In & Out

Ludogorets Roma 2-1 - In & Out

Continua il momento “no” della Roma che cade anche nella gara d’esordio dell’Europa League in Bulgaria.
Redazione de Il Legionario
inserita un anno fa
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3:00
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I giallorossi pericolosi solo in poche occasioni vanno sotto per due volte contro i padroni di casa che hanno troppa facilità nell’arrivare in porta. Davvero male in fase difensiva, in attacco a parte il solito Dybala e l’ingresso positivo di Shomurodov, si vede poca roba. L’undici di Mourinho sembra aver accusato il colpo ricevuto alla Dacia Arena e non rialza la testa, anzi è costretto a subire. L’idea è che la linea mediana non riesca a far girare bene i palloni e in attacco ci sia sempre troppa paura di provarci, preferendo allungare il gioco con passaggi e cercando opportunità che non arrivano. Brutto colpo per noi vista anche la vittoria del Betis, cosa che certamente dovrà spingerci a cercare i tre punti con più fame nelle prossime uscite.
Positivi gli ingressi di Camara, Bove e Volpato che hanno dato freschezza e più pericolosità alla manovra.


IN

Eldor Shomurodov

Segna il momentaneo pareggio con un bell’inserimento per impattare di testa. Prova a rilanciare le sue quotazioni cercando di muoversi tra le linee nemiche e al 95’ sfiora il pareggio con un destro ad incrociare che esce solo di qualche centimetro. Un buon approccio.



OUT

Mancini – Ibanez

Non tengono la velocità e le ripartenze ospiti, concedendo tanto, troppo spazio come in occasione della prima marcatura. Svilar rischia più volte di subire gol anche per loro demeriti, sembrando spesso in ritardo e stanchi. Mourinho li ha messi in campo per avere gli uomini migliori e per mancanza di sostituti, loro hanno deluso le aspettative.

Atteggiamento
Entrati in campo quasi con superficialità, sottovalutando l’avversario e permettendogli di giocare. Le occasioni per il Ludogorets si moltiplicano e volta dopo volta ci vanno sempre più vicino fino a trovare i due gol che segnano la partita. Certo si può recriminare su un intervento da rigore dubbio, certo abbiamo preso l’ennesimo palo, ma in Bulgaria si doveva vincere senza scuse. Facendo il proprio mestiere la partita si chiudeva nel primo tempo e invece torniamo con zero punti in tasca. È il momento di dare una svolta per interrompere il trend negativo.


Giovanni Acone




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