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Gli 8 migliori DIFENSORI CENTRALI della ROMA (dal 2010 al 2020) con video

a cura di Emanuele Grilli
Redazione de Il Legionario
inserita 4 anni fa
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Benvenuti nella classifica ufficiale sugli 8 centrali più forti che la Roma ha avuto dal 2010 al 2020! Prima di cominciare vi faccio alcune premesse molto importanti: innanzitutto si tratta di una classifica strettamente personale, che ho creato in base al valore effettivo dei giocatori, quello che hanno fatto con la nostra maglia e in piccola parte le emozioni che mi hanno fatto provare nel periodo in giallorosso. Inoltre ho deciso dopo varie riflessioni di NON mettere Chris Smalling, visto che è da troppo poco tempo che veste la nostra maglia e l’interruzione del campionato rende ancora più difficile il suo inserimento. Detto questo, possiamo iniziare!

8. FEDERICO FAZIO: Probabilmente molti di voi non saranno d’accordo con questa mia scelta, ma vi invito a prendere in esame tutta la sua esperienza a Roma, e non solo gli ultimi mesi. Arriva nell’estate del 2016 per meno di 5 milioni, e diventa subito il titolarissimo della difesa insieme al greco Manolas. Grinta, qualità e bravura negli anticipi, Fazio si conferma come uno dei migliori centrali in Italia e in Europa, sia nel primo che nel secondo anno. Nella terza stagione, complice la difesa alta di Di Francesco e la poca sicurezza di Olsen va in netta difficoltà, salvo poi riprendersi con l’arrivo di Ranieri e uno stile di gioco più attento alla fase difensiva. Quest’anno nonostante la panchina non sta demeritando particolarmente, perciò considerando anche la spesa fatta lo considero tranquillamente come uno dei migliori affari in difesa di questi ultimi 10 anni. Forza Federico! (154 PRESENZE - 12 GOL)

7. LEANDRO CASTAN: Dimostra fin da subito grande coraggio, arrivando alla Roma con Zeman allenatore, e riesce nonostante la moltitudine di gol presi a farsi apprezzare da tutti, compagni e tifosi. Questo grazie a un ottimo senso della posizione e quella cattiveria agonistica che nel calcio, soprattutto a livello difensivo, non guasta mai. Dopo la partenza del talento Marquinhos gli viene affiancato l’esperto Benatia, e nello strepitoso anno con Garcia forma una delle coppie difensive migliori del campionato, alla pari della Juve ultratitolata. Purtroppo la stagione dopo un brutto cavernoma al cervello lo costringe fuori dai campi per più di un'intera stagione, e una volta rientrato in campo non riuscirà più a replicare le belle prestazioni precedenti. Un vero peccato, vista la qualità tecnica ma soprattutto umana del giocatore. (81 PRESENZE - 1 GOL)

6. NICOLAS BURDISSO: Arriva alla Roma nell’estate del 2009 in prestito dall’Inter, in un affare inizialmente visto come una sorta di carità del club nerazzurro che non sapeva più che farsi del centrale argentino. Il bandito, o Scarface come volete voi, inizia come prima riserva ma riesce in poco tempo a scalare le gerarchie, con Ranieri che gli da piena fiducia e lo rende in poco tempo il titolare della difesa. Grinta, sudore e polmoni, Burdisso dimostra in ogni partita una forza d’animo da grande giocatore, da chi farebbe di tutto per impedire ai propri avversari di danneggiare i colori giallorossi. Dopo il riscatto l’estate successiva Burdisso si riconferma su alti livelli, salvo una rottura del crociato nel 2011 che lo tiene fuori praticamente per tutta la stagione. Decide di lasciare Roma dopo ben 4 stagioni e mezzo, quando la coppia Benatia-Castan gli fa capire che non avrebbe più trovato moltissimo spazio. Uno di quei giocatori al quale è impossibile non affezionarsi. (131 PRESENZE - 6 GOL)

5. MARQUINHOS: Se consideriamo il suo valore generale sicuramente meriterebbe di stare più in alto, ma il fatto che sia rimasto una sola stagione per di più finita in modo disastroso, mi impedisce di preferirlo ai giocatori che ho messo sopra di lui. Arriva alla Roma nel 2012 a soli 19 anni, e molti pensano subito che si tratti del classico giovane di belle speranze che non giocherà mai e verrà spedito in giro a farsi le ossa. Al contrario Marquinhos riesce in poco tempo a diventare un titolarissimo della difesa, grazie a una bravura sia negli anticipi che nei passaggi inusuale per un giocatore della sua età. Non è un caso infatti che si passa in poco tempo da acquisto inutile a possibile erede di Aldair, tanto per farvi capire quanto in questa piazza si può passare dal niente al tutto (e viceversa) in poco tempo. A fine stagione, dopo la finale di Coppa Italia persa, Marquinhos viene ceduto al Psg per circa 30 milioni di euro, e lì si affermerà come uno dei più forti centrali in Europa e nel mondo. (30 PRESENZE - 0 GOL)



