Approfondimenti

Il pagellone invernale della Roma (con video)

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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PORTIERI

Pau Lopez 7: Arriva nello scetticismo generale non tanto per il valore tecnico quanto più per la spesa fatta e, nonostante non fosse difficile fare meglio dello svedese Olsen, lo spagnolo ha dimostrato di meritare appieno il posto da titolare. Tanti interventi importanti, una buona gestione palla e una comunicazione costante con i compagni di squadra. Bene così Pau!

Mirante 6.5: Nel finale della scorsa stagione aveva trovato una meritata titolarità, e non sarebbe stato uno scandalo confermargli il posto anche in questa stagione. Nonostante le buone prove di Pau Lopez, infatti, Mirante si è sempre fatto valere nelle poche apparizioni stagionali, ed è per questo che lo considero uno dei migliori (se non il migliore) secondo portiere di tutto il campionato.

Fuzato sv: Impossibile giudicare un portiere che non ha giocato praticamente mai, ma la prima convocazione nella nazionale brasiliana fa sicuramente ben sperare. Arriverà il suo momento.


DIFESA

Florenzi 5.5: Durante il periodo estivo sembrava aver ritrovato la giusta collocazione come esterno offensivo, ma la rottura del crociato di Zappacosta lo ha costretto nuovamente ad arretrare il raggio d’azione. Nonostante ciò Fonseca gli preferisce Spinazzola prima e Santon poi, relegandolo al ruolo di discreta riserva che non aveva praticamente mai avuto con la maglia giallorossa. Ora sta pian piano ritrovando il giusto spazio, ma questa prima parte di stagione non può certo essere sufficiente.

Santon 6: In estate sembrava ormai destinato alla partenza, ma Fonseca ha deciso insistentemente di puntare su di lui. Le qualità non sono eccelse e si sapeva, ma se non altro riesce a dare il massimo in ogni partita giocata, con una discreta spinta offensiva ma con qualche limite dal punto di vista difensivo.

Zappacosta sv: Gioca solamente mezz’ora contro il Genoa sbagliando un gol a porta vuota e successivamente infortunandosi al crociato come da buona tradizione in casa giallorossa. Difficilmente arriverà il riscatto a fine stagione, ma se non altro gli allenamenti alla vigilia di Natale dimostrano una grandissima professionalità. In bocca al lupo!

Smalling 7.5: Viene costretto a saltare le prime giornate per infortunio e nonostante esordisca nella prima sconfitta stagionale appare fin da subito uno dei migliori. Partita dopo partita conferma il suo grandissimo tasso tecnico, con anticipi costanti e un ottima gestione palla forte della sua enorme esperienza in terra inglese. Come dico ormai da tempo, non si sbaglia cedendo ma sostituendo male, e ora come ora trovatemi qualcuno che ancora si lamenta della cessione di Manolas.

Mancini 7.5: Inizia con alcune prestazioni non eccelse, anche per via dei compagni di reparto che non lo hanno certo aiutato a crescere con tranquillità. Con il rientro di Smalling diventa in assoluto un caposaldo della difesa giallorossa, mostrando grandi qualità anche quando per via dei tanti infortuni è costretto ad avanzare come centrocampista centrale. Duttilità, gran temperamento ed enormi margini di crescita, senza dubbio uno dei migliori acquisti della recente sessione di mercato estiva.

Fazio 5.5: Dopo 3 stagioni da titolare diventa per la prima volta una riserva a tutti gli effetti, e riesce a trovare spazio solo prima dell’esordio di Smalling e durante la distruzione di tutto il centrocampo, che ha spostato Mancini a centrocampo e lui in difesa. Nonostante non si ricordino errori epocali non riesce quasi mai a dare la giusta sicurezza, confermando l’idea che forse il suo tempo a Roma è ormai agli sgoccioli.

Jesus sv: Di solito provo sempre a dare un voto a ogni singolo giocatore, ma giudicarlo per due sole prestazioni stagionali sarebbe veramente esagerato. Anche in situazioni di grande emergenza Fonseca gli ha sempre preferito il turco Cetin, per questo non sarebbe scandaloso se a gennaio dovesse lasciare Roma dopo 3 anni e mezzo di alti e bassi.

