza pare essere stata trovata. Guai a ad abbassare la guardia. Il tour de force che attende la Roma metterebbe a dura prova anche la tenuta fisica di un maratoneta. Inoltre, come se non bastasse, la spada di Damocle chiamata infortuni ci si è scagliata contro, d’altronde, come ogni anno.

È questo il momento di dimostrare quanto si è forti e capaci di andare oltre ogni difficoltà. Col Genoa si è vista una partita da parte degli uomini di Fonseca che nella Capitale, a memoria, non si vedeva da anni: squadra cinica, che ci fa soffrire ma non soffre e che la sblocca su calcio da fermo. Quello che non si vedeva da tempo è la perfetta gestione del pallone nei minuti finali: tecnica, intelligenza e furbizia.

Partite come questa o come la prestazione contro l’Udinese (squadra che nelle ultime 8 ha perso solo contro i giallorossi) sono passate un po’ troppo sotto traccia, lasciando il campo alle enormi polemiche per la sconfitta contro il Milan e per la solita continua tiritera sulla mancata vittoria contro una big. Forse qualcuno si è soffermato sui punti persi contro le piccole da tutte le altre squadre che stanno lottando per la zona Champions? Forse qualcuno ha puntato il dito contro un’Inter che, con un organico stellare sia quantitativamente che qualitativamente, è arrivata ultima in un girone di Champions quantomeno abbordabile? Qualcuno ha forse parlato delle enormi difficoltà di gioco mostrate in più e più occasioni da una Juve guidata da un allenatore giovane ma soprannominato “il maestro” dai media di tutta Italia?

Nulla! Tutto tace. L’informazione così diviene distorta ed ogni sconfitta ci fa ripiombare nell’oblio. E così facendo sarà sempre più grande il pessimismo nelle sconfitte piuttosto che l’ottimismo nelle vittorie.

Si può ribaltare quest’ultimo assunto? Il tifoso, di certo, non può. È compito di chi scende in campo cambiare la percezione di chi scrive e di chi tifa. È compito di chi indossa quella maglia cambiare la storia. Si può fare. Va fatto. È tempo di uomini veri. Ora tocca a voi.


Antonio Pastore





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