4. KOSTAS MANOLAS: È inutile negarlo, nonostante a tutti abbia fatto male il suo passaggio al Napoli non si può non pensare al gol strepitoso segnato contro il Barcellona, in una delle partite più belle di tutta la nostra storia. Dopo la partenza last minute di Benatia viene acquistato dall’Olympiacos esordendo titolare pochi giorni dopo contro la Fiorentina. Il giovane centrale, sconosciuto ai molti, dimostra di non sentire minimamente la pressione, grazie a un ottimo senso dell’anticipo e una velocità incredibile nel recuperare i propri avversari. Nonostante in quel periodo andasse di moda cedere il miglior centrale ogni stagione, Manolas viene confermato costantemente, diventando partita dopo partita un vero e proprio idolo della tifoseria, che lo soprannomina Leonida per la grinta mostrata costantemente sul campo. Lascia la Roma dopo 5 stagioni condite da 206 presenze e 8 gol, che lo rendono uno dei difensori più presenti con questa maglia di tutta la nostra storia. Indimenticabile. (206 PRESENZE - 8 GOL)

3. PHILIPPE MEXES: Senza dubbio uno dei difensori più amati negli ultimi anni di storia giallorossa. Il classico giocatore forte fisicamente e senza scrupoli, che non ha problemi nel fare interventi rischiosi se questo può portare a un recupero del pallone. Arriva alla Roma nel 2004 giocando una prima stagione molto altalenante, ma con l’arrivo di Spalletti in panchina le cose cambiano notevolmente. In poco tempo il francese diventa un titolare inamovibile della difesa giallorossa, con tante prestazioni positive un rendimento sempre costante. Con la Roma resta per ben 7 stagioni totalizzando la bellezza di 267 presenze e 15 gol, prima di andarsene al Milan e scatenare le ire di tutto il tifo giallorosso. Nonostante quest’ultimo gesto discutibile, resta uno dei giocatori che più ho adorato nei miei primi anni da tifoso della Roma. (267 PRESENZE - 15 GOL)

2. MEDHI BENATIA: Di solito non metto mai troppo in alto giocatori che hanno fatto una stagione o meno con la nostra maglia, ma per lui ho deciso di fare un'eccezione. Pochi giocatori al mondo sono riusciti a darmi la sua sicurezza in fase difensiva, probabilmente dovuta anche al contributo di una Roma che sembrava conoscersi a memoria in ogni zona del campo. Arriva dopo la partenza di Marquinhos e riesce a segnare 5 gol solamente nel girone d’andata, dimostrandosi capace sia in fase difensiva che offensiva. Forza fisica, attenzione costante, precisione e carisma, un vero e proprio leader della difesa, che sembrava destinato a restare a Roma per tanti altri anni a venire. Alla fine della sua prima stagione però rilascia un'intervista in cui ammette di guardarsi intorno alla ricerca di offerte importanti, delle parole che non piacciono minimamente al club giallorosso. Fino all’inizio del campionato la sua presenza resta in dubbio fino a che il Bayern Monaco decide di acquistarlo negli ultimi giorni di mercato. Considerando che il giocatore arrivato a sostituirlo è stato Manolas, possiamo ritenerci in ogni caso soddisfatti. (37 PRESENZE - 5 GOL)

1. JUAN: Non ci posso fare niente, anche se la sua esperienza a Roma è stata spesso vittima di infortuni lo reputo tecnicamente il miglior centrale della Roma negli ultimi 10 anni. Aveva un modo di giocare a dir poco poetico, e a differenza di molti suoi compagni forti ma ruvidi in mezzo al campo, il brasiliano mostrava un'eleganza fuori dal comune. Il che non significa che non voleva “sporcarsi le mani”, ma che riusciva ad anticipare chiunque con una precisione a dir poco straordinaria. Capitano del Brasile per tanti anni, Con Mexes e Burdisso forma uno dei reparti difensivi più solidi e compatti di tutta la nostra storia, vincendo una Supercoppa e una coppa Italia nella sua prima stagione in giallorosso. Resterà alla Roma per ben 5 stagioni, totalizzando 149 presenze e 11 gol e restando in maniera indelebile nel cuore dei tifosi giallorossi. Semplicemente incredibile. (149 PRESENZE - 11 GOL).


Emanuele Grilli





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