In & Out

Juve Roma 1-0 In & Out

a cura di Giovanni Acone
Redazione de Il Legionario
inserita 2 anni fa
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3:00
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Prova di maturità e di forza della Roma allo Stadium, finita però nel peggiore dei modi. La Juventus vince di misura, con una rete partita da un controllo dubbio di Cuadrado, rimanendo poi a difesa della propria area tutta la partita, subendo le iniziative giallorosse e non ripresentandosi più di fronte a Rui Patricio. I giallorossi il gol lo avrebbero anche fatto eh, se non fosse per l’ennesimo episodio che condiziona la partita. In cabina di regia c’è Orsato che ben pensa di non concedere l vantaggio ad Abraham che aveva insaccato il pallone, concedendo un calcio di rigore. Penso sia il primo caso di rigore concesso in questo modo e il primo per cui gli ospiti a Torino contestano l’assegnazione. Dagli undici metri va Veretout che si fa però ipnotizzare da Szczesny. Nella ripresa poche emozioni, tra le quali un’iniziativa solitaria di Viña che viene però frenata al momento del tiro. Alla Roma rimane tanta rabia ed una sindrome da big match con sole sei vittorie su 38 incontri.

IN

Tammy Abraham

L’atteggiamento è quello giusto, da guerriero affamato di vittoria, il risultato non lo premia. Attacca ferocemente gli spazi, non sempre imbeccato dai suoi compagni, allora torna ad aiutare in mediana. Da una sua azione personale arriva il gol del pareggio, se non fosse di troppo disturbo ad Orsato, il quale decide di dare un’ulteriore opportunità a Szczesny di rifarsi. Fossi stato in Veretout lo avrei lasciato calciare il rigore, vista anche la cattiveria e la sicurezza mostrata. Lui lascia fare (e sbagliare) il compagno. Nel secondo tempo cala di intensità.

Nicolò Zaniolo
Giusto il tempo di ammirare qualche lampo, e la voglia di far bene contro la Juve come gli scorsi anni, che è costretto ad uscire. Non è un caso che nel secondo tempo la Roma cali di conseguenza alla sua sostituzione. La voglia di far tanto bene, ma anche la paura di essere troppo fragile.


OUT

La legge dello Stadium

Potrebbe sembrare malafede, ma se dopo l’ennesimo episodio le cose non cambiano, con lo stesso direttore di gara, qualche dubbio ti sale. Ti chiedi perché sempre contro di loro, perché “il miglior fischietto d’Italia” non conosca il regolamento e lo applichi a proprio piacimento annullando il vantaggio ed una rete per un calcio di rigore. Le giustificazioni a Cristante sono ancora più ridicole. E ad essere proprio pignoli e attinenti al regolamento, sul rigore ci sono almeno tre calciatori strisciati in area e sull’azione del gol bianconero Cuadrado controlla in avvio con un braccio. VAR? Sì per controllare un inesistente fuorigioco di Mkhitaryan che viene in realtà servito da Danilo. “Casualità” ed episodi sempre contro di noi, sempre contro certe squadre. La rabbia è ancora più intensa quando sei consapevole di essere il più forte in campo, ma non riesci a dimostrarlo a pieno.

Lorenzo Pellegrini
Avevo tanto sperato che coronasse il suo periodo d’oro con una gran prestazione a Torino, vengo deluso da Lorenzo che parte discretamente bene per poi perdere le misure. Nella confusione del secondo tempo, manca il direttore d’orchestra e ne risente la pericolosità degli attacchi giallorossi. Test fallito.

Jordan Veretout
Vederlo sbagliare dal dischetto era cosa impossibile, prima di domenica sera, quando il francese tocca il fondo di una prestazione spenta facendosi parare il tiro del pareggio. A poco serve una conclusione che sfiora il palo quando tutto va storto. Air Jordan rimane a terra, senza carburante.


Giovanni Acone





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