Cetin 6: Arrivato a Roma come oggetto misterioso, viene schierato per la prima volta da titolare contro il temibile Napoli, cavandosela discretamente bene anche con una evitabile espulsione nel finale. Per il resto si guadagna scampoli di partita giocati con gran temperamento e una dose di incoscienza che non guasta mai.

Kolarov 7: In estate sembrava ormai destinato alla partenza, non tanto per le prestazioni in campo quanto più per un rapporto coi tifosi per usare un eufemismo “non idilliaco”. Il serbo ha deciso di restare e ricominciare da capo, con 5 gol stagionali di cui ben 4 su punizione. A livello difensivo mostra ancora delle lacune, ma considerando i compagni di reparto rimane un giocatore imprescindibile per caparbietà e temperamento.

Spinazzola 6: Arriva all’improvviso dopo un'ottima stagione in maglia bianconera, e nelle prime giornate si guadagna un posto da titolare con tante buone prestazioni, sia a destra sia a sinistra. Dopo la deludente prova col Wolfsberger, però, comincia a calare di rendimento, entrando prevalentemente da subentrato e senza mai impressionare particolarmente. Per questo non riesco ad andare oltre la semplice sufficienza, fermo restando che le partite sono tante e potrà tranquillamente dire ancora la sua.



CENTROCAMPO

Diawara 7: Probabilmente se consideriamo tutta la sua esperienza in giallorosso il 7 è un pò troppo esagerato, ma ho voluto premiare la sua grande caparbietà nel non farsi affossare dalle critiche ingiuste ancor prima di giocare e dall’infortunio patito in casa contro il Cagliari. Dal rientro in campo in poi, avvenuto tra l’altro con discreto anticipo, il guineano si è preso le redini del centrocampo, con un'ottima gestione palla e un'intelligenza tattica senza dubbio importante. Sicuri che i napoletani siano ancora contenti di averlo ceduto?

Veretout 7.5: Anche lui arriva a Roma con la nomea di buon giocatore, ma inadatto al ruolo di mediano che il mister voleva assegnargli. Pronti via e subito sfodera una prestazione eccellente in casa col Sassuolo, seguita da una cavalcata straordinaria da 3 punti nella trasferta di Bologna. Quantità, qualità e costanza, il francese è diventato in assoluto il perno del centrocampo di Fonseca, che non ha mai voluto fare a meno di lui neanche contro gli avversari più abbordabili. Gran giocatore!

Cristante 5.5: Nelle sue prime partite da titolare non riesce a dare il giusto contributo in mezzo al campo, segnando un bel gol col Sassuolo ma alternando in maniera troppo evidente le sue prestazioni. Con la Samp incappa nell’ennesimo infortunio muscolare della stagione, e nonostante il rientro ufficiale sia per i primi del 2020 sono convinto che dovrà sudare molto per trovare il giusto spazio tra Diawara e Veretout. Come detto per Spinazzola, però, se si vuole andare fino in fondo le riserve servono.

Pellegrini 7.5: Dopo una stagione di alti e bassi Lollo viene confermato a spada tratta da mister Fonseca, e lui lo ripaga con 3 assist straordinari nella bella vittoria interna col Sassuolo. Dopo aver saltato due mesi per infortunio torna in campo senza troppe aspettative, e dimostra con grinta e caparbietà di essere diventato un giocatore fondamentale per la manovra offensiva giallorossa. Assist a profusione e un bel gol a Firenze confermano il suo momento di forma a dir poco straordinario. Ma adesso, guai a fermarsi.

Pastore 6: Inizia la stagione come peso morto nella rosa giallorossa, non ceduto solamente per lo stipendio a dir poco esagerato che tuttora prende. Con l’infortunio di Pellegrini riesce incredibilmente a trovare una buona continuità, con tante prestazioni positive e una standing ovation col Napoli che faceva ben sperare sul suo definitivo riscatto. Di lì in poi però sono tornati i soliti guai muscolari purtroppo finora non risolti del tutto. Per questo non riesco a dargli più dell’onesta sufficienza.



ATTACCO

Perotti 6: Anche lui come Pastore resta a Roma non tanto per la sua importanza in rosa, quanto più per la mancanza di veri e propri acquirenti. Non fa neanche in tempo a cominciare e subito si infortuna per due mesi, poi ritorna a piccoli passi fino a conquistare la titolarità dopo l’infortunio di Kluivert. 3 gol su rigore e 2 assist sono un bottino tutto sommato positivo (per i motivi già citati), e la speranza è che possa continuare così per diventare sempre di più un valore aggiunto del reparto offensivo.

