Fonseca è il nuovo allenatore della Roma. Dopo diversi titoli vinti in Portogallo e in Ucraina ha deciso di provare a vincere in Italia, accettando la sfida sulla panchina giallorossa.
Fonseca è solito giocare con il 4-2-3-1, possesso palla continuo e attacchi senza fretta, in attesa del varco giusto. I terzini chiamati a fare un gran lavoro di corsa su tutta la fascia per entrare nello spazio creato dagli esterni alti che, a piede a invertito, rientrano al centro cercando il dialogo con la punta. Il trequartista e uno dei mediani invece hanno il compito di inserirsi in area e creare la superiorità numerica, sia con il palleggio che con la presenza sotto-porta.
Un gioco che non ha bisogno di estrema velocità ma di pazienza, creazione della manovra dal basso, con i due centrali che si allargano e un mediano che si mette sulla loro stessa linea per dialogare. L’altro mediano deve farsi trovare fra le linee del primo pressing avversario per ricevere palla e far partire l’attacco.
In fase difensiva i due mediani accorciano velocemente verso la difesa, con uno dei due chiamato a partire per il pressing alto insieme alla punta. In questo caso il trequartista e gli esterni stringono verso il centro del campo creando compattezza con la linea difensiva.
Infine il gioco di Fonseca richiede un portiere abile con i piedi e con una buona visione di gioco.
La formazione con cui giocherebbe ora la Roma di Fonseca potrebbe essere questa, senza considerare le voci di mercato.

Mirante in porta, sicuramente meglio sia fra i pali che con la palla fra i piedi rispetto all’impacciato Olsen.
I due terzini di spinta e con tanto fiato saranno Florenzi, sicuramente, da una parte, e dall’altra ballottaggio fra Kolarov e Luca Pellegrini che a Cagliari ha dimostrato di essere cresciuto e di essere in grado di prendersi la fascia. I centrali devono essere complementari: uno bravo ad impostare (Fazio) e l’altro bravo a marcare l’uomo (Manolas). Se da una parte queste caratteristiche combaciano con le richieste di Fonseca dall’altra Fazio non ha la velocità necessaria per la difesa alta tipica del gioco del nuono allenatore.
I due mediani devono avere caratteristiche diverse, infatti uno dei due deve abbassarsi fra i centrali e avere la pazienza di palleggiare con i due fino alla ricerca dello spazio giusto per far partire l’azione. In questo caso ci sarebbero Nzonzi (forse troppo lento) e Lorenzo Pellegrini, con quest’ultimo che potrebbe trovare in questo ruolo la sua dimensione e il modo per maturare definitavente. L’altro mediano dovrebbe cercare spazio fra le linee, essere bravo ad inserirsi in attacco ed essere aggressivo nel pressing, per questo Cristante è il profilo adatto dato che all’Atalanta aveva esattamente questi compiti.
Gli esterni alti giocano a piede invertito, quindi il mancino a destra e viceversa. Under si adatterebbe perfettamente al gioco di Fonseca, così come El Shaarawy, abitutati a fare il tipo di movimento richiesto dal mister portoghese.
Per il ruolo di trequartista ci sarà il ballottaggio fra Pastore e Zaniolo, con l’italiano favorito sull’argentino sia per caratteristiche che per freschezza e prestanza fisica.
La punta di Fonseca deve essere brava a dialogare con i compagni e a giocare per e con tutta la squadra. Dzeko ci ha dimostrato di avere a pieno queste caratteristiche e si adatterebbe alla perfezione a questo modulo di gioco.
Unendo le voci di mercato con i giocatori ideali all’idea di calcio di Fonseca, la formazione potrebbe essere questa:

Sempre 4-2-3-1, in porta Cragno, con cui ci sono stati già dei contatti e che sembra essere un obiettivo di mercato concreto per i giallorossi. I buoni rapporti con i Cagliari potrebbero favorire l’apporodo del giovane portiere fra i pali della Roma.
I terzini li abbiamo già in casa: Florenzi e Luca Pellegrini. Per i due centrali discorso diverso, se da una parte Manolas rischia di essere ceduto dall’altra è davvero il difensore perfetto per Fonseca, che magari può opporsi alla sua cessione. Il compagno di difesa del greco potrebbe essere Izzo, che la Roma aveva già provato a prendere negli anni passati. Il difensore italiano è bravo ad impostare il gioco ed è bravo nei recuperi in velocità.
Il mediano perfetto per impostare il gioco sarebbe Tonali, giovanissimo centrocampista del Brescia con cui la Roma aveva già preso contatto per portarlo fra le fila giallorosse. Il suo compagno di reparto in grado di farsi trovare fra le linee e con la fantasia giusta per mandare in porta gli attaccanti è senza dubbio Lorenzo Pellegrini. Tra l’altro sarebbe ottima l’alternanza fra quest’ultimo e Cristante, che, in base alle caratteristiche degli avversari, potrebbe essere un’arma in più; infatti il primo è più tecnico e più abile nella ricerca del passaggio vincente, l’altra più bravo ad inserirsi in area, con la sua presenza fisica in area porterebbe un peso maggiore all’attacco.
Gli esterni e i trequartisti dovrebbero restare invariati poiché già perfetti e la Roma sembra non voler vendere.
Discorso prima punta: con Dzeko che sembra sul piede di partenza, il giocatore ideale per la formazione di Fonseca sarebbe Icardi, ma sembra essere inarrivabile per le casse giallorosse, così la seconda scelta più idonea potrebbe essere Belotti. L’attaccante della nazionale italiana è bravo a tirare su la squadra, a proteggere palla, a servire i compagni e a farsi trovare in area, al posto giusto nel momento giusto.
Questi dovrebbero essere i movimenti richiesti ai giocatori da parti di Fonseca. Così è più chiaro il quadro della situazione e il tipo di giocatore che si adatterebbe al metodo di gioco del nuovo allenatore giallorosso.