Mkhitaryan 6: Non posso dargli di più perché, purtroppo, per colpa del solito infortunio, salta la maggior parte delle partite stagionali, ma le qualità ci sono e sono indiscutibili. Riesce nonostante tutto a segnare 3 gol e fornire 2 assist, segno che se riuscirà a giocare con continuità diventerà tranquillamente un titolare della fascia sinistra o all’occorrenza una valida alternativa come trequartista.

Kluivert 6.5: L’anno scorso era riuscito a segnare solamente 2 gol senza convincere più di tanto, quest’anno sembra essere migliorato sotto tutti i punti di vista. Se deve ancora crescere a livello di intelligenza tattica, per quanto riguarda il dribbling e la velocità è in assoluto tra i migliori nel suo reparto. Speriamo torni presto a pieno regime, anche se Perotti e Mkhitaryan stanno dicendo la loro con personalità.

Zaniolo 7.5: Che sia da mezzala, trequartista, attaccante o esterno le cose non cambiano. Il giovane talento giallorosso, per fortuna allontanato temporaneamente dai paragoni con Totti, gioca con l’esperienza di un veterano, sacrificandosi fino all’ultimo minuto di gioco per la causa giallorossa. I margini di miglioramento sono tuttora enormi, sia a livello tecnico sia comportamentale, ma finora si sta rivelando un valore aggiunto a tutti gli effetti. Forza Nicolò!

Under 5: Purtroppo si può considerare senza ombra di dubbio una delle delusioni peggiori di questa prima parte di stagione. Segna dopo pochi minuti col Genoa e sembra essere l’inizio di una grande stagione, ma si infortuna una settimana più tardi tornando solamente dopo più di due mesi fuori dai radar. Sia da titolare che da subentrato non riesce più a fare la differenza, speriamo torni presto in forma per dare una mano al mantenimento della zona Champions League.

Antonucci 5.5: Durante il periodo di maggior infortuni muscolari riesce a trovare spazio sia in campionato sia in Europa, non riuscendo però a risultare particolarmente determinante. Forse per lui sarebbe positivo un prestito a gennaio, per farsi le ossa e maturare in una squadra con obbiettivi minori.

Kalinic 5.5: Non voglio essere troppo severo con lui perché difficilmente ci si aspettava qualcosa di meglio, e l’ennesimo infortunio gli ha impedito di farsi valere anche quando Dzeko aveva bisogno di riposare. Prima di bocciarlo definitivamente voglio aspettare la fine della stagione, ma se dovessero sostituirlo non mi strapperei certo i capelli.

Dzeko 7.5: Rimasto sotto volontà ferrea del mister, l’ormai 33enne bomber bosniaco stringe i denti e gioca praticamente quasi tutte le partite disponibili, anche con una tripla frattura allo zigomo. Tante sponde per i compagni, numerosi assist, il solito spirito di sacrificio e 10 gol in totale sono il risultato di un giocatore che entrerà presto nella storia del club giallorosso.




Fonseca 7.5:
Prende in mano una squadra disastrata tecnicamente e mentalmente, dal sesto posto della precedente stagione e gli addii polemici di Totti e De Rossi. Oltre a questo ha dovuto far fronte a un'epidemia di infortuni senza precedenti, e nonostante ciò è ancora in piena lotta per tutti gli obbiettivi stagionali. Già solo per questo merita un voto altissimo, aver dato gioco a una squadra che partiva con aspettative decisamente poco rassicuranti. Ora bisogna continuare così, con lo spirito di un gruppo che pian piano sta tornando sempre più forte.

Voto di Squadra 7.5: Ovviamente non si possono fare giudizi con i se e i ma, è altresì vero però che siamo stati la squadra più colpita dagli infortuni e nonostante ciò siamo in una situazione di classifica più che positiva. 11 punti in più rispetto alla scorsa stagione sono un risultato di tutto rispetto, e la squadra sembra finalmente unita e compatta, sia dentro che fuori dal campo. Forza e coraggio!


Emanuele Grilli




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